Lunarte Festival 15ma edizione
Falciano del Massico (CE) - 20 Agosto 2021
Comunicato stampa
Tutto pronto per la quindicesima edizione di Lunarte, il festival
multidisciplinare che, grazie all’arte, punta alla valorizzazione e alla
riscoperta dei borghi. L’evento, nato nel 2007 nel Comune di Carinola,
grazie a un Protocollo di intesa si svolge da tre anni anche nel Comune di
Falciano del Massico. Ed è proprio nel Comune massicano che il 20 agosto
2021, a partire da Piazza San Pietro, verrà inaugurata una grande mostra
collettiva, in un percorso che si snoderà tra vicoli e cortili del
caratteristico borgo storico.
Il percorso espositivo avrà come
protagonisti Bambi Kramer, autrice dell’opera/manifesto del Festival, i cui
lavori muovono da rappresentazioni statiche, ritratti o nature morte, alla
forma processuale e dinamica del rotolo; Lucia Schettino, presente con
un’installazione con tecniche miste su carta e su marmo; Imma Di Lillo,
fotografa di scena, con un progetto basato sull’esperienza del ritratto
fotografico; Carlo Latino proporrà un’esposizione pittorica accompagnata da
live painting; Piero Chiariello con proiezioni multimediali, risultato di
un incontro tra pittura, fotografia, musica, video, scultura e
installazioni; Emanuele Riccio presenterà le sue opere legate agli studi
sia sulla pittura tradizionale a olio che sulla pittura digitale; Luca
Carusone proporrà una lavoro basato sul recupero del materiale reperito sul
posto e la sua trasformazione; Camilla Rotunno, presente con un’esposizione
di scatti d’epoca e di famiglia, realizzati con tecniche miste, pittoriche
e materiche. Francesco Torrico e Gerardo Malfeo, maestri cestai,
riproporranno l’arte dell’intreccio del vimini in un percorso che va dalla
tradizione al presente.
Lunarte Festival si avvale quest'anno anche
della collaborazione de La Dante di Anversa, provando a ricordare il Sommo
Poeta, nell'anno del VII centenario della sua morte, con una proiezione ad
hoc, riproponendo uno dei primi film italiani di successo nel mondo, la
travagliata versione dell'Inferno del 1911, prodotta dalla Helios Film, una
delle pellicole simbolo della "fioritura" del Cinema italiano negli anni
Dieci.
Dalle ore 20.30, Mostra collettiva, Piazza San Pietro e Via Monte Massico,
Falciano del Massico
GLI ARTISTI IN MOSTRA:
Bambi Kramer
“Bambi Kramer usa la sua
arte per inviarci istantanee dall’universo parallelo che ella realmente
abita: un desolato paesaggio post-Bosch che forme di vita mutanti iniziano
a ripopolare come dopo una tempesta”(Néstor Martìnez Célis). Lungo questo
percorso il suo lavoro muove da rappresentazioni statiche, delle specie di
ritratti o nature morte, alla forma processuale e dinamica del rotolo: una
forma di scrittura automatica in cui i disegni semplicemente scorrono senza
limiti né confini, come un flusso di coscienza di visioni giustapposte,
lungo metri ininterrotti di carta.
Bambi Kramer è autrice di fumetti e
illustratrice. Il suo lavoro è stato esposto sugli edifici de L’Aquila, al
MACRo e Tricromia a Roma, all’ AVA Gallery di Cape Town e al Centro Centro
Cibeles di Madrid. Ha ideato performance per il Carnevale di Barranquilla
(CO) , le sue illustrazioni e fumetti sono state pubblicate tra gli altri
da Internazionale, Einaudi Stile Libero, Linus e Fortepressa. Nel 2020 una
sua storia era inclusa nell’antologia KOMIKAZE #19, vincitrice ad Angoulême
del premio per il fumetto alternativo.Il suo prossimo libro uscirà nel 2022
per la Seven Stories Press di New York.
Imma
Di Lillo
Il cinema e il teatro sono un’inesauribile fonte
d’ispirazione per la sua ricerca. Fotografa di scena, propone un progetto
basato sull’esperienza del ritratto fotografico.
Imma Di Lillo si
diploma presso l’Accademia di belle Arti di Napoli in fotografia e Cinema
nel 2017. Termina i suoi studi nel 2020 conseguendo la laurea specialistica
in fotografia per la comunicazione presso la UPV Università Politecnica di
Valencia. Nel 2016 realizza il suo primo progetto fotografico ” La Storia
di Olimpia” e nello stesso anno ottiene la sua prima pubblicazione sulla
rivista Zeusi dell’abitare. Nel 2017 ha la sua prima esperienza lavorativa
come fotografa di scena e ottiene numerose pubblicazioni sulla rivista
Cliciak scatti di cinema. Il Cinema e il teatro sono un’inesauribile fonte
d’ispirazione per la sua ricerca. Nel 2019, a seguito della collaborazione
con il regista Napoletano Antonio Capuano, realizza Frammenti di realtà, un
progetto basato sull’esperienza del ritratto.
Carlo Latino
Contaminazione, ricerca, trasformazione: tre fasi
con cui l’artista instaura un contatto con il luogo. Vedremo l’artista
all’opera, con richiami alla sua iconografia, in un’esposizione
accompagnata da live painting.
“Contaminazione – Ricerca –
Trasformazione Concepimento, gestazione, parto. Così nasce un bambino. Così
nasce un’idea, un’opera. Ogni mio dipinto segue pressappoco lo stesso
percorso in tre fasi che sono solito definire, anche per scostarmi un po’
dall’irriverente parallelismo biologico: contaminazione, ricerca,
trasformazione. La prima consiste nel lasciarmi pervadere da una serie di
elementi esterni di varia natura. Una sorta di ricezione/assimilazione
necessaria affinché prenda forma l’idea. Quella della ricerca rappresenta
la fase più delicata, più intima. E’ fondamentalmente ricerca interiore,
attribuzione di un significato, di un’essenza autentica. Il cosmonauta,
ricorrente nelle mie composizioni, potrebbe essere quasi metafora di questa
parte del processo creativo. L’ultimo step rappresenta la sintesi dello
sforzo profuso: l’oggettivazione dell’idea, finalmente sublimata da rapide
e geometriche pennellate di colore. Accordo una naturale predilezione al
concetto che intendo esprimere, pertanto evito accuratamente la
rappresentazione di immagini troppo fedeli alla realtà, tipiche di tanta
arte figurativa.“
Lucia Schettino
Da
sempre impegnata in un’attenta ricerca nel campo del disegno astratto e
delle figure surreali, propone un’installazione con tecniche miste su carta
e su marmo.
Lucia Schettino, classe 88, nasce a Castellammare di Stabia.
Artista multidisciplinare, le cui opere sono state esposte in numerose
collettive. Laureata in grafica d’arte, presso l’Accademia di belle di
Napoli e susseguita la laurea breve, s’iscrive al master triennale in Arti
Terapie, presso “Artiterapeutiche di Napoli”, che la riconduce ad
iscriversi al corso di specializzazione di scultura, che tutt’ora
frequenta. Attualmente vive e lavora a Napoli presso il suo studio Atelier
Alifuoco.
Piero Chiariello
Artista e
curatore. Per la sua ricerca artistica utilizza pittura, fotografia,
musica, video, scultura e installazioni. Sarà presente con proiezioni
multimediali.
Nato nel 1972 a Torre del Greco (NA) dove vive e lavora.
Ha studiato Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli
“Federico II”. Per la sua ricerca artistica utilizza pittura, fotografia,
musica, video, scultura e installazioni. Ha partecipato a mostre in diversi
spazi espositivi tra cui: MAXXI Roma; MLAC Roma; MACRO Roma; Musei
Capitolini Roma; PAN Napoli; Museo MAV Ercolano (NA); GAMC Viareggio; A+A
Venezia; CAM Casoria (NA). Nel 2011 è presente alla 54° Biennale di Venezia
e a Inside Out Step 2 al White Box Museum di Pechino. Nel 2013 ha
partecipato al progetto Internazionale 100×100=900 che è stato esposto in
26 nazioni. Ha partecipato a tre edizioni della Biennale delle Arti
digitali di San Paolo in Brasile (2013, 2017 e 2019). Dal 2014 fa parte del
progetto Internazionale SPAMM (SuPer Art Modern Museum) che è stato esposto
in diversi paesi. Nel 2018 entra a far parte della collezione permanente
V.Ar.Co.Vanvitelli per l’Arte Contemporanea. Dal 2018 inizia la sua
attività di curatore, con all’attivo 21 mostre personali e 5 mostre
collettive. Dal 2019 con il nome New UFE, sviluppa un progetto di musica
elettronica.
Emanuele Riccio
Legato
allo studio della pittura tradizionale ad olio, si riscopre nella pittura
digitale. Sarà presente con entrambe le forme d’espressione sia in forma
espositiva che performativa.
Emanuele Riccio, classe 1992. Si laurea
presso l’Accademia di belle arti di Napoli in pittura. La sua ricerca
artistica è caratterizzata principalmente dalla figura umana che a sua
volta utilizza come contenitore di simboli e metafore. Utilizza come medium
differenti tecniche, dalla pittura ad olio alle tecniche di pittura
digitale. Espone nel 2016 alla biennale di Venezia come membro del progetto
“codice Italia”. Attualmente insegna disegno e storia dell’arte.
Luca Carusone
Artista poliedrico,
conduce la sua ricerca sperimentando diversi linguaggi espressivi. Il suo
sarà un lavoro basato sul recupero del materiale reperito sul posto e la
sua trasformazione.
Luca Carusone (classe ‘91) nasce e cresce nella
provincia di Caserta. Sin da bambino ha modo di sperimentare diversi
linguaggi espressivi che spaziano dal disegno al riciclo creativo, dalla
fotografia alla pittura, fino alla scrittura di testi in rima. Passioni che
decide di approfondire studiando pittura all’Accademia di Belle Arti di
Napoli, dove l’aspetto tecnico cresce pari passo con la necessità di
esprimersi. Parallelamente inizia un corso di formazione presso
Artiterapeutiche (Napoli), partecipando a laboratori esperienziali in cui
ha modo di riscoprire la propria storia personale, portando l’attenzione
non solo all’estetica dei propri lavori, ma anche e soprattutto al processo
creativo e ai vissuti interiori mossi dall’arte.
Camilla Rotunno
“In un’epoca in cui siamo saturi di immagini la prima cosa che mi viene da
fare è fermarmi, osservare quello che abbiamo già impressionato e capirne
il motivo. Mi piace indagare questo bisogno sempre più forte di esorcizzare
il passaggio con qualcosa che resti oltre la nostra stessa vita. Guardo gli
istanti che hanno deciso di fermare e cerco di capire quanta verità ci sia
dietro e quanta finzione, dove finisce la posa e inizia l’umano. La
ricerca, più che fotografica, diventa antropologica. Dietro il pandemonio
di pixel che svilisce la nostra immaginazione, chi c’è veramente? Quanto
riusciamo a guardare ancora (oltre)? Che fine ha fatto la meraviglia?
Classe ’94. Sin dai primi anni di età sviluppa una forte curiosità per le
immagini che si trasforma col tempo in un rapporto costante con la
fotografia. Il suo intento principale è quello di documentare la realtà,
preservando dei frammenti del tutto da custodire. Dopo un breve periodo a
Napoli, dove muove i primi passi come fotografa freelance negli eventi
musicali del centro storico, si trasferisce a Roma. Lì segue corsi volti ad
approfondire il linguaggio fotografico. In seguito inizia a studiare
cinema, televisione e nuovi media al DAMS di Roma Tre per approfondire
sempre più il rapporto tra l’uomo e l’immagine.
Pasquale Torrico, Francesco Torrico e Gerardo
Malfeo
Sull’arte dell’intreccio ci sarebbe tanto da scrivere.
Materiale, periodi, tecniche, attrezzi, manufatti… Luna piena e calante.
Quello proposto a Lunarte 15 sarà un vero viaggio nel tempo
Pasquale
Torrico, nato a Carinola 79 anni fa, eredita dal padre Giovanni quest’arte
e vi si dedica fin dall’infanzia. La sua è una cesteria classica: cesti,
furnigli e caneste, oggetti di uso quotidiano che venivano usati e che oggi
sarebbero un ottimo rimedio per la sostituzione dei materiali nocivi
all’ambiente.
Francesco è il figlio il quale, a sua volta, apprende
l’arte dal padre e ne amplia gli orizzonti grazie alla conoscenza, tramite
social, di diversi cestai provenienti varie parti d’Italia e d’Europa.
Proporrà a Lunarte 15 una selezione di suoi lavori che rappresentano
proprio questa commistione tra passato e presente.
Gerardo l’arte
l’apprende dallo zio. Inizia con i cesti classici ma la sua mente e le sue
mani volano oltre: dagli antichi egizi all’Uomo Vitruviano, dalla Gioconda
agli strumenti musicali, passando per una cesteria tradizionale spesso
arricchita con delle novità uniche come il cesto pecora o il cesto gallina.
Tre artisti uguali nella tradizione e diversi nello stile, con in comune
un’arte che non deve morire. Sei mani diverse che condividono l’amore per
la natura. Un viaggio nel passato e nel futuro che rivede, dal vecchio al
nuovo, il rifiorire di ciò che era, ampliandolo e portandolo all’apice
PROGETTI SPECIALI
Celebrando Dante Alighieri
Lunarte Festival si avvale quest’anno anche
della collaborazione de La Dante di Anversa, provando a ricordare il Sommo
Poeta nell’anno del VII centenario della sua morte, proprio nei percorsi
della kermesse, con una proiezione ad hoc, riproponendo uno dei primi film
italiani di successo nel mondo, la travagliata versione dell’Inferno del
1911, prodotta dalla Helios Film, una delle pellicole simbolo della
“fioritura” del Cinema italiano negli anni Dieci.
Frammenti di produzioni
Lunarte non è soltanto un festival
multidisciplinare: negli anni, infatti, ha prodotto numerosi spettacoli e
performance teatrali. Lungo il percorso saranno presentati frammenti delle
5 produzioni sostenute dal nostro Festival.
Ore 23.00. Area Parcheggio, Corso Garibaldi, Pietro Santangelo e i PS5 in
concerto
Un progetto che mescola tradizione musicale del Sud Italia,
radici afrobeat, la musica e i nuovi modi di espressione artistica. Un
sound, quella dei Ps5, di matrice jazz, che si muove in un immaginario
viaggio di andata e ritorno attraverso il Mar Mediterraneo e l’Oceano
Atlantico, collegando idealmente Napoli con l’Africa del Nord. Oltre allo
stesso Santangelo, ai sassofoni tenore e soprano, il collettivo è composto
da Paolo Bianconcini, brillante percussionista napoletano con un background
afro-cubano molto profondo; Giuseppe Giroffi, giovane e talentuoso
sassofonista contralto e baritono; il bassista Vincenzo Lamagna e il
batterista Salvatore Rainone.
Evento a ingresso gratuito con obbligo di mascherina e distanziamento. Per il concerto sarà obbligatorio esibire il green pass.
Dalle ore 20.30, Mostra collettiva, Piazza San Pietro e Via Monte Massico,
Falciano del Massico
GLI ARTISTI IN MOSTRA:
Bambi Kramer
“Bambi Kramer usa la sua
arte per inviarci istantanee dall’universo parallelo che ella realmente
abita: un desolato paesaggio post-Bosch che forme di vita mutanti iniziano
a ripopolare come dopo una tempesta”(Néstor Martìnez Célis). Lungo questo
percorso il suo lavoro muove da rappresentazioni statiche, delle specie di
ritratti o nature morte, alla forma processuale e dinamica del rotolo: una
forma di scrittura automatica in cui i disegni semplicemente scorrono senza
limiti né confini, come un flusso di coscienza di visioni giustapposte,
lungo metri ininterrotti di carta.
Bambi Kramer è autrice di fumetti e
illustratrice. Il suo lavoro è stato esposto sugli edifici de L’Aquila, al
MACRo e Tricromia a Roma, all’ AVA Gallery di Cape Town e al Centro Centro
Cibeles di Madrid. Ha ideato performance per il Carnevale di Barranquilla
(CO) , le sue illustrazioni e fumetti sono state pubblicate tra gli altri
da Internazionale, Einaudi Stile Libero, Linus e Fortepressa. Nel 2020 una
sua storia era inclusa nell’antologia KOMIKAZE #19, vincitrice ad Angoulême
del premio per il fumetto alternativo.Il suo prossimo libro uscirà nel 2022
per la Seven Stories Press di New York.
Imma
Di Lillo
Il cinema e il teatro sono un’inesauribile fonte
d’ispirazione per la sua ricerca. Fotografa di scena, propone un progetto
basato sull’esperienza del ritratto fotografico.
Imma Di Lillo si
diploma presso l’Accademia di belle Arti di Napoli in fotografia e Cinema
nel 2017. Termina i suoi studi nel 2020 conseguendo la laurea specialistica
in fotografia per la comunicazione presso la UPV Università Politecnica di
Valencia. Nel 2016 realizza il suo primo progetto fotografico ” La Storia
di Olimpia” e nello stesso anno ottiene la sua prima pubblicazione sulla
rivista Zeusi dell’abitare. Nel 2017 ha la sua prima esperienza lavorativa
come fotografa di scena e ottiene numerose pubblicazioni sulla rivista
Cliciak scatti di cinema. Il Cinema e il teatro sono un’inesauribile fonte
d’ispirazione per la sua ricerca. Nel 2019, a seguito della collaborazione
con il regista Napoletano Antonio Capuano, realizza Frammenti di realtà, un
progetto basato sull’esperienza del ritratto.
Carlo Latino
Contaminazione, ricerca, trasformazione: tre fasi
con cui l’artista instaura un contatto con il luogo. Vedremo l’artista
all’opera, con richiami alla sua iconografia, in un’esposizione
accompagnata da live painting.
“Contaminazione – Ricerca –
Trasformazione Concepimento, gestazione, parto. Così nasce un bambino. Così
nasce un’idea, un’opera. Ogni mio dipinto segue pressappoco lo stesso
percorso in tre fasi che sono solito definire, anche per scostarmi un po’
dall’irriverente parallelismo biologico: contaminazione, ricerca,
trasformazione. La prima consiste nel lasciarmi pervadere da una serie di
elementi esterni di varia natura. Una sorta di ricezione/assimilazione
necessaria affinché prenda forma l’idea. Quella della ricerca rappresenta
la fase più delicata, più intima. E’ fondamentalmente ricerca interiore,
attribuzione di un significato, di un’essenza autentica. Il cosmonauta,
ricorrente nelle mie composizioni, potrebbe essere quasi metafora di questa
parte del processo creativo. L’ultimo step rappresenta la sintesi dello
sforzo profuso: l’oggettivazione dell’idea, finalmente sublimata da rapide
e geometriche pennellate di colore. Accordo una naturale predilezione al
concetto che intendo esprimere, pertanto evito accuratamente la
rappresentazione di immagini troppo fedeli alla realtà, tipiche di tanta
arte figurativa.“
Lucia Schettino
Da
sempre impegnata in un’attenta ricerca nel campo del disegno astratto e
delle figure surreali, propone un’installazione con tecniche miste su carta
e su marmo.
Lucia Schettino, classe 88, nasce a Castellammare di Stabia.
Artista multidisciplinare, le cui opere sono state esposte in numerose
collettive. Laureata in grafica d’arte, presso l’Accademia di belle di
Napoli e susseguita la laurea breve, s’iscrive al master triennale in Arti
Terapie, presso “Artiterapeutiche di Napoli”, che la riconduce ad
iscriversi al corso di specializzazione di scultura, che tutt’ora
frequenta. Attualmente vive e lavora a Napoli presso il suo studio Atelier
Alifuoco.
Piero Chiariello
Artista e
curatore. Per la sua ricerca artistica utilizza pittura, fotografia,
musica, video, scultura e installazioni. Sarà presente con proiezioni
multimediali.
Nato nel 1972 a Torre del Greco (NA) dove vive e lavora.
Ha studiato Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli
“Federico II”. Per la sua ricerca artistica utilizza pittura, fotografia,
musica, video, scultura e installazioni. Ha partecipato a mostre in diversi
spazi espositivi tra cui: MAXXI Roma; MLAC Roma; MACRO Roma; Musei
Capitolini Roma; PAN Napoli; Museo MAV Ercolano (NA); GAMC Viareggio; A+A
Venezia; CAM Casoria (NA). Nel 2011 è presente alla 54° Biennale di Venezia
e a Inside Out Step 2 al White Box Museum di Pechino. Nel 2013 ha
partecipato al progetto Internazionale 100×100=900 che è stato esposto in
26 nazioni. Ha partecipato a tre edizioni della Biennale delle Arti
digitali di San Paolo in Brasile (2013, 2017 e 2019). Dal 2014 fa parte del
progetto Internazionale SPAMM (SuPer Art Modern Museum) che è stato esposto
in diversi paesi. Nel 2018 entra a far parte della collezione permanente
V.Ar.Co.Vanvitelli per l’Arte Contemporanea. Dal 2018 inizia la sua
attività di curatore, con all’attivo 21 mostre personali e 5 mostre
collettive. Dal 2019 con il nome New UFE, sviluppa un progetto di musica
elettronica.
Emanuele Riccio
Legato
allo studio della pittura tradizionale ad olio, si riscopre nella pittura
digitale. Sarà presente con entrambe le forme d’espressione sia in forma
espositiva che performativa.
Emanuele Riccio, classe 1992. Si laurea
presso l’Accademia di belle arti di Napoli in pittura. La sua ricerca
artistica è caratterizzata principalmente dalla figura umana che a sua
volta utilizza come contenitore di simboli e metafore. Utilizza come medium
differenti tecniche, dalla pittura ad olio alle tecniche di pittura
digitale. Espone nel 2016 alla biennale di Venezia come membro del progetto
“codice Italia”. Attualmente insegna disegno e storia dell’arte.
Luca Carusone
Artista poliedrico,
conduce la sua ricerca sperimentando diversi linguaggi espressivi. Il suo
sarà un lavoro basato sul recupero del materiale reperito sul posto e la
sua trasformazione.
Luca Carusone (classe ‘91) nasce e cresce nella
provincia di Caserta. Sin da bambino ha modo di sperimentare diversi
linguaggi espressivi che spaziano dal disegno al riciclo creativo, dalla
fotografia alla pittura, fino alla scrittura di testi in rima. Passioni che
decide di approfondire studiando pittura all’Accademia di Belle Arti di
Napoli, dove l’aspetto tecnico cresce pari passo con la necessità di
esprimersi. Parallelamente inizia un corso di formazione presso
Artiterapeutiche (Napoli), partecipando a laboratori esperienziali in cui
ha modo di riscoprire la propria storia personale, portando l’attenzione
non solo all’estetica dei propri lavori, ma anche e soprattutto al processo
creativo e ai vissuti interiori mossi dall’arte.
Camilla Rotunno
“In un’epoca in cui siamo saturi di immagini la prima cosa che mi viene da
fare è fermarmi, osservare quello che abbiamo già impressionato e capirne
il motivo. Mi piace indagare questo bisogno sempre più forte di esorcizzare
il passaggio con qualcosa che resti oltre la nostra stessa vita. Guardo gli
istanti che hanno deciso di fermare e cerco di capire quanta verità ci sia
dietro e quanta finzione, dove finisce la posa e inizia l’umano. La
ricerca, più che fotografica, diventa antropologica. Dietro il pandemonio
di pixel che svilisce la nostra immaginazione, chi c’è veramente? Quanto
riusciamo a guardare ancora (oltre)? Che fine ha fatto la meraviglia?
Classe ’94. Sin dai primi anni di età sviluppa una forte curiosità per le
immagini che si trasforma col tempo in un rapporto costante con la
fotografia. Il suo intento principale è quello di documentare la realtà,
preservando dei frammenti del tutto da custodire. Dopo un breve periodo a
Napoli, dove muove i primi passi come fotografa freelance negli eventi
musicali del centro storico, si trasferisce a Roma. Lì segue corsi volti ad
approfondire il linguaggio fotografico. In seguito inizia a studiare
cinema, televisione e nuovi media al DAMS di Roma Tre per approfondire
sempre più il rapporto tra l’uomo e l’immagine.
Pasquale Torrico, Francesco Torrico e Gerardo
Malfeo
Sull’arte dell’intreccio ci sarebbe tanto da scrivere.
Materiale, periodi, tecniche, attrezzi, manufatti… Luna piena e calante.
Quello proposto a Lunarte 15 sarà un vero viaggio nel tempo
Pasquale
Torrico, nato a Carinola 79 anni fa, eredita dal padre Giovanni quest’arte
e vi si dedica fin dall’infanzia. La sua è una cesteria classica: cesti,
furnigli e caneste, oggetti di uso quotidiano che venivano usati e che oggi
sarebbero un ottimo rimedio per la sostituzione dei materiali nocivi
all’ambiente.
Francesco è il figlio il quale, a sua volta, apprende
l’arte dal padre e ne amplia gli orizzonti grazie alla conoscenza, tramite
social, di diversi cestai provenienti varie parti d’Italia e d’Europa.
Proporrà a Lunarte 15 una selezione di suoi lavori che rappresentano
proprio questa commistione tra passato e presente.
Gerardo l’arte
l’apprende dallo zio. Inizia con i cesti classici ma la sua mente e le sue
mani volano oltre: dagli antichi egizi all’Uomo Vitruviano, dalla Gioconda
agli strumenti musicali, passando per una cesteria tradizionale spesso
arricchita con delle novità uniche come il cesto pecora o il cesto gallina.
Tre artisti uguali nella tradizione e diversi nello stile, con in comune
un’arte che non deve morire. Sei mani diverse che condividono l’amore per
la natura. Un viaggio nel passato e nel futuro che rivede, dal vecchio al
nuovo, il rifiorire di ciò che era, ampliandolo e portandolo all’apice
PROGETTI SPECIALI
Celebrando Dante Alighieri
Lunarte Festival si avvale quest’anno anche
della collaborazione de La Dante di Anversa, provando a ricordare il Sommo
Poeta nell’anno del VII centenario della sua morte, proprio nei percorsi
della kermesse, con una proiezione ad hoc, riproponendo uno dei primi film
italiani di successo nel mondo, la travagliata versione dell’Inferno del
1911, prodotta dalla Helios Film, una delle pellicole simbolo della
“fioritura” del Cinema italiano negli anni Dieci.
Frammenti di produzioni
Lunarte non è soltanto un festival
multidisciplinare: negli anni, infatti, ha prodotto numerosi spettacoli e
performance teatrali. Lungo il percorso saranno presentati frammenti delle
5 produzioni sostenute dal nostro Festival.
Ore 23.00. Area Parcheggio, Corso Garibaldi, Pietro Santangelo e i PS5 in
concerto
Un progetto che mescola tradizione musicale del Sud Italia,
radici afrobeat, la musica e i nuovi modi di espressione artistica. Un
sound, quella dei Ps5, di matrice jazz, che si muove in un immaginario
viaggio di andata e ritorno attraverso il Mar Mediterraneo e l’Oceano
Atlantico, collegando idealmente Napoli con l’Africa del Nord. Oltre allo
stesso Santangelo, ai sassofoni tenore e soprano, il collettivo è composto
da Paolo Bianconcini, brillante percussionista napoletano con un background
afro-cubano molto profondo; Giuseppe Giroffi, giovane e talentuoso
sassofonista contralto e baritono; il bassista Vincenzo Lamagna e il
batterista Salvatore Rainone.
Evento a ingresso gratuito con obbligo di mascherina e distanziamento. Per
il concerto sarà obbligatorio esibire il green pass.