Libreria Spartaco: eventi ed attività
S. Maria C. V. (CE) - gennaio-febbraio 2020
Comunicato stampa
Venerdì 24 gennaio, ore 18.30, "I Legni di Gustavo. Vissuto -
Riuso - Memoria" di Gustavo Delugan
Mostra parlata - reading letterario
- musica
La descrizione si alternerà alle letture tratte dai libri
«Occhi chiusi spalle al mare» di Donato Cutolo e «Un pallido sole che
scotta» di Francesco de Core - entrambi Edizioni Spartaco - a cura della
brava attrice Teresa Perretta e alla musica coinvolgente di Marco DaSkore
Falco. Ingresso libero.
I Legni di Gustavo
1- TERREMOTO – Rappresenta
attraverso l’uso di legni vissuti e quindi, ricchi di memoria, un frammento
di edificio crollato con una croce a terra, simbolo di una
destabilizzazione fisica ma anche spirituale.
2 - ALBERO MOTORE – Fatto
con pezzi meccanici e pezzi di legno di scarto diverso per ottenere una
nuova energia raggiunta dal'equilibrio tra natura e industria.
3
-VESUVIO – Base caldera rosso fuoco. Cono nero in legno. Frammenti di
pietre originali. Condotto fatto con lancia dei pompieri che invece di
acqua getta fuoco.
4 - ASCOLTA LA NATURA – Legno tranciato residuo da
tempesta. Stetoscopio usato dai medici per valutare lo stato di salute.
5 - TERRA – Partendo dal basso: una colonnina sostiene un pezzo di legno
bruciato e bitume sovrastato da un ingranaggio parzialmente dipinto di
vernice bianca come il sistema dei «colletti bianchi» colluso (Terra dei
Fuochi. Australia. Amazzonia). Sopra: legno nuovo ed elementi colorati di
verde e azzurro che riportano alla speranza e alla riscossa.
6 -TEMPESTA
VAIA – Tempesta che ha distrutto foreste delle Alpi il 29.09.2018 e che
prende il nome da un regalo di compleanno fatto a una signora tedesca.
7
- MEDITERRANEO – Lavoro dedicato alla tragedia dei migranti sui gommoni. I
legni verticali rappresentano le braccia rivolte in alto cercando soccorso.
Il legno caduto a terra rappresenta chi invece si già arreso e aspetta la
fine. Assemblata con legni di recupero e brandelli di giubbotti salvagente
raccolti su una spiaggia siciliana.
8- NAVE 18 – Questa tavoletta
trovata in riva nel punto più a sud della Sicilia (Isola delle correnti),
ha dei disegni originali celesti che l'artista ha avvertito come simbolo di
speranza. Il lavoro è stato completato in occasione del caso della nave
Diciotti (agosto 2018) inserendo un ingranaggio meccanico-sistema-in
salita.
9 MERIDIANO 14 – Parallelo 41 nord e meridiano 14 est sono le
coordinate di Caserta. Lo stesso meridiano che attraversa la nostra città
da nord a sud continua e attraversa anche altri territori dove la
globalizzazione ha fatto saltare il concetto di confine stato-cornice,
persone di colore diverso vivono la loro battaglia quotidiana per la
sopravvivenza.
10 -RONDINE – Rappresenta lo stemma del paese
dell'artista in Trentino. E in particolare rappresenta i lavoratori
scalpellini che, durante la dominazione austroungarica, emigravano,
lasciando il loro paese in autunno e tornando in primavera per riprendere i
lavori nei campi.
11 -VITA – Dal dualismo tra terra (un cubo di marmo
quadrato) e lo spirito (un cerchio immateriale) parte un percorso di vita
fatto di tanti gradini in salita. Dove ci porterà il nostro percorso?
12
-MORSA – Un pensiero, un potere persistente che ti stringe.
13 -TEMPO –
Nella cassetta recuperata e vissuta è stata inserita una ruota, ingranaggio
del tempo, che gira solo in avanti. È stato utilizzato uno sfondo di oro
zecchino per ricordarci che il tempo a nostra disposizione è prezioso.
L'artista
Nato in Trentino, emigrato a Napoli per motivi di lavoro del
padre, qui si è laureato in Ingegneria e ha condotto il doposcuola
artistico per i ragazzi di strada del quartiere Sant'Erasmo promuovendo
l'arte come linguaggio di riscatto e creazione di bellezza. Oggi Gustavo
Delugan si esprime con pittura e scultura multimateriale, preferendola per
impatto visivo e linguaggio: materiali riutilizzati che raccontano ciò che
hanno visto e vissuto perché sono essi stessi ricchi di memoria. È la
memoria la chiave di lettura dei suoi lavori, il linguaggio che viene dal
passato e che attraverso il riuso ci mette in grado di riflettere sul
nostro presente e far sì di non ripetere gli errori per l'avvenire.
31 Gennaio, ore 18, Matti per i classici. Una sera con Martin
Eden di Jack London
L’autore
Jack London nasce nel 1878 a San
Francisco, in California. Figlio illegittimo, viene ben presto abbandonato
dai genitori. A dieci anni si trasferisce a Oakland dove inizia a lavorare
nel porto, svolgendo i mestieri più umili. Viene arrestato per
vagabondaggio e chiuso in un carcere giovanile dove inizia a leggere
avidamente tutto ciò che trova, formandosi così da autodidatta. Grazie alle
avventure di Zanna Bianca (1906), l’autore diventa celebre in tutto il
mondo, viene chiamato a Londra per lavorare come giornalista e inviato in
varie parti del mondo come corrispondente di guerra. Tra le sue opere più
note ricordiamo: Il richiamo della foresta, Il tallone di ferro, Martin
Eden. Morì suicida a Glen Ellen, in California, nel 1916. (Info da Il
libraio)
Il libro
Martin Eden (1909) è stato definito uno dei «libri
arrabbiati della letteratura americana». Nella vicenda del protagonista,
giovane marinaio che si scopre scrittore e si autodistrugge una volta
raggiunto il successo per protesta contro una fama in cui non si riconosce,
si rispecchia la vita tormentata dell’autore, la sua difesa di una
personale via alla narrativa in polemica con il professionismo letterario
dell’epoca. L’intensa fabula dell’apprendistato di London e della sua
disperata, rabbiosa e ambigua volontà di emergere trascende però i modi
dell’autobiografismo per farsi straziante radiografia delle contraddizioni
della società americana di fine secolo: una società materialista, nata da
un grandioso sforzo pionieristico, tesa alla conquista dei beni del mondo,
che l’autore osserva prima dal basso, con l’ansia del diseredato in cerca
di riscatto, poi col disincanto di chi ne rifiuta la spietata logica di
consumo che macina profitti, mercifica persino la poesia e sacrifica vite
reali. (Info da Il libraio)
venerdì 7 febbraio, ore 18:
presentazione del romanzo fresco di stampa «Le creature» di Massimiliano
Virgilio (Rizzoli). Ingresso libero.
«Quando ho scoperto che alla
periferia di Napoli esistevano delle case in cui vivevano bambini figli di
migranti, invisibili senza documenti di cui i genitori non potevano
occuparsi, ho deciso di raccontare questa storia. Una storia di creature.
In napoletano per chiamare i bambini si dice ’a creatura, la creatura. Al
plurale diventa ’e creature. Questa parola, che in italiano è femminile,
identifica il bambino nella sua essenza, indipendentemente dal sesso, dalla
provenienza geografica, dalla religione. Nella sua innocenza. E creature
sono Han – il ragazzino cinese protagonista di questo racconto – l’ucraino
Dimitri, il senegalese Ismail, l’italiana Nina e suo cugino, lo spietato
Gemello. Si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto, figli di nessuno –
non a caso chiamati i “fantasmini” – e finiranno l’uno contro l’altro,
manipolati dagli adulti, in una scena di massacro totale, anch’essa
ispirata a un fatto di cronaca. È un romanzo che non fa sconti, dalle tinte
nere, il racconto di un sottosuolo in cui si muovono esistenze che vivono
al di là del bene e del male: quelle dei “ragazzi di vita” del terzo
millennio. Ma che non dimentica la possibilità di una redenzione nella
tenerezza e nella forza dell’amicizia» Massimiliano Virgilio.
venerdì 21 febbraio, ore 18.30, Note a piè di pagina con
Tonia Cestari
Presenta Raffaele Calvanese
«Senza destinazione» è il
titolo dirompente del primo album della cantautrice Tonia Cestari. A cinque
anni dalla pubblicazione del singolo «Capate nel muro» che la portò sul
palco del Premio Bianca d'Aponte nel 2014 e successivamente a vincere il
Premio Mogol al Festival Nuova Musica Italiana, Tonia si racconta in una
veste più matura che non perde l'ironia e la leggerezza della musica pop.
Reduce dal Festival della canzone italiana di Sanremo, dove è stata inviata
per conto di Radio piu (FM 87.7 - FM 92.8), porterà l'aria frizzante dal
palco più seguito, amato e chiacchierato del Paese
28 Febbraio,
ore 18, "Noi ci siamo emozionati. Ora tocca a voi!"
Si alterneranno
nelle letture il compositore Antonio Simone (brano dal romanzo "Come
eliminare la polvere e altri brutti pensieri") che poi accompagnerà al
piano le altre voci, Angelina Della Valle (brano dal romanzo "Bisesto"),
Fabio Di Maio (brano dal romanzo "Memorie di un sognatore abusivo"), Mary
Amato (brano dal racconto lungo "Le sorelle Misericordia"), Mattia
Barricelli (brano dal racconto lungo "L'era di Cupidix"), Piera De Cesare
(brano dal romanzo "Il libro di Emma"), Ugo Di Monaco (brano dal romanzo
"Zerotav"). Ingresso libero. Toccherà a Luigi Cinone finire in bellezza con
una sorpresa.
Lo STEP 2 del Laboratorio di lettura espressiva ed
emozionale con Luigi Cinone inizierà, infatti, lunedì 9 marzo alle 20.
Potranno prendervi parte le persone che hanno già seguito lo STEP 1 e
coloro che hanno frequentato almeno un laboratorio di lettura espressiva.
Per info e costi, rivolgersi alla Libreria Spartaco (0823 797063).
LABORATORIO DI LETTURA ESPRESSIVA ED EMOZIONALE. STEP 2
Il laboratorio è
articolato in dodici incontri di due ore ciascuno. Il programma è il
seguente:
1. Lettura a due o più voci.
2. Approfondimento della
dizione.
3. Leggere una poesia (con rima o senza rima).
4. Leggere
una poesia e un testo in lingua napoletana.
5. Leggere un saggio.
6.
Leggere in maniera divulgativa.
7. Approfondire la respirazione.
8.
Leggere testi specifici: per esempio, una ricetta, la pubblicità.
9.
Leggere con l’ausilio della musica, su una base musicale. O solo come intro
o conclusione.
10. Drammatizzazione della lettura (lettura
interpretata).
Per info: Libreria Spartaco, via Martucci 18, S. Maria C. V. (Ce),
Tel. 0823 797063.