Un’estate da Re: Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 di Ludwig van Beethoven

Caserta - 27 giugno 2018

Articolo e foto di Giuseppe Balducci

Non poteva cominciare in modo migliore la III edizione di UN’ESTATE DA RE, rassegna artistica ormai sempre più radicata e stabile a Caserta, che ha fatto registrare ad ogni spettacolo il tutto esaurito. Per il terzo anno la Regione Campania porta d’estate la grande musica sinfonica e l’opera alla Reggia di Caserta e non solo; da quest’anno, infatti, la rassegna avrà una serie di appuntamenti anche nel meraviglioso Belvedere di San Leucio.

Mercoledì sera, alle ore 21.00, è cominciata la magia. Circondata dalla cornice dell’Aperia nel Giardino Inglese, dove anche gli alberi sembravano spettatori giganti in ascolto, l’orchestra ed il coro del Teatro di San Carlo di Napoli, diretti dal maestro Juraj Valčuha, insignito nel 2018 del premio Abbiati come miglior direttore d’orchestra, hanno eseguito la celebre Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 di Ludwig van Beethoven.
Scritta dopo dieci anni dall’Ottava, la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125, eseguita per la prima volta venerdì 7 maggio 1824 al Theater am Kärntnertor di Vienna, è una delle opere più note di tutto il repertorio classico, ed è considerata uno dei massimi capolavori di Beethoven. Il tema del finale, riadattato da Herbert von Karajan, è stato adottato nel 1972 come Inno europeo. Nel 2001 spartito e testo sono stati dichiarati dall'UNESCO Memoria del mondo, attribuendoli alla Germania.
Le premesse, è evidente, parlano da sole. Metti insieme una grande opera, falla eseguire da un’orchestra e da un coro d’eccezione e di fama internazionale, ed ecco che il risultato è un successo garantito.
L’esecuzione è stata un continuo alternarsi di emozioni, dai tratti più delicati dei violini a quelli più irruenti delle percussioni, dalla soavità dei fiati alla maestosità dei cori.

Il primo movimento, allegro ma non troppo, è un grandioso tappeto sonoro dove sembrano prendere corpo le forze della natura. Il secondo movimento, uno Scherzo molto vivace in re minore, è caratterizzato da una grande forza comunicativa dal passo incalzante. Il terzo movimento, più lento, è solo uno slancio verso il Finale corale, rappresentazione musicale beethoveniana della fratellanza universale, una vera e propria "sinfonia all'interno della sinfonia", suonata senza interruzione.
L’organizzazione di tutto l’evento è stata pressoché perfetta, a partire dalla gestione delle navette che hanno accompagnato gli spettatori dall’ingresso principale della Reggia fino alla Fontana di Diana ed Atteone, con la possibilità di usufruire di un aperitivo con buffet, per finire poi con una bella passeggiata a fine spettacolo, di fronte alla fontana illuminata, dove si poteva indugiare a fare qualche foto in attesa delle navette di ritorno.
In conclusione è possibile dire con assoluta certezza che, se “il buongiorno si vede dal mattino”, questa manifestazione sarà un altro fiore all’occhiello di una città e di un monumento in piena rinascita.

Consulta: Un’estate da Re

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