Cose d'interni: eventi ed attività
Capua (CE) - febbraio 2020
Comunicato stampa
Sabato 8 febbraio, ore 19, Scrivere campano: Un nuovo
ciclo di appuntamenti "fuori festival" di Capua il Luogo della Lingua
festival al Circolo dei lettori di Capua, dove in compagnia di Ottavio Mirra
e Mariateresa Verona incontreremo una nuova generazione di scrittori campani
che già fa parlare molto di sé.
Incontriamo Alessio Forgione autore di
"Giovanissimi"
con Ottavio Mirra, Mariateresa Verona
Dopo Napoli mon
amour, torna lo scrittore napoletano definito l’erede di Raffaele la Capria
e del suo Ferito a morte.
Alessio Forgione è nato a Napoli nel 1986.
Scrive perchè ama leggere e ama leggere perchè crede che una sola vita non
sia abbastanza. Il suo romanzo d’esordio, Napoli mon amour, ha vinto il
Premio Berto 2019 e il Premio Intersezioni Italia-Russia; in corso di
traduzione in Francia e Russia, verrà portato in scena al Teatro Mercadante
di Napoli con la regia di Rosario Sparno.
IL LIBRO
Marocco ha
quattordici anni e vive con il padre a Soccavo, Napoli. La madre li ha
abbandonati qualche anno prima, senza lasciare tracce né dare più notizie di
sé. La sua assenza è una ferita aperta, un dolore sordo che non gli dà mai
pace. La vita di Marocco ruota attorno agli allenamenti e alle trasferte:
insieme a Gioiello, Fusco e Petrone è infatti una giovane promessa del
calcio. Al liceo, invece, le cose non vanno affatto bene. Marocco preferisce
starsene in giro con gli amici del quartiere o a casa a leggere Dylan Dog,
piuttosto che andare a scuola e studiare. Ma due cose stanno per cambiare la
sua vita: l’arrivo di Serena, che porta l’amore, acerbo e magnifico, e la
proposta di Lunno, il suo amico più caro, che mette in discussione tutte le
sue certezze.
Domenica 9 febbraio, ore 17.30, Un te con
la poesia, a cura di Mariastella Eisenberg
incontriamo la poetessa
Rosanna Bazzano
Mediterranea in ogni suo sentire, è nata a Floridia
(SR), vive e gestisce un Caffè letterario a Napoli.
Per quattro
edizioni dal 2005 al 2008 viene insignita del Premio Internazionale alla
cultura per la poesia del trofeo Medusa Aurea bandito dall’Accademia
Internazionale di Arte Moderna di Roma. Nel 2009 vince il premio nazionale
Il Fiore e le viene assegnato il Premio Gilda Mignonette per aver dato
lustro alla cultura napoletana. In vernacolo vince nel 2006 e nel 2009 il
Premio Carmine Capasso di Napoli. Per la prosa ha vinto con due racconti
brevi il premio letterario La mia pagina nel 1991 e il concorso bandito
dalla Associazione A.L.I. Penna d’autore, di Torino nel 2005, finalista in
prestigiosi concorsi nazionali e internazionali è presente in numerose
antologie.
Nel 2009 pubblica, unico autoprodotto, la autobiografia
poetica "L’Olivo Saraceno".
Del 2012 è "Lune d'agosto", Intra Moenia
edizioni recensito spontaneamente dal Tg 3 Campania, da La Repubblica e 2
volte dalla rivista nazionale Poesia di Crocetti editore. Sempre
del
2012 è la favola poetica "Gelsomina e il pupazzo di neve", Iemme edizioni.
Ancora nel 2012 il libro di ricette filastroccate per bambini “Il
Mangiarime”, Iemme edizioni, su ricette della chef stellata Rosanna
Marziale.
Nel 2013 esce “Il nuovo Mangiarime”, Iemme edizioni, ancora
con ricette della Marziale.
Nel 2014, l’antologia “Incontrati a
Caserta”, cinque poeti campani e un editore svizzero, ed. alla chiara fonte,
Lugano
Traduce diversi poeti stranieri in dialetto napoletano, in
particolare Anna Achmatova. I suoi lavori sono stati spontaneamente
recensiti da moltissime testate giornalistiche tra cui spiccano: Tg3
Campania, La Repubblica, Il Mattino, Il Roma, sito Riso Flora.
Giovedì 13 febbraio, ore 18,30, Presentazione di "A mia
moglie" di Roberto D'Antonio
Artetetra edizioni, Capua 2019
Intervengono: Ada Marinelli, moglie dell'autore, Augusto Petito,
responsabile editoriale Artetetra edizioni
Il libro
Ada e Roberto
hanno poco più di quarant’anni, tre figli maschi che si stanno affacciando
alla vita e conducono una vita abbastanza tranquilla in un paese di
provincia della Puglia, San Giorgio Jonico.
Si amano profondamente anche
se Roberto, capitano di lungo corso della marina mercantile, passa lunghi
periodi lontano da casa. Nonostante le prolungate assenze del marito, le
difficoltà di crescere i figli e mandare avanti un negozio, Ada, anche
grazie ad una fede sincera, è felice della vita che conduce. All’improvviso,
però, Ada si ammala di leucemia e la routine della sua vita, della sua
famiglia e del suo lavoro viene completamente stravolta. Roberto resta
sempre al suo fianco nella lunga trafila di ricoveri e terapie che si
prolunga per due anni e che finalmente porta alla guarigione di Ada che può
tornare dalla sua famiglia con rinnovata energia. Alla fine del tormentato
percorso, Roberto approfittando del venticinquesimo anniversario di
matrimonio, ha scritto una lunga lettera ad Ada ripercorrendo passo dopo
passo il travaglio vissuto da tutta la famiglia, dalla scoperta della
malattia alla guarigione, passando per i tanti momenti dolorosi legati ai
ricoveri in ospedale e alle terapie. Il racconto, tuttavia, diviene
l’occasione per una lunga dichiarazione d’amore di un uomo che nel momento
più difficile ha visto rinnovarsi e rafforzare il legame verso sua moglie.
La lettera di Roberto è rimasta in un cassetto per oltre vent’anni,
quando Ada, dopo la morte del marito, avvenuta per ironia della sorte a
causa della stessa malattia da cui lei era guarita, ha deciso di darla alle
stampe per ricordare Roberto e il loro grande amore.
I proventi del
volume sono devoluti all’AIL.
L'autore
Roberto D’Antonio (1944-2013), coniugato e padre di tre figli, è stato
capitano di lungo corso della marina mercantile ma soprattutto un uomo di
grande cultura e profonda fede. Amante della lettura e di ogni forma di
espressione artistica, profondamente legato alla moglie e alla famiglia
nonostante il suo lavoro lo portasse in giro per il mondo. Ha scritto per
tutta la vita anche se ha preferito non dare alle stampe nulla.
Domenica 16 febbraio ore 19, ([fuori] festival) Reading
di Lorenzo Marone, tratto dal nuovo libro "Inventario di un cuore in
allarme" (Einaudi)
introduce Marilena Lucente
Il Libro
Per un
ipocondriaco che vuole smettere di tormentare chi gli sta accanto con le
proprie ossessioni, trovare una valvola di sfogo è una questione vitale. Ma
come si impara ad affrontare la paura da soli? Forse raccontandosi. È quello
che fa Lorenzo Marone,
senza timore di mostrarsi vulnerabile, con una
voce che all’ansia preferisce lo stupore e il divertimento. Scorrendo
l’inventario delle sue fobie ognuno può incontrare un pezzo di sé e
partecipare all’affannosa, autoironica ricerca di una via di fuga in
discipline e pratiche disparate: dalla medicina alla fisica alla astronomia,
dalla psicologia alla religione, dai tarocchi all’astrologia. Alla fine, se
esorcizzare del tutto
l’angoscia resta un miraggio, possiamo comunque
reagire alla fragilità ammettendola. E magari accogliere, con un po’ di
leggerezza, le imperfezioni che ci rendono unici.
Lorenzo Marone (Napoli,
1974) ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi 2015; Premio
Stresa 2015,
Premio Scrivere per amore 2015, Premio Caffè Corretto -
Città di Cave 2016), che ha ispirato un film, La tenerezza, diretto da
Gianni Amelio; La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi 2016; Premio Como
2016), da cui verrà tratto un film omonimo per la regia di Marco Mario De
Notaris; Magari domani resto (Feltrinelli 2017; Premio Selezione Bancarella
2017); Un ragazzo normale (Feltrinelli 2018; Premio Siani 2018); Tutto sarà
perfetto (Feltrinelli 2019) e il saggio Cara Napoli (Feltrinelli 2018). Ha
una rubrica domenicale, «I Granelli», su «la Repubblica» di Napoli;
collabora con «il venerdí di Repubblica» e con «tuttolibri». È tradotto in
sedici Paesi.
Cose d'interni, c/so Gran Priorato di Malta,88, Capua