Museo Campano: eventi
Capua (CE) - settembre 2021
Comunicato stampa
Venerdì 24 settembre, ore 19, La Mansarda Teatro dell’Orco
presenta "Oscae Personae"
L’evento, dedicato alla Fabula Atellana ed al
Teatro Comico Latino, è a cura del Centro Studi Di Maschera In Maschera in
collaborazione con il Museo Campano di Capua, il Teatro Ricciardi, Capua
Luogo della Lingua Festival
Verrà allestita una esposizione di un
Teatrino Fliacico ricostruito sul modello di alcune pitture vascolari
arcaiche realizzato dallo Scenografo Francesco Felaco, e di una serie di
maschere di Riccardo Ruggiano che spaziano da quelle della Commedia Attica
Nuova, con i tipi fissi che verranno poi mutuati dal teatro di Plauto e
Terenzio, alla serie di maschere ispirate alla Fabula Atellana realizzate
in esclusiva per la Compagnia La Mansarda dal Compianto maestro Giancarlo
Santelli.
E’ interessante sapere che proprio nel Museo Campano sono
custodite una serie di statuette e rilievi fittili risalenti al IV al V sec
a.C. che vengono ricondotte ai quattro tipi fissi della Fabula Atellana:
Maccus, Pappus , Bucco e Dossennus
Alle ore 19,30 il Prof. Massimo
Santoro, responsabile del Laboratorio di Teatro Classico del Liceo Manzoni
di Caserta, introdurrà una lectio brevis sul Teatro Latino a cura della
Prof. Maria Luisa Chirico, del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali
dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, nonché lo
spettacolo Teatrale Oscae Personae ideato a Maurizio Azzurro per la
drammaturgia di Roberta Sandias, che verrà rappresentato a chiusura della
serata.
Dal progetto “Maccus in Fabula”, che espone in forma di
conversazione-spettacolo la summa del percorso svolto intorno ad una
ipotesi di messa in scena della Fabula Atellana, prende vita ed è in fase
di allestimento lo spettacolo “Oscae Personae”, che vuol essere una vera e
propria operazione di ri-teatralizzazione di questa antica forma di teatro
in maschera.
Tutto il lavoro di ricerca ed indagine, sia letterario che
iconografico, svolto dal 2004 ad oggi, viene distillato e trasformato,
mantenendo tuttavia intatta la sua essenza, testimoniata dalla presenza in
scena delle maschere come elemento scenografico. La fabula atellana, dopo
una lunga indagine filologica, viene dunque riproposta in una forma nuova,
che non tradisce il suo punto di partenza, ma lo traduce in chiave più
contemporanea e idonea alla fruizione del pubblico dei giorni nostri,
conservando però la sua natura primigenia di teatro popolare e farsesco.
In scena, tre partiture drammaturgiche:
- il Postribolo, una ipotesi di
riscrittura su frammenti dell’omonima fabula di Pomponio
- Una
riscrittura della Casina di Plauto, la sua commedia con più contaminazioni
atellane
- Ed infine “Velitationes” ovvero una breve schermaglia di
insulti tra servi alla maniera dei fescennini.
In scena, con Maurizio
Azzurro, Antonio Elia, Marcello Manzella e Giulia Navarra. Musiche dal vivo
Giovanni D’Ancicco