Festival della Letteratura “La memoria degli elefanti”
Santa Maria Capua Vetere (CE) - Dall'11 marzo aprile 2019
Comunicato stampa
La manifestazione, giunta alla quinta edizione, è
nata nel 2015 da un’idea di Arena Spartacus Amico Bio, il primo ristorante
biologico al mondo in un sito archeologico. “I am Spartacus: eroi, valorosi
e valori” è il tema conduttore del Festival. La frase viene pronunciata dai
gladiatori vinti e destinati al supplizio nella celebre pellicola del 1960
di Stanley Kubrick, dedicata al leggendario schiavo tracio che proprio
nell’anfiteatro dell’antica Capua, l’attuale Santa Maria Capua Vetere, diede
inizio a quella che è considerata la prima rivoluzione della storia.
Lunedì 11 marzo, ore 19, Anfiteatro Campano di Santa Maria
Capua Vetere, presentazione del libro di Raffaele Sardo: “ La sedia vuota,
Storie di vittime innocenti della criminalità.
Moderati dal dott. Nicola
Graziano, magistrato del Tribunale di Napoli, interverranno la dott.ssa
Gabriella Maria Casella, Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua
Vetere, il dott. Antonio D’Amato, Procuratore Aggiunto della Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, don Tonino
Palmese, presidente della Fondazione Polis e curatore della postfazione del
libro, l’avv. Antonio Mirra, Sindaco di santa Maria Capua Vetere, la
dott.ssa Ida Gennarelli, direttore del circuito archeologico Antica Capua.
La presentazione del libro di Raffaele Sardo è un modo per continuare a
valorizzare la memoria risvegliandola con un impegno culturale che ridesti
la coscienza civile, nella consapevolezza che il valore civile della memoria
condivisa rappresenta una condizione essenziale per fronteggiare le vecchie
e nuove criminalità, promuovere la giustizia e difendere la democrazia.
La presentazione vuole essere anche un tappa di avvicinamento al 19 marzo,
giorno nel quale si ricordano i 25 anni dalla morte di don Peppe Diana, il
parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra poco prima di celebrare
Messa, un prete di periferia, un uomo di troppo per la camorra.