MirArte Associazione Culturale: eventi
Aversa (CE) - Ottobre 2021
Comunicato stampa
Domenica 24 ore 18:30, Palazzo Cascella, "Trattenimiento De Peccerille"
Fiabe sonorizzate Da G. B. Basile ad A. Ruccello
con Anita Pavone, voce
narrante e nuova drammaturgia, Ettore Pavone, effetti sonori e percussioni.
Lo spettacolo si presenta come una narrazione di fiabe, arrangiate in una
nuova stesura drammaturgica, dedicate principalmente all’opera dell’autore
giuglianese G. B. Basile, tratte da “Lo cunto de li cunti, ovvero "lo
trattenemiento de peccerille” (Pentamerone che risale alla
seconda metà
del ‘600 napoletano). Basile fu il primo ad utilizzare questo genere
letterario come forma di espressione popolare e, ad indirizzare l’opera,
nonostante il titolo, ad un pubblico di adulti.
La pièce mette in tacito
confronto due linguaggi, estendendo la sua rappresentazione alla seconda
metà del ‘900 napoletano, periodo storico di un altro autore straordinario:
Annibale Ruccello. Di quest’ultimo, grande drammaturgo e regista, di sicuro
ciò che emerge, in un genere a lui così caro come la fiaba, è la ricerca di
un linguaggio scenico nuovo, misto alla trasgressione verbale. Raccontare
di favole lo si può fare in molti modi, in questo spettacolo la via
prediletta è quella del rapporto diretto con il pubblico, restando in parte
fedeli all’originaria arte delle cantastorie che sposavano la commedia
dell’arte.
Questa scelta di utilizzare la struttura interpretativa ed
esplicativa, proprie delle fiabe raccontate da voce a voce.., nasce
dall’amore per tutto quel che, per sua natura intrinseca, rappresenta il
patrimonio popolare, culturale e sociale della propria Terra di
appartenenza. Così ci si avvale della varietà dello strumento vocale nonché
della mimica facciale, come elementi di comunicazione suggestiva e si
predilige la sonorizzazione attraverso gli effetti
sonori e percussivi,
creati dal percussionista Ettore Pavone, per completare l’atto di natura
drammaturgica.
Il viaggio emotivo che ne consegue, tende a trascinare lo
spettatore in un insieme di suggestioni di rapimento, grazie anche
all’utilizzo di strumenti inusuali come il berimbao, (originario delle
foreste brasiliane), l’hung drum (dal tocco ancestrale ed autentico che può
produrre nove note armoniche diverse e che genera una sonorità metallica e
magica) e ancora il multipad
elettronico..., i tubi di metallo..., lo
xilofono... ed altro.
Uno spettacolo di narrazione, dunque, minimalista
nella scenografia, in cui tutti i personaggi surreali prendono corpo
attraverso le sonorità vocali, personaggi le cui vicende sono immerse in
ambientazioni drammaturgiche ben procreate dalle magiche sonorità
strumentali che danno vita ad una visione quasi filmica ed immaginifica di
forte impatto.
Contributo di partecipazione: €12,00, comprensivo di
calice di vino e stuzzicheria.
Ingresso a numero limitato, nel rispetto
delle norme anticovid.
Prenotazione obbligatoria al
3392135239/3332594608 (anche whatsapp).
31 ottobre, ore
18:30, Presentazione del libro "Non è questo che sognavo da bambina" di
Sara Canfailla e Jolanda Di Virgilio
Garzanti Editore (2021)
Neolaureata. Coinquilina. Fuorisede. Precaria. Se dovesse descriversi, Ida
lo farebbe così. E da oggi aggiungerebbe alla lista: stagista. Stagista in
una grande-e-importante-agenzia-di-comunicazione. Non è quello che sognava
da bambina, ma dopotutto non è la prima volta che le cose non vanno nella
direzione sperata. Avrebbe voluto vivere ovunque tranne che a Milano, e
vive a Milano. Voleva una relazione stabile, ed è stata lasciata. Ha
studiato per diventare sceneggiatrice, e invece fa la social media manager.
Ogni mattina si trascina in ufficio e, tra meeting, brainstorming e tante
altre parole che finiscono in -ing, ci resta fino a sera, impegnata in un
lavoro che non riesce a capire che lavoro sia, circondata da colleghi che
sono simpatici e brillanti, sì, ma solo tra di loro. Fino al giorno in cui,
stanca di una vita che troppo spesso si riduce a essere un pendolo che
oscilla tra un file Excel e la prossima sbronza, Ida capisce che, per
sopravvivere, deve adattarsi, assomigliare di più a loro – i suoi colleghi,
il suo capo – e meno a sé stessa. E mentre le ambizioni cambiano e il
confine tra giusto e sbagliato si fa inconsistente, rincorrerei suoi sogni
diventa un capriccio che non può più concedersi. È ora di crescere:
ridimensionare le aspettative e accettare i compromessi. Così, quando le
arriva la notizia di un concorso a cui candidare il suo cortometraggio, Ida
non sa che fare. Quasi non ricorda più chi volesse diventare da bambina. Ma
non si può mai mentire del tutto a sé stessi. Almeno, non a quello che c’è
in fondo alla propria anima.
Nel loro esordio, Sara Canfailla e Jolanda
Di Virgilio raccontano con leggerezza e autenticità che cosa significa
diventare adulti oggi. I fallimenti, le paure e le ambiguità di un momento
di passaggio obbligatorio e doloroso, in cui i punti di riferimento
crollano e bisogna costruirne di nuovi. L’unica cosa che rimane è un sogno.
Un sogno che, anche quando resta chiuso in un cassetto, continua a
parlarci. Ed è proprio sapere che è lì che ci fa sentire vivi.
La
presentazione sarà condotta da Luigia Abruzzese che conversera' con le due
autrici.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.
Prenotazione consigliata al 3332594608/3392135239.
E-mail:
mirarte.assocult@libero.it
MirArte Associazione Culturale, Via Cesare Battisti, 90 - Aversa