Festival-laboratorio "L'idea dell'uomo"
Capua (ce) - dal 13 giugno 2021
Comnicato stampa
Dopo una pausa di quindici mesi e mezzo, dovuta alla pandemia di
Covid-19, riprende finalmente il XIV festival-laboratorio palascianiano di
scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia "L'idea
dell'uomo", in cui si replicano le migliori lezioni-spettacolo di Marco
Palasciano del decennio 2009-2019.
La puntata n. 8 vedrà l'Accademia
Palasciania in collaborazione con il bar SetteSerpi, si terrà alle ore
17.30 del 13 giugno 2021 (206° anniversario della nascita
di Ferdinando Palasciano) nel Chiostro dell'Annunziata (Capua, corso Appio
68) – come sempre a ingresso gratuito – e consisterà nella replica di
"Senso, nonsenso, dissenso", dal festival-laboratorio dedicato agli anni in
cui visse Ferdinando Palasciano: "Le 77 meraviglie dell'Ottocento
palascianiano" (2015).
Nello specifico si tratterà degli anni compresi
fra il 1843 e il 1849. Tra gli argomenti in gioco: la donna che scrisse il
primo programma per computer della storia; la scoperta di Nettuno grazie
alla pura previsione matematica; la scoperta, a Curti, delle statue votive
offerte alla dea Mater Matuta; il dottor Palasciano alla battaglia di
Messina; la battaglia del dottor Demeaux contro l'autoerotismo; la piú
famosa meretrice del mondo; il piú famoso fantasma d'Europa.
Al termine
della lezione-spettacolo, si parteciperà a una fiaccolata organizzata dai
Volontari del Soccorso "Ferdinando Palasciano" – con adunata alle ore 19.30
sulla riviera – fino alla casa natale di Ferdinando Palasciano, per
recargli omaggio.
sabato 19 giugno, ore 17.45, piazza
Schönberg, rione Eucalyptus, replica di "Riso. Uomini-bestia e paurelle
d'eroi" (titolo che è l'anagramma di "Teoresi. O sublime idea,
l'iperuranio!"), dal festival-laboratorio dedicato alla rivisitazione
palascianiana delle nove Muse: "Maieuticon" (2016).
Nello specifico si
tratterà di Talìa (Musa dello spasso basso e crasso), che ridendo e
scherzando fa la spola – al suon della trombetta di Barbariccia – tra i due
poli del mondo emozionale, amore e orrore, in barba alle sorelle Èrato
(Musa dell'etica e dell'erotica) e Melpòmene (Musa della catàbasi e della
catarsi); e molto altro combina, a partire dall'utilizzo incongruo dei
paperi, su cui Gargantua docet.
Il tutto sarà integrato da momenti di
laboratorio di teatro comico e giochi vari.
Si consiglia di portare con
sé una sedia pieghevole, poiché per sedersi vi sono in loco solo un muretto
e le panche tutt'uno coi due tavoli, le quali si trovano spesso già
occupate da indigeni in diporto; tuttavia non c'è rischio di assembramento,
dato che di norma a tali lezioni partecipa sì e no una decina di persone.
Per ristorarsi a margine dell'evento, o nell'intervallo tra le sue due
parti, si potrà fare un salto alla caffetteria della stazione.
La
puntata n. 10, tratta da "Oniricon" (2017), si terrà domenica 27
giugno 2021 alle ore 18.15 – come sempre a ingresso gratuito – a
Capua, di nuovo nella novissima piazza Schönberg e precisamente nella zona
dei tavoli da picnic, lato via Malpica (ma sul navigatore non cercate via
Malpica, o finirete a Napoli, bensì via Umberto D'Aquino).
Titolo: "Le
amazoniche sirene nell'orecchio di Orellana". Perché «amazoniche» con una
«z»? la risposta si trova in un'ecloga che sarà citata da Marco Palasciano
nel quiz introduttivo. La lezione proseguirà in forma di viaggio alla
ricerca del mitico paese di El Dorado, ricerca speculare a quella dell'Oro
filosofico, allegoria della verità ultima: chi siamo? da dove veniamo? dove
andiamo? e soprattutto – direbbe un celebre principe – «per andare dove
dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare»? Questa «semplice informazione»
non potrà esserci data da alcun vigile urbano, né da Urbano II o dai
cavalieri da lui inviati alla ricerca dell'arca perduta, bensì dal nostro
stesso spirito purché abbastanza vigile. Ma poiché non si può vigilare
mentre si dorme, e la vita – insegna il Siglo de Oro – è sogno, come andrà
a finire? Quanto all'oro bramato da Pizarro e Orellana, la risposta è
nell'anagramma di «come andrà a finire»: «America da inferno». Piú
precisamente, il Sudamerica del XVI secolo.
La puntata n. 12 – "Circo
Universo", tratta dal festival-laboratorio "Ortelius Room" (2018-2019) –
vedrà la collaborazione di Capuanova e FaziOpenTheater e si terrà nel
cortile di Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), come sempre a ingresso
gratuito, alle ore 18.45 di sabato 10 luglio 2021 con
replica domenica 11 luglio per dare la possibiltà al
maggior numero possibile di persone di assistervi.
Questa lezione
dall'assetto particolarmente spettacolare è ritenuta infatti la più bella
in assoluto di Marco Palasciano, il quale vestirà in essa i panni del
direttore di un circo, presentandoci trentadue strabilianti numeri:
trasposizioni di figure e di episodi esemplari dell'umana vita – reali o
allegorici – cavati dalla storia, dalla microstoria, dalla leggenda, dal
mito, dalla letteratura, dal teatro musicale e dal cinema, tutti cuciti
insieme da un euristico filo d'Arianna che, cogliendo i tratti in comune
tra ciascuno di essi e il successivo, li dispone in una sequenza lineare,
per guidarci con criterio attraverso la selva delle infinite fabulæ di cui
si compone la favola del mondo.
La puntata n. 13 – "Dalla selva alla
Luna", tratta dal festival-laboratorio "La selva infinita" (2019) – vedrà
la collaborazione di Palazzo Cascella e MirArte e si terrà nel cortile di
detto palazzo (Aversa, via Cesare Battisti 90) alle ore 18.45 di
domenica 18 luglio, come sempre a ingresso gratuito e nel rispetto
delle norme anti-Covid.
Marco Palasciano tratterà della plurimillenaria
storia del progresso umano, nella tecnica come nell'etica, e dell'umana
lotta interiore tra l'angelo e la bestia. Dopo un prologo a base di
mitologia varia, concluso dal siparietto comico su un celebre serpente, si
riprenderà il filo della puntata n. 11 – in cui si è narrata la preistoria
dal Big Bang alle grotte di Lascaux – giungendo alla fine dell'ultima
grande glaciazione e al fiorire delle civiltà agrarie, ma anche delle varie
forme di oppressione e repressione; si assisterà poi al perfezionarsi della
scrittura, al fiorire della filosofia, al «giusto mezzo» rinascimentale e
agli alti e bassi di modernità e postmodernità, tra nuovi mezzi e forme di
comunicazione nonché strumenti mutamondo come la bomba atomica e il
computer, fino alla conquista della Luna e oltre, immaginando il migliore
dei futuri possibili.
Per il programma completo de "L'idea dell'uomo" vedi
palasciania.blogspot.com .