Baudelaire da Camera, l’autore francese in albergo a “Un borgo di libri”
Casertavecchia (CE) - 12 settembre
Intervista a Maria Pia Del''Omo a cura di Pia Di Donato
Domenica 12 settembre alle ore 23.00, a Casertavecchia, in piazza del
Vescovado ai civici 2/3, le stanze del Boutique Hotel Palazzo dei Vescovi
si apriranno per gli spettatori desiderosi di fare la conoscenza di uno dei
più grandi poeti esistiti: Charles Baudelaire.
“Baudelaire da Camera”
(o “Les trois chambres de Baudelaire”) è un’esperienza che permette di
spiare, varcando la soglia di tre porte, gli aspetti più tormentati della
vita dell’autore, seguendo i moti d’animo raccontati ne “I fiori del male”
e in “Lo spleen di Parigi”.
L’esclusività dell’esperienza, della durata
di venti minuti e completamente gratuita, consta nel fatto che sarà
accessibile per un numero massimo di trenta spettatori, in tre distinti
gruppi da dieci persone.
“Baudelaire da Camera” è l’omaggio, in
occasione del bicentenario della nascita di Baudelaire e in memoria della
sua maestra di francese di Giovanna Fusco Giraud, fortemente voluto e
ideato da Luigi Ferraiuolo, direttore di “Un borgo di libri”, sezione
letteraria dello storico festival Settembre al borgo, giunta alla sua
quarta edizione.
Abbiamo intervistato Maria Pia Dell'Omo, autrice del
riadattamento da "Lo spleen di Parigi", dal nome "Baudelaire e i suoi
demoni", che sarà interpretato da Davide Volpe.
D. Cosa si può aspettare chi viene ad assistere a Baudelaire da
Camera?
(Maria Pia Dell’Omo) – “Baudelaire da Camera” è un
percorso, all’interno del Boutique Hotel Palazzo dei Vescovi, che tenta una
comunione tra Baudelaire e il pubblico stesso. Lo spettatore sarà
direttamente immerso nelle sonorità dei versi in francese, tratti da “I
fiori del male” e letti al pubblico da Fabiana Errico e Carolina Iazzetta,
entrambe dottorande di ricerca in Eurolinguaggi e Terminologie
Specialistiche, che eseguiranno la lettura di “Bénédiction”, e da Ludovica
e Martina Semente, dottoresse in Management delle Imprese Internazionali,
che eseguiranno la lettura di “Une charogne”, con una breve ed agile
spiegazione dei testi in lingua italiana.
Questo momento della serata
nasce in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
e la SIDEF, Società Italiana dei Francesisti.
Per quanto riguarda il mio
contributo, sono ben felice di aver offerto la penna a Luigi Ferraiuolo per
il secondo anno di fila, dopo “Essere Bukowski”, che è diventato una
produzione ufficiale “Un borgo di libri”.
L’adattamento che propongo,
“Baudelaire e i suoi demoni”, è tratto da “Lo spleen di Parigi”. Ho cercato
di racchiudere in pochi minuti i più cocenti tormenti dell’anima di
Baudelaire. Una bella “sfida con il tempo” (e, al pensiero, sorrido – se
verrete all’appuntamento, capirete il perché).
I maggiori contributi li
ho selezionati dai piccoli poemi in prosa “Confiteor dell’artista” e “La
camera doppia”, cercando di dare spazio, però, anche ad altre sfumature de
“Lo spleen di Parigi” che mi avevano suggestionato, durante lo studio.
A
dare voce e corpo a questi tormenti troverete l’attore Davide Volpe, già lo
scorso anno interprete di “Essere Bukowski” e sul cui talento facciamo
grande affidamento.
Devo ringraziare, tra le persone che non saranno
visibili durante la serata, in ruolo di mia consulente, Serena De Luca
Bosso. Io e De Luca Bosso, che è autrice di un romanzo ispirato a Edgar
Allan Poe e grande appassionata di Baudelaire, abbiamo più volte
collaborato a progetti dedicati ai grandi autori del passato (Poe,
Lovecraft, Mallarmé), per cui mi è sembrato naturale coinvolgerla in questa
nuova avventura. Essendo il progetto “Baudelaire da Camera” concepito per
prendere vita in albergo, volevo restituire una immagine dell’autore quanto
più vicina possibile, che lo spettatore può “rubare” per farla sua.
D. Come nasce l’idea di questo “percorso a tempo” in camere
d’albergo?
(Luigi Ferraiuolo) – A leggere Maria Pia Dell’Omo,
sembra che abbia fatto tutto io. In realtà devo la mia ispirazione a
“Baudelaire è vivo. I fiori del male tradotti e raccontati” (Scrittori
Giunti, ed. 2021), di Giuseppe Montesano. Leggendolo e vagando per Roma, in
contemplativa solitudine, mi sono domandato se un modo più interessante e
più rispondente al vero per entrare in contatto con Baudelaire non fosse
metterlo in un albergo e raccontarlo così: attraverso le stanze degli hotel
che ha conosciuto.
Tutto il resto in pratica lo hanno fatto e lo
faranno Davide Volpe, Maria Pia Dell’Omo e Serena De Luca Bosso, per
“Baudelaire e i suoi demoni”, e, per il momento dedicato a “I fiori del
male”, Fabiana Errico, Carolina Iazzetta, Ludovica e Martina Semente, ma,
prima di loro, la professoressa Magi Petrillo (Università Parthenope) e la
SIDEF di Aldo Cobianchi, che ci patrocina.
E poi c’è un dietro le
quinte, che però è fondamentale. Ci hanno dato una mano cruciale Rosa Nacca
sulla logistica, Lino Giaquinto, che ci mette a disposizione il Boutique
Hotel Palazzo dei Vescovi – di meglio nemmeno a Roma potevamo trovare per
Baudelaire – e la sapienza giuridica del dottor Alfredo Fontanella.
A
Voi va il vero ringraziamento per il tempo brevissimo in cui avete lavorato
e avete creato qualcosa di teatro, e non solo, su Baudelaire che ancora non
era stato messo in piedi. Grazie.
Link prenotazioni:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-baudelaire-da-camera-o-les-trois-chambres-de-baudelaire-169759008765?aff=ebdsoporgprofile
Durata totale per turno ~ 20 minuti
Baudelaire da Camera è una produzione Un Borgo di Libri – Settembre al
Borgo
in collaborazione con Sidef – Società Italiana dei Francesisti e
Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.
L’evento sarà svolto
secondo le normative anti-Covid.
Si chiede pertanto agli spettatori di
munirsi di Green Pass per poter accedere agli appuntamenti.
L’ingresso è
gratuito.
Consulta: Settembre al Borgo 49esima edizione