Le Giornate FAI di Primavera
Caserta e provincia - 26 e 27 marzo 2022
Comunicato stampa
Le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, nel 2022 festeggiano la trentesima edizione e tornano nella loro tradizionale collocazione temporale – il primo weekend di primavera – dopo gli slittamenti degli ultimi due anni dovuti all’emergenza sanitaria. L’evento di punta del FAI, grazie al quale dal 1993 a oggi sono stati aperti al pubblico e valorizzati più di 14.000 luoghi d’arte e natura in tutta Italia per un totale di oltre 11.000.000 di visitatori, si svolgerà sabato 26 e domenica 27 marzo e avrà come protagonista assoluto il nostro straordinario e ricco patrimonio, da scoprire e riscoprire partecipando alle visite - a contributo libero - proposte dai volontari del FAI in oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria vigenti.
Riardo - Parco Sorgenti Ferrarelle
Un impegno che si concretizza attraverso opere di restauro di manufatti
architettonici di pregio e interventi sulla vegetazione e l'agricoltura.
All'interno del Parco Sorgenti di Riardo (dove ha origine la naturale
effervescenza di Ferrarelle), Ferrarelle ha messo a dimora la Masseria
delle Sorgenti, azienda agricola dove vengono seguite le metodiche
dell'agricoltura biologica di conversione.
L'azienda agricola Masseria
delle Sorgenti ha la sua dimora all' interno della Masseria Mozzi le cui
origini si perdono nella storia fin dal Medioevo. Le terre, a quel tempo
possedimenti agricoli dei Monaci benedettini dell'Abbazia della Ferrara,
erano meta del soggiorno estivo dei monaci, che qui vi trovavano frescura
nei mesi più caldi e un terreno particolarmente fertile e ricco di sali
minerali per l'agricoltura. Sono proprio i monaci a dare il nome “Le
Ferrarelle” a quei luoghi disseminati di fonti d'acqua di origine
vulcanica. La Masseria vuole continuare a svolgere il proprio ruolo nel
territorio, migliorando continuamente i propri standard produttivi e la
sostenibilità delle proprie attività. Inoltre, l'ambizione del progetto
porta a rappresentare un esempio virtuoso delle buone pratiche agricole per
le altre aziende locali. In questo modo puntiamo a creare una rete di
imprese che tutelano e valorizzano il patrimonio unico a nostra
disposizione.
Il Parco Sorgenti Ferrarelle di Riardo è patrocinato dal
FAI, che ne tutela lo straordinario contesto paesaggistico e
architettonico. Un paradiso tutto naturale per custodire le fonti delle
acque erali Ferrarelle, Natìa Santagata e Roccafina. All'interno del Parco
Sorgenti di Riardo (dove ha origine la naturale effervescenza di
Ferrarelle), Ferrarelle ha messo a dimora la Masseria delle Sorgenti,
azienda agricola dove vengono seguite le metodiche dell'agricoltura
biologica di conversione. La visita dello stabilimento è prevista soltanto
per il sabato 26 marzo e per gruppi di 8 persone. Domenica 27 marzo la
visita si effettuerà esclusivamente nell'azienda agricola e l¿accesso sarà
contingentato. Le prenotazioni per il pranzo a menù fisso vanno effettuate
utilizzando i contatti della Masseria: 08231683975 e 3454138940 In
alternativa vi è la possibilità di consumare la pizza al portafoglio. Non è
contemplata la possibilità di consumare cibi propri nelle aree aziendali.
Visite a cura di: Volontari FAI Caserta
Arienzo
Il Cisternone è un'opera
idraulica sita in località Fontana Vecchia, voluta dal Sindaco di Arienzo
Nicola Finelli, recependo una delibera di Giunta Municipale datata 18
agosto 1871 e dal costo di Lire 1200.
L'opera si rese necessaria in
quanto non esisteva l'allacciamento all'acquedotto del Serino che
attraversava il territorio e serviva la città di Napoli; infatti, si faceva
uso ordinariamente di acqua piovana , che colava giù dai tetti degli
edifici per mezzo di condotti di creta nel muro, per poi conservarsi in
cisterne. Tali cisterne erano di forma sferica e, al centro di ognuna, vi
era una specie di piccolo avvallamento, nel quale si depositavano i residui
di terriccio. Il sindaco Nicola Finelli, conscio di questa eterna emergenza
, diede mandato agli allora tecnici comunali, di realizzare un' opera che
potesse convogliare le acque sorgive presenti in una fonte, in località
oggi denominata Fontana vecchia, situata a monte rispetto all'abitato di
Arienzo.
L'opera, progettata dal tecnico comunale Ing. Andrea Porrino,
consisteva in una enorme cisterna dalla capacità di 1000 litri, realizzata
interamente fuori terra lungo un pendio in declivio. La struttura in
muratura di pietra calcarea faccia a vista con un coronamento realizzato in
pietra di tufo, si presenta all'esterno come una “fortezza”, ovvero un
grande monolite, avente contrafforti angolari e lungo lati. La tipologia è
quella classica delle cisterne romane, ovvero, costituita da un unico
ambiente di forma rettangolare con al centro due pilastri cruciformi, posti
in posizione mediana ed allineati, sui quali poggia un sistema di archi a
tutto sesto e di volte a vela. La cisterna fu un vero miracolo di
ingegneria idraulica, all'interno della struttura è ancora visibile il
sistema delle condotte che captavano le acque dalla sorgente e l'inizio
della conduttura che conduceva, dopo oltre un chilometro, a piazza
Lettieri, alimentando, lungo il suo percorso, sei fontane pubbliche, in
diverse zone del territorio comunale: la prima in località Fontana Vecchia
; la seconda all'angolo tra via Pizzola e Capodiconca, la terza adiacente
al San Filippo Neri, la quarta via Duomo( oggi via Sant'Alfonso Maria De
Liguori), la quinta in piazza Valletta e la sesta in piazza Umberto I (oggi
Sant'Agostino). Fu inaugurata il 14 settembre 1874.
L'opera si rese
necessaria in quanto non esisteva l¿allacciamento all¿acquedotto del Serino
che attraversava il territorio e serviva la città di Napoli; infatti, si
faceva uso ordinariamente di acqua piovana , che colava giù dai tetti degli
edifici per mezzo di condotti di creta nel muro, per poi conservarsi in
cisterne. Tali cisterne erano di forma sferica e, al centro di ognuna, vi
era una specie di piccolo avvallamento, nel quale si depositavano i residui
di terriccio. Il sindaco Nicola Finelli, conscio di questa eterna emergenza
, diede mandato agli allora tecnici comunali, di realizzare un'opera che
potesse convogliare le acque sorgive presenti in una fonte, in località
oggi denominata Fontana vecchia, situata a monte rispetto all¿abitato di
Arienzo.
Testo scritto da Delegazione FAI di Caserta
Visite a cura
di: Apprendisti Ciceroni ITIS Giordani di Caserta
Chiesa e Monastero della SS. Annunziata
Apertura in collaborazione con la Commissione europea. Questo sito ha
beneficiato per il restauro di fondi europei - Fondo europeo di sviluppo
regionale.
Visite a cura di Apprendisti Ciceroni Istituto Sacro Cuore di
Maria, Salesiani Caserta
Chiesa e Monastero di
Sant'Agostino
Visite a cura di Apprendisti Ciceroni Liceo Statale
Don Gnocchi di Maddaloni
Terra Murata
Visite a
cura di Apprendisti Ciceroni Istituto Comprensivo Galilei di Arienzo
Museo di Sant'Alfonso Dei Liguori
Visite a cura di Apprendisti Ciceroni Istituto Comprensivo Galilei di
Arienzo
Antica Chiesa normanna ricade nel centro storico dell'antico Borgo dei
Pescatori
Tra le parrocchie di origine normanna presenti ad Aversa va
ricordata la chiesa di San Giovanni Evangelista, edificata intorno al 1140
come polo di riferimento dell'antico Borgo dei Pescatori. La chiesa, poco
conosciuta ed esclusa dai percorsi turistici, è stata solo di recente
rivalutata per l'importate scoperta di un ciclo di affreschi del Trecento.
Come la chiesa di San Nicola ad Aversa, anche questa di San Giovanni si
presenta suddivisa in tre navate, scandita lateralmente da archi ogivali
poggianti su antiche colonne. La navata centrale presenta una veste
decorativa settecentesca nella successione delle ampie arcate e nella
decorazione in stucco dei capitelli. Le navate laterali conservano ancora
le tracce della primitiva configurazione medioevale nella successione dei
quattro archi trasversali ogivali che sostengono la copertura. Le prime tre
campate sono a tetto spiovente, mentre la quarta è coperta da volta a
crociera a otto spicchi, con le vele divise da esili ed eleganti nervature
a bastone.Tracce della struttura medioevale sono ancora presenti nelle due
cappelle della navata sinistra, quella dell'Immacolata e del Crocefisso,
entrambe coperte da volte a crociera a otto spicchi. Lungo le pareti
laterali nella navata destra si aprono finestroni a feritoia ogivale con
strombo, che lasciano appena filtrare la luce, mentre sulle pareti di fondo
di entrambe le navate vi sono due finestre trilobate successivamente
murate. La cospicua presenza di lastre tombali, datate tra il XVI e il
XVIII secolo, denuncia chiaramente l'importanza che la chiesa rivestì nel
corso dei secoli, come luogo prescelto per la sepoltura dei defunti
appartenenti a famiglie aversane di alto rango. Di pregevole fattura è il
bel soffitto ligneo settecentesco dipinto e decorato a motivi floreali,
dove al centro campeggia il dipinto con S. Giovanni Evangelista in gloria.
La struttura originaria è stata modificata a seguito dei lavori di
rifacimento avvenuti nella prima metà del Novecento. A tale periodo
risalgono gli affreschi della cupola, dell'area presbiteriale e delle due
cappelle laterali, quella dell'Immacolata e del Crocefisso.
La Chiesa
poco conosciuta e spesso esclusa dagli itinerari turistici è stata di
recente oggetto di studio da parte della storica dell'arte prof.ssa Anna
Grimaldi , che ha da poco pubblicato un volume proprio sulla Chiesa e sui
suoi affreschi
Visite a cura di Apprendisti Ciceroni
Aversa
La Chiesa di San Nicola
ad Aversa ha origini antichissime, nasce inizialmente come una delle
parrocchie dell'antica città normanna esistente sin da prima del 1132.
La Chiesa è stata oggetto di rimaneggiamenti in epoca angioina come
testimonia la presenza dei Gigli Angioini al centro della prima campata
della navata centrale.
La Chiesa si presenta suddivisa in 3 navate,
segnate da archi a tutto sesto impostati su pilastri di tufo. La navata
principale si presenta variamente strutturata. Infatti nella prima metà lo
spazio è scandito da archi ogivali sui quali poggiano due volte a crociera.
Nel punto d'intersezione delle nervature di ciascuna volta si nota un disco
: in uno è riportato il simbolo dell'Agnus Dei, nell'altro come anticipato
si riconoscono lo stemma degli Angioini, e come supposto l'intervento fatto
da Carlo II detto lo Zoppo. L'altra metà del soffitto è dipinto a
cassettoni. Lateralmente nelle cappelle laterali si aprono cinque cappelle
coperte anch'esse da volte a crociera, e sul perimetro esterno in alto si
aprono delle monofore ogivali. Un'altra apertura ad arco ogivale si apre
sulla parete di fondo delle due navate minori, e sulla parete del catino
absidale alle spalle dell'altare dove sono visibili tracce di un'affresco
con la figura di Cristo. Nelle navate laterali vi sono diverse opere
pittoriche di notevole pregio artistico databili tra il XVI e il XVII.
Mentre la facciata si presenta scandita da tre archi a tutto sesto che
inquadrano i tre portali d'ingresso, il profilo curvilineo del prospetto
evidenzia la maggiore altezza della navata centrale con uno stile che
riecheggia un linguaggio architettonico orientaleggiante.
Secondo
un¿antica tradizione Carlo II d'Angiò fece ristrutturare la Chiesa dedicata
a S.Nicola, per aver ricevuto una grazia, come ex-voto, mentre altre fonti
riferiscono che fu fatta edificare per volontà di Carlo I d'Angiò nel 1266.
Certamente l'edificio si estendeva oltre le mura cittadine, al di là della
porta sud-ovest della città, porta S.Nicola, della quale oggi non resta
alcuna traccia.
Visite a cura di Apprendisti Ciceroni
Palazzo Gaudioso
Il
palazzo nobiliare si trova nel centro storico di Aversa
Il palazzo
antichissimo insiste sull'area dell'antico Borgo di S.Nicola, nella sua
lunga vita ha subito numerosi rimaneggiamenti, tanto da perdere la
configurazione originaria.
Gli ultimi interventi sono quelli che hanno
maggiormente alterato l'aspetto proprio per l'aggiunta della torre
nell'angolo nord-ovest. L'edificio attualmente è di proprietà del Comune ed
è sede della Biblioteca Comunale e di una libreria sociale. L'interno si
presenta con una corte e un giardino, il viridarium, consueta
caratteristica tipologica tipologica dell'edilizia abitativa della città.
Il prospetto ha un solido portale di disegno catalano, realizzato con
pietra grigia e bianca, le cornici degli stipiti del portale e quelle delle
finestre di tipo "inginocchiate"hanno sono finemente lavorate con
scanalature. Il portale non si trova in posizione baricentrica forse per la
presenza della vicina Chiesa di San Nicola. L'interno presenta un decoroso
aspetto quattrocentesco con ala settentrionale con doppio ordine di arcate
collegate da una comoda e larga scala.
Visite a cura di Apprendisti
Ciceroni