Mostra di Marco Colazzo ‘Preludio’.
Caserta - Dal 15 marzo al 3 maggio 2019
Comunicato stampa
Venerdì 15 marzo 2019, alle ore 19,00, presso la
Galleria Centometriquadri Arte Contemporanea di Sergio Gioielli, sarà
inaugurata la mostra di Marco Colazzo ‘PRELUDIO’.
Nella pittura di Marco
Colazzo vi è la ricerca continua di un preludio, l'anticipazione di qualcosa
là da venire ma già annunciata, un futuro che sarà finalmente la visione del
presente. Il lavoro di Colazzo riapre continuamente lo spazio tra ciò che
facciamo e il suo senso, tra le parole e quello che non dicono, ciò che si
mostra e che contemporaneamente si insegue. Così scrive, di lui, Paolo Del
Colle, che coglie nei lavori dell'artista la necessità di delineare un
paesaggio, un orizzonte, che presuppone l'apertura a un mondo da sempre
presente, che vive in un tempo diverso tra i segni in primo piano, con il
loro violento accecare dei tracciati, e lo sfondo monocromo. Quei tracciati,
chiedendo uno sguardo esterno, cercano il proprio tempo, un altro vissuto e,
in questo, avviene, appunto, un montaggio di tempi eterogenei,
anacronistici, per usare assai liberamente Didi-Huberman. Questo anacronismo
viene portato violentemente e arbitrariamente in una sfera privata. Colazzo,
infatti, affonda nella propria memoria e in quella del visuale che gli
appartiene come storia, in quella memoria che conserva qualcosa di
indelebile, che ha segnato la nostra vita senza entrarne nella cronologia e
affronta questo rischio, questo non potersi più fidare nemmeno dello scavo
interiore perché proprio lì l'incancellabile non è mai entrato.
Nelle
pennellate mai esuberanti, opache o seguenti vie che non stupiscono, abitate
dalla nostalgia di un paradiso perduto, si delinea una visione, come se il
segno fosse la ripetizione di un qualcosa di originario già accaduto, da
poco o da molto o da sempre, una mancanza, che evoca l’immagine della vita
che scopre di non poter vedere ciò che ha già visto e non ricorda.
Nel
lavoro di Colazzo c'è una lacerazione iniziale, non risolvibile, poiché non
progettuale; la presenza di una mancanza, o, se vogliamo, il seguire, il
rinvenire una traccia che non porta da nessuna parte, non indica un
sentiero, non permette di risalire a chi o cosa sia passato. È uno spazio e
tempo vuoto che resta sulla tela, come se solo lì trovasse il modo di
esistere, di rapportarsi con la vita.
I segni non sono una scoperta di
un alfabeto essenziale o primario e neppure l'esplosione della autenticità
espressiva, della sua libertà; sono, invece, la distruzione del monismo,
della ricerca di integrità; e, proprio questa spaccatura, permette alla vita
di essere se stessa, qualcosa di inconciliabile, di separato, che qualsiasi
espressione artistica, al suo culmine, non può che additare, vincendo nel
suo svanire. Per questo l'opera riporta all'autore, alla sua vita, per
renderla inenarrabile e non certo per trovare spiegazioni.
Colazzo non
vuole rimandi, ma un luogo dove tutto è già accaduto o tutto terminerà; e,
questo luogo, diventa la durata della propria vita, continuamente messa alla
prova da quello che gli sfugge, che non vuole nascondere, ma non può
afferrare.
Marco Colazzo è nato a Roma nel 1963, città in cui vive e
lavora. Inizia ad esporre nel 1991 e nel 1992. Partecipa alla rassegna Giovani
artisti al Palazzo delle Esposizioni di Roma, luogo in cui sarà presente anche
nel 1996 e nel 2008, nella XII e XV Quadriennale.
Sono del 1994 le personali
alla Galleria di Alfonso Artiaco ed alla Nuova Pesa, e del 1997 all’Attico di
Fabio Sargentini.
Nel 1996 partecipa e vince il premio Modernità-Progetto
2000 al Palazzo Bricherasio di Torino.
Nel 2000 partecipa alla mostra
Futurama, al Museo Pecci di Prato.
Nel 2011 è invitato alla Biennale di
Venezia al Padiglione Italia.
Numerose sono, poi, mostre personali e
collettive, sia pubbliche che private, in Italia ed all’estero (Parigi, Londra,
NewYork, Calcutta, Cairo).
La mostra sarà visitabile fino al 03 maggio.
Orari di apertura:
martedì e giovedì ore 16,30-19,00
sabato ore
10,30-12,30
altri giorni previo appuntamento al 339 438 7214
Galleria
Centometriquadri Arte Contemporanea, via C. Santagata, n.14 – S. Maria C.V.