Caserta Music Festival: Gio Evan

S. Leucio (CE) - 8 Settembre 2020

Articolo e foto di Marilena Lucente

Più della musica, le parole. Più delle parole la gioia di cercarle e mescolarle. Gio Evan scrive libri e poesie che fanno presto a diventare post su virali facebook e istagram. I suoi testi hanno l’allegria e la malinconia di ogni innamorato, ma anche l’ironia necessaria a non cascarci più, nelle trappole degli amori sbagliati. Canta, suona, legge ma soprattutto racconta, Gio Evan sul palco del Belvedere di San Leucio martedì otto settembre, con la bellezza del panorama di sempre e il vento che porta un anticipo di autunno e di felpe. Sono quasi tutte ragazze e ragazzi quelli che hanno fatto registrare sold out al Caserta Music Festival, organizzato da Alessio Desgro, unica data per quest’anno così particolare.
Ci vuole una passione per la musica covid - resistente per scegliere di andare a sentire un concerto di questi tempi. Anche Gio Evan lo sa, e ne parla liberamente. Non aveva molta voglia del tour, ma la musica è anche lavoro per decine e decine di artisti e tecnici, gli uni necessari agli altri. E ammira chi va a sentirlo.
Gioca con la timidezza, i calzini tirati su sino a metà polpaccio, i capelli che fanno Caparezza, con cui condivide l’origine pugliese, e i balletti scoordinati. Intanto i messaggi passano. “Se c’è un posto bello quello sei te”. Come fai a convincere gli adolescenti che devono volersi bene? “Un giorno ti ci porto”, promette lui. Mentre ricorda di scegliere bene chi abbiamo accanto, perché chi non ti accompagna ad attraversare l’inverno, non merita nemmeno i fiori della tua primavera”.
Poesie e canzoni, le une nelle altre, mentre il pubblico cita a memoria citazioni e aforismi, per dire cose che altrimenti non saprebbe esprimere. Tra i gesti di ribellione Gio Evan indica l’abbraccio - oramai è così – e la sua personale battaglia contro la rabbia che sempre ferisce e acceca. Si sorride e molto, si cercano nuove posture in questa nuova formula si spettacolo dove non c’è la musica che trascina e avvolge, ma nemmeno tutto si basa sulle parole, che senza quelle scenografie e corografie sarebbero diverse.
“Così come abbiamo bisogno di respirare, così abbiamo bisogno di emozionarci”, commenta Alessio Desgro, soddisfatto per una serata in cui sono stati rispettati tutti i protocolli di sicurezza richiesti dalle circostanze senza però rinunciare al piacere di stare insieme. “Siamo stati costretti a rinunciare ad alcune date, ad alcuni appuntamenti, ma ci sembrava importante mantenere almeno un appuntamento. Quando vai a un concerto non lo fai solo per ascoltare un musicista, ma per condividere l’esperienza. Dopo uno spettacolo, un evento, ricordi con chi sei stato, chi c’era intorno cosa hai cantato. Per questo le manifestazioni dal vivo devono continuare”. Come direbbe Gio Evan: “passo a sorprenderti”.

Consulta: Caserta Music Festival

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