Caponi Brothers

Mimmo Maglionico

 

Real Sito di Carditello: eventi ed attività

S. Tammaro (CE) -  marzo 2020

Comunicato stampa

“Carditello canta Napoli”: quattro appuntamenti dedicati alla musica di Napoli e della Campania, in un percorso che, dal jazz al pop allo swing fino all’etnofolk, abbraccia epoche e stili diversi.
Sabato 14 marzo, dalle ore 20, Visita accompagnata al Real Sito di Carditello
a seguire Caponi Brothers in “Swing & Soda” (12€)
Con Domenico Tammaro (voce), Giuseppe Di Capua (piano), Gianfranco Campagnoli (tromba), Tommaso Scannapieco (basso), Vincenzo Bernardo (batteria)
The Caponi Brothers, gruppo rivelazione del 2019, presentano in concerto alla Reggia di Carditello “Swing & Soda”, titolo anche del loro disco d’esordio.
Sonorità jazz e swing, tanta ironia e una spiccata predilezione per maestri come Renato Carosone e Fred Buscaglione, capaci di tradurre in musica buonumore e positività. Sono i riferimenti principali della band campana che individua nella lezione di questi grandi protagonisti della scena musicale italiana il manifesto culturale che anima l’intero progetto avviato qualche anno fa dal pianista Giuseppe Di Capua. A partire dal nome scelto, The Caponi Brothers, evidente omaggio a Totò e Peppino e, seppure in maniera trasversale, agli irriverenti “fratelli del blues” resi immortali dal regista John Landis.
Nelle punte delle dita parecchio jazz, si potrebbe dire per un quintetto che unisce insegnanti e allievi di alcuni tra i più importanti Conservatori del Meridione (quello napoletano di San Pietro a Majella, il Cimarosa di Avellino, il Martucci di Salerno).
Con Giuseppe Di Capua, in scena ci sono Domenico Tammaro, la voce del gruppo, Vincenzo Bernardo alla batteria, Gianfranco Campagnoli alla tromba ed al flicorno e Tommaso Scannapieco al contrabbasso (protagonisti, questi ultimi, degli Italian Jazz Players di Mario Biondi).
L’intero repertorio, spaziando tra i generi, rielabora grandi classici della musica italiana e americana. In scaletta brani celebri di Carosone (da “Torero” a “Tu vuò fa l’americano” a “O russo e ‘a rossa”), di Fred Buscaglione (“Eri piccola”, “Whisky facile” fino a “Buonasera signorina” nella sua versione del 1958), di Domenico Modugno (da “La donna riccia” del 1954 a “Io mammeta e tu” scritta nel 1955 con Riccardo Pazzaglia) ma anche evergreen come “Il pinguino innamorato” del 1940 portato al successo dal Trio Lescano, “Mambo italiano” scritto nel 1954 da Bob Merrill, cantato un po’ da tutti e lanciato in Italia da Renato Carosone nel 1955.
Gli anni ’50 influenzano gran parte della produzione dei Caponi Brothers, che pure dedicano omaggi ad artisti del nostro tempo riproponendo grandi brani di Paolo Conte (come “Via con me”) e Vinicio Capossela (“Che coss’è l’amor”, fino alla delicata ballad “Ovunque proteggi”).
Sabato 28 marzo, dalle ore 20, Visita accompagnata al Real Sito di Carditello
a seguire Mimmo Maglionico e i PietrArsa in “Mille volte meglio briganti" (12€)
PietrArsa è un gruppo formato da musicisti impegnati da molti anni in un rapporto attivo con le musiche etniche del meridione d’Italia e del mediterraneo, nonché con i linguaggi e le sonorità più stimolanti della world music internazionale.
Per “Carditello canta Napoli” realizzano una nuova produzione dal titolo “Mille volte meglio briganti” in dedica alla monumentale Reggia, scegliendo per questa occasione un repertorio che attraversa anche in chiave storica la tradizione musicale popolare e contadina della nostra regione.
Il loro progetto, sia discografico che dal vivo, comprende l’esecuzione tanto di brani della musica popolare (tammurriate, tarantelle, pizziche, canti a distesa) quanto di brani di nuova composizione: i primi sono proposti in uno stile fedele alla tradizione; i secondi mantengono anch’essi un legame con le forme della tradizione ma evocando, sia nei testi che nelle musiche, quel processo di mutazione e di contaminazione culturale che il mondo popolare meridionale vive nell’epoca della globalizzazione.
PietrArsa è una località nei pressi di Napoli dove furono impiantate le officine meccaniche per la costruzione della prima ferrovia italiana (Napoli-Portici 1839): un luogo situato in prossimità di quell’entroterra ricco di arcaica musica etnica, un nome che evoca insieme i ritmi delle tammorre contadine e quelli della moderna civiltà postindustriale. PietrArsa si è imposto nel panorama della world music come uno dei più innovativi gruppi della scena napoletana, non soltanto grazie a quella capacità di viaggiare nel folklore postmoderno mediante il filtro della tradizione (tammurriate, tarantelle tradizionali, canti a distesa) e della sperimentazione, ma anche grazie ad una dimensione live di forte impatto che ha consentito loro di effettuare già numerose tournée di rilievo all’estero: Francia, Spagna, Grecia, Pakistan, Croazia, Russia ecc. Ha partecipato, con gran successo di critica e di pubblico, al Premio Carosone, dove ha presentato l’inedito “Elisabetta” ed una versione world di “‘O Sarracino”.
Alla Piedigrotta ha presentato il singolo “Stamme cchiù vicina”, prodotto da Suoni del sud. Nel 2010 con il brano “Sinan Capudan Pascià” di Fabrizio De André, eseguito in un’inedita versione in arabo e napoletano, la formazione ha registrato “Canti randagi 2”, progetto discografico multiculturale prodotto dalla Universal e dedicato a Fabrizio De André. Con il concerto “Napoli Arab Style, intervento di intermediazione culturale tra la Campania ed il mondo arabo”, in tour internazionale – iniziato alla Fiera del Libro di Torino – fino al prestigioso Moscow International House of Music in Russia.

Info - costi e prenotazioni: Fondazione Real Sito di Carditello entro le ore 20 di ciascun evento
contatti:
www.fondazionecarditello.org
segreteria@fondazionecarditello.org
FB/FondazioneRealSitodiCarditello
tel. +39 3396861632

Real Sito di Carditello, Via Carditello, San Tammaro (CE)
www.fondazionecarditello.org

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