Un’estate da Re: Cenerentola di Sergej Prokof’ev
Caserta - 12 luglio 2018
Articolo e foto di Giuseppe Balducci ed Anna Di Nuzzo
Un nuovo fantastico appuntamento nell’ambito della manifestazione
“Un’estate da Re”, rassegna artistica ideata e finanziata dalla Regione
Campania e prodotta dalla Scabec (società campana per i beni culturali) in
collaborazione con la direzione della Reggia di Caserta, con il Teatro San
Carlo di Napoli, con il Teatro Verdi di Salerno, con il Comune e con la
Camera di Commercio di Caserta.
Giovedì sera, sul palco dell’Aperia del
Giardino Inglese delle Reggia, il corpo di ballo del Teatro San Carlo di
Napoli ha portato in scena la celebre Cenerentola di Sergej Prokof’ev,
scritta su libretto di Nikolai Volkov ed ispirata all’omonima fiaba di
Charles Perrault (1628-1703).
L’Aperia, il cui nome suggerisce la sua
iniziale destinazione a sito di produzione del miele per poi essere
convertita in un piccolo anfiteatro, è l’ambientazione perfetta per un’opera
che vede protagonisti un principe (Alessandro Staiano), una futura
principessa (Claudia D’Antonio), un ballo di corte ed un amore pronto a
sbocciare.
Il corpo di ballo del Teatro San Carlo, sotto la direzione artistica e le
coreografie originali del rinomato Giuseppe Picone, ha rappresentato in un
balletto composto da tre atti tutta la storia a partire dalla giovane
Cenerentola sola in cucina con le sorellastre e la matrigna fino alla
conclusione con il bacio finale.
Ogni momento dello spettacolo è stato
caratterizzato dalla delicatezza, riscontrabile nella musica, nelle movenze, nei
costumi (curati da Giusi Giustino), nell’impianto scenico (gestito da Nicola
Rubertelli) nelle coreografie e, come già anticipato, anche nella scelta della
location.
Ogni protagonista ha caratterizzato, sia espressivamente che
tecnicamente, i ruoli assegnati. Ad esempio nel primo atto le sorellastre e la
matrigna rendevano bene il loro astio nei confronti della protagonista,
impegnata nelle faccende domestiche, così come anche la competizione tra le due
sorellastre era ben visibile anche con movenze volutamente comiche (ad esempio
quando si contendevano uno scialle). Belli anche i veri protagonisti della
storia, messi in risalto soprattutto nel secondo atto, con un principe sempre
pulito nei movimenti ed elegante ed una Cenerentola che evolve progressivamente
da domestica a principessa.
Uno dei momenti più alti della serata, sulle note
di un morbido adagio, è quello del pas des deux del principe con Cenerentola
dove i giovani, ormai innamorati, intrecciano con abilità e grazia passi e
figure appartenenti al repertorio classico.
Altre scene caratteristiche sono il Valzer ed il Rintocco della Mezzanotte
dove i movimenti dei ballerini, inizialmente morbidi e sinuosi, lasciano il
posto a scatti sincronizzati con i battiti del pendolo quasi a trasmettere ansia
e senso di imminenza agli spettatori.
In confronto ad un Teatro in senso
classico sarebbe stata maestosa la presenza di un’orchestra fisica a suonare dal
vivo ma, per ovvi motivi di spazio e logistica, non è stato possibile.
Complessivamente lo spettacolo, seppur apparentemente molto di settore, è stato gradevole e coinvolgente per tutti. Il pubblico era presente e sempre pronto ad applaudire, a volte anche in momenti fuori luogo e, se da un lato questo può rappresentare una mancanza di esperienza in ambito teatrale, dall’altro è stato il sintomo di un apprezzamento sincero dell’opera
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