Allegro, Marcianise in Jazz 13° edizione
Marcianise (CE) - 5 luglio 2020
Comunicato stampa
Allegro, Marcianise in Jazz, il festival musicale
griffato Majeutica, si svolgerà venerdì 5 luglio alle ore
21 con il solito ingresso gratuito. Sarà sempre il Palazzo della Cultura di
Via Duomo a fare da cornice al fortunato evento che la storica associazione
ormai ha da anni nella sua programmazione, dopo l’ultimo successo della
scorsa edizione con Stefano Di Battista & Nicky Nicolai 5et quest’anno a
salire sul palco saranno i Dirty Six featuring Walter Ricci.
Dirty Six. Un sestetto di livello
internazionale impreziositi dalla calda voce di un cantante che ormai si è
imposto su palcoscenici mondiali quale Walter Ricci. I Dirty Six riuniscono
alcuni dei maggiori esponenti del jazz italiano, hanno da poco presentato
alla Casa del Jazz a Roma il loro primo album. Il disco è uscito a Gennaio
per Jando Music / Via Veneto Jazz, dall’omonimo titolo, contiene brani
originali caratterizzati da un forte impatto ritmico, e allo stesso tempo da
una notevole connotazione melodica e cantabilità, e trasportano
l’ascoltatore in un clima suggestivo e moderno, in cui Jazz, R&B, Funky e
contaminazioni Afro sono sapientemente combinate insieme dai sei musicisti.
La parola d’ordine è “energia”, unita alla voglia di arrivare al pubblico,
con una musica schietta e vitale, senza lasciare alcun dubbio
all’ascoltatore, sul fatto di voler riascoltare tutto il disco dall’inizio.
E poi un’altra volta ancora. L’interplay è assicurato dalla grande stima
reciproca dei DIRTY SIX, che con questo disco forzano un po’ le regole del
“mainstrem” da cui traspare la perfettamente sintonia nonostante provengano
da esperienze diverse. Il sound accattivante del "Contemporary jazz”
distingue i DIRTY SIX guidati dal pianista Claudio Filippini. La band vede
il sassofonista Daniele Scannapieco al comando di una sezione fiati di
primissimo livello con Gianfranco Campagnoli alla tromba e Roberto Schiano
al trombone. La ritmica, dal notevole impatto sonoro, è composta da Tommaso
Scannapieco al basso elettrico e contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria.
Oltre ai sei favolosi musicisti ci sarà un ospite importante perché alle
bellissime note dei Dirty Six si unirà la splendida voce di Walter Ricci,
una guest che sarà il vero valore aggiunto di una serata che si preannuncia
carica di emozioni. I Dirty Six sono stati per anni in pratica il gruppo che
ha accompagnato in più tour il grande Mario Biondi e con lui hanno inciso
nel 2012 l’album dal titolo “Sun”, subito dopo gli High Five Quintet di cui
comunque Daniele Scannapieco e Lorenzo Tucci ne facevano parte. Nato a
Pescara nel 1982, Claudio Filippini si diploma giovanissimo in pianoforte
presso il Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo. Durante il suo percorso
di studi ha avuto modo di incontrare musicisti come Herbie Hancock, Kenny
Barron, George Cables, Jimmy Owens, Joey Calderazzo, Enrico Pieranunzi,
Franco D’Andrea, Otmaro Ruiz, Stefano Bollani, Stefano Battaglia. A 17 anni
vince la sua prima borsa di studio per il Columbia College Of Music di
Chicago e successivamente quelle dei Seminari Senesi di Musica Jazz (2000) e
del workshop We Love Jazz con Kenny Barron (2001). Nel 2002 gli viene
assegnato il 1° premio al Concorso Europeo per piano solo Yamaha Music
Foundation Of Europe e l’anno successivo il Premio Massimo Urbani (Giuria e
Pubblico). E’ il fondatore del gruppo, idea avuta a fine 2015, ha
collaborato con i migliori jazzisti italiani e stranieri. Daniele
Scannapieco salernitano di nascita, classe 1970 sassofonista, attualmente
docente di sax jazz presso i Conservatori di Salerno e Rodi Garganico,
specializzato in sax tenore e soprano. Figlio d'arte cresce a contatto con
l'ambiente jazz, prima italiano poi europeo. Completa gli studi classici nel
1990 al Conservatorio di Salerno dove consegue il diploma in clarinetto. Si
trasferisce a Roma nel 1991 e inizia a collaborare con i musicisti più
rappresentativi del jazz italiano: R. Gatto, S. Sabatini, S. Di Battista, T.
Scott, E. Pietropaoli, S. Bollani, F. Bosso. Numerose le collaborazioni con
artisti stranieri: H. Salvador, J. Lovano, H. Ruiz, G. Hutchinson, E. Reed,
J. Locke, I. Coleman e tanti altri. Molte le collaborazioni discografiche
con altri artisti e sette album nella sua discografia personale tra cui:
Scannapieco registrato con l'etichetta francese Night and Day, Never more
nel 2004 e Lifetime nel 2008 che gli farà vincere l'Italian Jazz Awards come
miglior album. Intensa l'attività live in Italia e nel mondo. Considerato da
anni uno dei grandi talenti del jazz italiano ed europeo Scannapieco è un
musicista eclettico capace di esprimere concetti musicali articolati e
complessi senza mai perdere contatto con l'emozione del pubblico.
Attualmente è in tour con Eduardo De Crescenzo con il suo spettacolo
“Essenze Jazz”. Gianfranco Campagnoli, classe 1977, trombettista jazz e
flicornista napoletano. Grazie alla sua pluridecennale esperienza nella
musica riesce a spaziare dal Pop al Jazz senza disdegnare alcun genere.
figlio d’arte e fan dell’intramontabile Arturo Sandoval. La sua formazione
musicale si perfeziona al Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella” di
Napoli. Siamo nel 1989, anno in cui il trombettista entra a far parte da
solita al Civico Concerto Bandistico, la storica banda di Acerra (NA). La
sua carriera come prima tromba continua nei concerti presso l’Orchestra
Alessandro Scarlatti di Napoli e presso quella del Conservatorio.
Successivamente, Gianfranco Campagnoli prende parte a numerosi spettacoli
teatrali come trombettista. Ovvero, “Masaniello”, “Café Chantant” con Tato
Russo al Teatro Bellini di Napoli. E, poi, come non ricordare “La Cantata
dei Pastori, ovvero: due ladroni a Betlemme” con Peppe Barra e tanti altri.
Il musicista napoletano, però, suona anche in programmi televisivi. Lo
troviamo, infatti, in “Viva Napoli”, programma musicale andato in onda nel
1994. Inoltre, suona nell’Orchestra diretta dal M° Vessicchio nel programma
di Maria De Filippi “Amici”. Il 2000, invece, è l’anno del suo ingresso
nell’orchestra di Stefano Palatresi, tramite cui suona per numerosissime
trasmissioni TV, ad esempio “Furore”. Accompagna Alexia, Raf, Alex Baroni,
Pino Daniele, Lucio Dalla. Partecipa anche a festival, come “Montreal Jazz”
e “Umbria Jazz”. Infine, prende parte a numerose sedute di registrazione con
artisti importanti come Sergio Di Natale nel disco “Quartetto con vista”, in
cui è ospite insieme al sassofonista Vincenzo Saetta, Federico Salvatore ed
altri artisti. E, ancora nell’album “La stanza dei colori” di Armanda
Desidery. Attualmente è in tour tra i tanti con Sal da Vinci, Andrea
Sannino, Pino Iodice, Lorenzo Hengeller. Roberto Schiano, classe 1966,
trombonista jazz napoletano. È un artista talentuoso con una grande
esperienza alle spalle, che si riflette in collaborazioni importanti. Tanti
sono anche i festival e i dischi in cui ha suonato, le orchestre e gli
spettacoli teatrali. inizia lo studio del trombone a partire dai quindici
anni iscrivendosi ai corsi del Conservatorio di Musica “S. Pietro a Maiella”
di Napoli. Nel 1986 si diploma, successivamente segue i seminari di trombone
tenuti dai maestri Giancarlo Schiaffini, Enrico Rava e Rudy Migliardi. La
sua sete di conoscenza non finisce con il diploma e gli studi sullo
strumento. Infatti, il trombonista jazz segue il corso di specializzazione
per esecutore d’orchestra. In questo contesto il musicista napoletano
incontra i maestri Giancarlo Gazzani e Bruno Tommaso, con il quale collabora
anche in sede di registrazione. Nel 1999 Roberto Schiano si diploma in Jazz
al Conservatorio di Napoli. Seguono diversi progetti e partecipazioni a
festival, di cui ricordiamo “Time in Jazz”, festival musicale in Sardegna a
Berchidda. E, poi, partecipa a “Jazz in’it”, a Vignola (Modena), “Autumn
Jazz Festival Campobasso”, “Pomigliano Jazz”, “Nick La Rocca European Jazz
Festival” e tanti altri ancora. Si dedica anche al mondo del teatro, di cui
ricordiamo gli spettacoli “Irma la dolce”, “Scugnizza”, “Gatta Cenerentola”,
“Requiem in memoria di Pier Paolo Pasolini” e altri. Infine, entra a far
parte anche del mondo della musica leggera suonando il trombone in diversi
programmi televisivi. Ricordiamo, infatti, “Te voglio bene assaje”, concerto
di Enzo Avitabile e Zucchero (Rai 1). “L’ottavo Nano” con la band diretta da
Dario Deidda, “Note di Natale”, diretto dal M° Peppe Vessicchio, “Domenica
in” dal 2006 al 2009 con il M° Sandro Comini e tanti altri. Tommaso
Scannapieco, classe 1971, bassista e contrabbassista jazz salernitano,
musicista. Porta con sé tutto il vissuto musicale, l’esperienza
pluridecennale, il suono deciso. Colonna portante di diversi progetti, il
contrabbassista nato a Campagna è una delle figure di riferimento
all’interno del variegato mondo del Jazz salernitano e italiano. Il percorso
formativo di Tommaso Scannapieco comincia in famiglia, dove già si respira
aria di musica. Inizia, quindi, fin da piccolo a studiare prima la
fisarmonica e poi pianoforte. Successivamente, si avvicina al basso e si
iscrive al Conservatorio di Salerno “G. Martucci”. Nel 1997, quindi,
consegue il diploma classico in contrabbasso. Poi, decide di iscriversi al
corso di musica d’insieme tenuto presso lo stesso conservatorio di Salerno.
Qualche anno dopo lo troviamo a “Umbria Jazz” e “Siena Jazz”, mentre segue
alcuni corsi che arricchiranno il suo bagaglio musicale e culturaleche
diventa di fama nazionale. E non solo, infatti, insieme all’attività
concertistica, il contrabbassista jazz partecipa a diverse trasmissioni
televisive. “Uno Mattina” e “Fatti Nostri” sulle reti Rai è uno dei tanti e
importanti trampolini di lancio. Raccogliendo, poi, tutti i meritati frutti
di un lavoro che continua a portare avanti durante i concerti e
nell’insegnamento, attualmente docente di basso elettrico al Conservatorio
di Rodi Garganico. Non ultimo, anzi, Lorenzo Tucci, classe 1967 nato ad
Atessa in provincia di Chieti, batterista, arrangiatore, compositore. Incide
più di quaranta album, tra cui quelli con Fabrizio Bosso (più di dieci
album), Flavio Boltro, Javier Girotto e tanti altri. Il suo jazz moderno e
contemporaneo ha già incantato il pubblico, grazie allo stile poliedrico e
sempre pieno di energia. Approccia alla musica studiando come primo
strumento il pianoforte e, poi, la chitarra. A dodici anni passa alla
batteria e poco dopo si appassiona al Jazz. Quindi, si trasferisce a Roma
dove studia con il batterista cubano Horacio Hernandez. Successivamente,
studia con Ettore Fioravanti, per poi iscriversi ai corsi estivi di Jazz
presso la “Berklee School of Boston” di Perugia.Vince il premio “Miglior
gruppo italiano” al concorso Jazz di Baronissi. Vince, poi, il concorso
europeo “Europe Jazz Contest” a Bruxelles, insieme a Rosario Giuliani. Con
quest’ultimo registra cinque album. Lorenzo Tucci arriva a incidere più di
quaranta album, sei dei quali con l’importante gruppo “High Five Quintet”.
Infine, tra gli altri gruppi è anche membro di LTC (Lussu, Tucci,
Ciancaglini). Con loro registra Hikmet (Via Veneto Jazz), che vede
protagonista anche Mark Turner al sax, e A Different View (Ricky-Tick).
Guest della serata quindi Walter Ricci cantante, pianista e compositore,
nasce a Napoli nel 1989. Vive tra l’Italia e Parigi. Collabora con Dédé
Ceccarelli, Sylvain Luc, Hadrien Feraud e ha partecipato a un progetto
prodotto da Richard Bona. Figlio d’arte, entra da subito a contatto con la
musica e inizia presto ad amare il jazz, lo swing, il bebop e il
contemporary jazz. Frank Sinatra, Tony Bennet ed Ella Fitzgerald diventano
per lui fonte di ispirazione. La padronanza della grande tradizione dei più
noti crooner d'oltre oceano e il suo stile personale denso di sfumature e di
nuove sonorità, che spazia con grande naturalezza dal jazz al pop, hanno
attratto l’attenzione della critica e di grandi musicisti che lo hanno
voluto nei loro progetti. Nel 2006 vince il “Premio Nazionale Massimo
Urbani” e da quel momento a la sua carriera ha definitivamente inizio. Nel
2007 inizia la collaborazione con Fabrizio Bosso e la stampa specializzata
come “Jazz Magazine” e “Jazzit” gli dedicano diverse interviste. Nel 2008
incontra Stefano Di Battista, con il quale si esibisce in Italia, in
Francia, Spagna e Svizzera. Nello stesso anno la sua voce compare
all’interno dell’album “TOUCH” del batterista Lorenzo Tucci, distribuito da
Schema Record in Giappone e in altri paesi. Nel 2009 Pippo Baudo lo vuole
come vocalist nell’orchestra diretta da Pippo Caruso per l’intera stagione
di “Domenica In”. È su RAI UNO che duetta dal vivo con Michael Bublè e Mario
Biondi. Quest’ultimo lo invita a collaborare nel suo disco e nel suo tour.
Collabora con Guido Pistocchi nell’album “Spring Time” etichetta “Dejavur” e
con il sassofonista Daniele Scannapieco, con il quale realizza un omaggio ad
uno dei più grandi compositori della storia: “The Cole Porter Songbook”. Nel
2016 collabora ancora con Fabrizio Bosso nel progetto “Spiritual” con
Alberto Marsico e Alessandro Minetto e insieme incidono un album per la
collana dedicata al Jazz Italiano pubblicata dall’Espresso. Nello stesso
anno partecipa al festival internazionale New wave contest a Sochi, in
Russia, dove si aggiudica il primo posto incantando il pubblico e la giuria.
A febbraio del 2019 partecipa al disco “Eklektik” di Antonio Faraò,
pubblicato per Warner Music. È sua la voce di “News from…” accanto a Snoop
Dogg e di “Through the Day”. Tra i vari progetti, Walter Ricci ha un suo
quartetto italo-francese ed è coautore e cantante del nuovo progetto di
Jeanpierre Como in uscita a settembre 2019. Quindi una tredicesima edizione
che ha tutti i requisiti per ripetere il boom di presenze dello scorso anno,
la kermesse ha la direzione artistica del maestro Domenico Birnardo docente
di Tromba presso il Liceo Musicale Statale “Terra di Lavoro” di Caserta e
l’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Marcianise. La serata sarà aperta come
avviene già da qualche anno dalle allegre note della New Dolly Dixie Jass
Band, formazione che si dedica all’esecuzione del jazz degli ‘anni
ruggenti’, con un approccio interpretativo che riflette le tipiche atmosfere
degli stili di New Orleans e Chicago del Charleston, del Ragtime
filologicamente rispettate nel timbro e nello spirito. Il sound generale è
però filtrato attraverso le esperienze musicali maturate altrove dai singoli
componenti. L’invito è per tutti è a partecipare numerosi e soprattutto a
non perdersi questa raffinata serata di jazz in stile Majeutica che anche
nell’edizione 2019 promette di incantare il pubblico sotto le stelle dell’ex
Monte dei Pegni.