Palazzo delle Arti e del Teatro: eventi
Caserta - maggio 2021
Comnicato stampa
Nadia Verdile
Riapre il giardino del PAT - Palazzo delle Arti e del
Teatro di Caserta in Corso Trieste n.239, con un appuntamento fatto di
parole e di emozioni.
Venerdì 7 maggio, alle 17,
Fabbrica Wojtyla & Compagnia della Città che ospita la prima del nuovo
libro di Nadia Verdile “Carne Viva. Saga italiana fra Otto e Novecento”,
pubblicato da Pacini Fazzi editore in Lucca.
A parlarne con l’autrice
ci sarà Barbara Bellani, studiosa di letteratura di genere e docente di
Filosofia. Introdurrà e coordinerà l’incontro Dafne Rapuano, mentre le
letture saranno di Francesco Maienza, Valentina Rossi, Ivan Santinelli,
tutti attori di Fabbrica Wojtyla & Compagnia della Città
Dopo sedici
libri di taglio storico-biografico, la scrittrice molisana, adottata da
Caserta, approda al romanzo storico. In meno di due settimane il libro ha
già raccolto grandi consensi di critica e apprezzamento dei lettori. La
storia narrata si svolge nel Molise ancora unito all’Abruzzo, tra la
seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del nuovo secolo. Tempo di fame
e di stenti dove la povertà era la regola. Dopo gli anni ribelli e tragici
del brigantaggio, in quello scorcio di fine secolo, tutto era precipitato
nell’oblio delle istituzioni. Padroni da una parte, servi dall’altra. Ma
anche per i ricchi qualche volta c’erano i divieti. Amare, per esempio, era
un lusso non necessario. Qualche volta bandito. Da questo aborto obbligato
dei sentimenti «sono nata io – dice l’autrice -, qualche generazione dopo.
Questo libro è figlio di una comunità di persone a cui sono fortemente
legata da sentimenti profondi. Nasce dalla mia inesausta sete di storia e
storie del mio popolo, poi dalla fortuna che non mi ha mai abbandonata
nelle mie ricerche, dal fato a cui non credevo e che invece, inatteso, mi
ha immersa tra persone, luoghi, ricordanze. Nasce dagli incontri con la mia
gente, dalle testimonianze antiche di chi non c’è più e da quelle di chi
oggi conserva ancora il ricordo dei miei». Questa è la storia di Concetta e
Umberto, i suoi bisnonni, figli di un tempo e di una società che
marchiavano a fuoco i destini, segnati per sempre dalla scala sociale. In
questa narrazione tutto è vero. Persone, nomi, passioni, fatti, viaggi,
epiloghi ricostruiti in anni di ricerche negli Archivi, italiani ed esteri.
Storia di una famiglia, ma anche paradigma e saga di un popolo con i suoi
squilibri sociali, i drammi della miseria, dei pregiudizi,
dell’emigrazione, delle contrapposizioni ideologiche e politiche. Di
persone e gruppi, famiglie e classi, archetipi di una società i cui
problemi ancora oggi sono “carne viva”. Allora, al tempo dei protagonisti e
della corolla di personaggi e discendenti che ad essi si accompagna, erano
tragica realtà, da accettare con la rassegnazione dell’ignoranza, della
cristallizzazione delle convenzioni e dei rapporti sociali dei secoli
precedenti. Una copertina d’autore segna il testo. È di Lewis Hine, tra i
più grandi fotografi sociali della storia, occhio narrante dell’emigrazione
a cavallo dei due secoli, la foto che campeggia sotto “Carne Viva”.
Sarà possibile partecipare all’evento solo prenotando e fino ad esaurimento
dei posti, che sono contingentati nel rispetto delle misure antiCovid
previste dalla normativa vigente.