Caserta Film Lab: eventi
Caserta - Febbraio 2020
Comunicato stampa
Caserta Film Lab: Rassegna di cineforum al Duel Village Caserta in Viale Borsellino
Martedì 11, ore 21, Mercoledì 12
febbraio, ore 18, "Parasite" di Bong Joon-ho
Corea del Sud, 2019 -
132 min, Drammatico
SINOSSI
Una famiglia coreana che vive in ristrettezze
economiche escogita un piano per sistemarsi, ma le conseguenze saranno
imprevedibili.
Martedì 25, ore 21, Mercoledì 26 febbraio, ore 18, "La ragazza
d'autunno" di Kantemir Balagov
Russia, 2019 - 120 min. Drammatico
SINOSSI
Leningrado, 1945. La Seconda guerra mondiale ha devastato la città, demolendo i
suoi edifici e lasciando i cittadini a pezzi, sia fisicamente sia moralmente.
Anche se l'assedio è finalmente finito, vita e morte continuano a segnare le
strade. Due giovani donne, Iya e Masha, cercano in tale contesto una nuova
ragione d'essere e sperano di risorgere dalle rovine.
fuori circuito
Rassegna indipendente a Spazio X in Via Petrarca
Ingresso gratuito
riservato ai soci Caserta Film Lab
Domenica 9 Febbraio ore
18:00, "Nuestro Tiempo" di Carlos Reygadas
Messico, Francia, Germania,
Danimarca, Svezia | 2018 - 173 min Drammatico versione originale con sottotitoli
in italiano
SINOSSI
Una famiglia vive nella campagna messicana allevando
tori da combattimento. Esther ha il compito di gestire il ranch mentre suo
marito Juan, un poeta di fama mondiale, cresce e seleziona le bestie. Quando
Esther si infatua di un addestratore di nome Phil, la coppia lotterà per
superare l'inevitabile frattura emotiva.
Rassegna di classici d'autore
Independent Duel - diretta da Christian Coduto
mercoledì 26 febbraio, ore 20.45, "Caina" di Stefano
Amatucci,
Il regista, l’attrice protagonista Luisa Amatucci e lo
sceneggiatore Davide Morganti incontreranno il pubblico. Al dibattito sarà
presente anche una delegazione del centro sociale ex Canapificio di Caserta.
LA TRAMA
Caina è una “trovacadaveri”: il suo compito è quello di raccogliere
tutti i corpi annegati degli extracomunitari che dall’Africa cercano di arrivare
in Italia e che il mare riversa sulla riva. Lei sente i morti parlare, avere
paura, lamentarsi, ne ascolta le sofferenze, le angosce, le delusioni. I
cadaveri arenati vengono smaltiti sciogliendoli nel cemento in un centro di
smaltimento statale. Anche Nahiri, tunisino, fa il “trovacadaveri”, ma è
abusivo. Insieme ad un gruppo di immigrati irregolari, per sopravvivere, va in
giro rubando dalle rive i cadaveri degli stranieri, vendendoli sottobanco al
centro di smaltimento grazie alla connivenza della sua dirigente, l’anziana
signora Ziviello, che opera nel malaffare. La merce è difficile da recuperare,
così gli abusivi decidono di annegare a mare quelli che arrivano vivi. Nahiri
non ci sta e abbandona il gruppo offrendosi di lavorare per Caina. Si scrutano
diffidenti, si annusano come belve. Si scatena tra i due una guerra di civiltà.