Riaprite il CSA Ex-Canapificio!
Caserta - marzo 2019
Dalla redazione
La redazione di Casertamusica è al fianco dei ragazzi del centro sociale ex canapificio. I valori che il centro da sempre difende, ovvero di solidarietà umana, inclusione, protezione delle fasce sociali più deboli, valorizzazione delle aree urbane, nonché le loro costanti attività per i bambini ed i cittadini, sono un bene ed una risorsa preziosissima per la nostra città. Invitiamo i cittadini di buona volontà, che abbiano a cuore il bene della nostra città, di esprimere con i fatti la loro solidarietà ai ragazzi del centro. Invitiamo tutti anche a firmare la seguente petizione on line per chiedere la riapertura del centro.
L’Ex Canapificio VA RIAPERTO e MESSO IN SICUREZZA. Il
Ministro Salvini dovrebbe chiederci scusa. Siamo un Modello di Inclusione
Sociale Bilaterale che aiuta i cittadini italiani e stranieri…se vorrà farà
sempre in tempo a scoprirlo. La pacchia non è mai finita perché non c’è mai
stata. La lotta non è finita perché continua. L’ex canapificio c’è anche oltre
l’edificio e continua a lottare.
Ieri mattina i Carabinieri di Caserta
hanno apposto i sigilli alla struttura dell’Ex Canapificio di Caserta, su
mandato della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Quest’ultima, a seguito di
controllo e perizie di parte, ha ritenuto sussistere l’imminente rischio di
crollo dell’intero stabile. Dal Provvedimento dei Magistrati si evince che
l’intervento della Procura sia finalizzato alla tutela di chi frequenta il
Centro Sociale ex Canapificio. Su tale visione la Procura non fa altro che fare
da eco alle NOSTRE sollecitazioni per il miglioramento dello stabile. Il Centro
Sociale ex canapificio è infatti precursore nel richiedere alla Regione
Campania, proprietaria dell’immobile, di una serie di interventi di messa in
sicurezza. Lavori di adeguamento che è giusto che siano effettuati per dare
splendore e dignità ad un centro polivalente e di eccellenza quale è l’ex
canapificio di Caserta. Dunque in questi anni grazie al nostro impegno abbiamo
sempre tenuto alta l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di programmare
i lavori di adeguamento in uno stabile di archeologia industriale che in questi
anni la nostra attività ha salvato dalla speculazione dall’abbandono e degrado.
Tra l’altro la Regione Campania si è anche impegnata con il Comune di Caserta ad
un accordo di programma che a partire dal valorizzare la nostra funzione sociale
possa recuperare anche gli altri immobili dell’ex canapificio abbandonati da
anni.
I servizi e le attività che trovano casa in quella sede sono
innumerevoli, riconosciuti per la loro importanza dai più alti livelli
istituzionali. A questa storia di comprovata utilità sociale non può mancare un
TETTO! In queste ore partirà un crowfounding con il quale raccoglieremo
donazioni per contribuire al restyling.
Il centro sociale è il luogo in
cui centinaia di famiglie casertane hanno trovato supporto per l’accesso alle
varie forme di sostegno al reddito, dai Lavori di Pubblica Utilità al Reddito di
Inclusione e di Cittadinanza; qui migliaia di migranti e rifugiati dell’Area di
Castel Volturno hanno ottenuto conforto e tutela, si sono unite contro
l’irregolarità forzata e lo sfruttamento lavorativo; in centinaia hanno scelto
di alzare la testa per combattere contro camorra e sfruttamento lavorativo
organizzandosi collettivamente per rivendicare diritti e dignità: l’ex
canapificio è infatti la casa del movimento dei migranti e dei Rifugiati che dal
2002 conta migliaia di partecipanti, così come è il centro organizzativo di uno
dei Progetti SPRAR più grandi d’Italia realizzati con accoglienza diffusa,
presso circa 20 appartamenti in città: i beneficiari del progetto SPRAR
sostengono attività come il Piedibus, accompagnando i bambini delle elementari a
scuola a piedi, tengono corsi di arte, musica e doposcuola per bambini e
partecipano ad attività sul territorio come l’apertura e la manutenzione di
spazi verdi e la riqualificazione di quartieri popolari.
Siamo pienamente
rispettosi del lavoro della Procura, il cui compito è di svolgere le indagini
mentre ci sembra spura speculazione il tutt’altro che inatteso comunicato del
Ministro Salvini sul sequestro dei locali dell’ex-Canapificio di Caserta, in cui
si millanta la fine della “pacchia”: il Ministro infatti sa fin troppo bene che
i controlli svolti dal suo Ministero dal lontano 2007 hanno sempre constatato
l’ECCELLENZA della relativa gestione, e sa bene che quei fondi sono finalizzati
all’assistenza dei titolari di protezione internazionale, per cui dovrebbe il
signor Ministro guardarsi bene dall’istigare alla commissione di un reato,
quello di “distrazione di fondi”, che avremmo senza dubbio commesso seguendo il
suo “consiglio” di utilizzarli impropriamente per la manutenzione, senza
peraltro aver nessuno scudo immunitario come quello che evita a Salvini di
andare a processo in quanto Ministro e di restituire congruamente 49 milioni di
Euro di finanziamenti pubblici scomparsi nei conti della Lega, in quanto
Segretario di questo partito. Pertanto reputiamo davvero inopportuno il suo
intervento, col quale ci riserviamo di adire alle vie legali come già fatto, nei
suoi confronti, in passato per diffamazione. Ribadiamo che tra l’altro, come
richiesto espressamente anche dalla Procura, i lavori di messa in sicurezza sono
di competenza della regione Campania che è proprietaria dello stabile.
Il
punto più importante della vicenda è proprio questo: quando per motivi di
sicurezza si chiude un presidio di legalità quale può essere una struttura che
eroga servizi con finalità istituzionale, gli enti locali hanno il dovere di
attivarsi per ripristinare quanto prima la sicurezza, per riaprire il Centro
sociale ex canapificio garantendo la continuità di quei servizi. Invitiamo
pertanto tutta la cittadinanza a partecipare a questi appuntamenti:
Giovedì 14 marzo dalle 10 Presidio permanente in Piazza della Prefettura,
Caserta.
Sabato 16 marzo ore 14 MANIFESTAZIONE NAZIONALE a Caserta.
L’esperienza del centro sociale ha insegnato a tutti noi quanto il silenzio e la
solitudine non risolvano i problemi, e come l’unità sia invece la nostra forza
più grande.
Perciò SIAMO TUTTE/I IL CENTRO SOCIALE! Info 3316520156 /
3661403238