7 edizione del Festival delle Corti
S. Felice a Cancello, Arienzo, S. Maria a Vico, Maddaloni (CE) - dal 9 giugno al 27 Ottobre 2018
Comunicato stampa
9 giugno, ore 11, Accampamento di Castra Marcelli
visita all'area
archeologica di Suessula che riprenderà vita tornando indietro nel tempo.
Dalle 17:00 ci sarà la rivisitazione storica che vedrà partecipe anche il
modulo di Alternanza Scuola-Lavoro "Dall'Archeologia alla Storia" del Liceo
"De' Liguori" di Acerra.
In occasione della manifestazione organizzata
nell'ambito della, si indice il contest sul tema "Caius et Caia, elegantiae
arbitri in Suessula".
I partecipanti sono invitati ad indossare una
riproduzione realizzata da loro, il più possibile fedele, di un abito romano
del III-II secolo a.C.
I costumi, maschile e femminile, ritenuti più
attinenti, verranno simbolicamente premiati al termine dell'evento.
Sabato 14 Luglio, ore 20.30, Piazza C. Marcelli Cancello
Scalo, Cancello 1255: Re Manfredi e le chiavi di Napoli
organizzato dalle
associazioni Fatti per Volare Onlus, Viviamo Cancello, Viviamo Cancello
Trekking ed Archeoclub di Acerra e Suessula.
Grazie alla fattiva
collaborazione di due importanti ed attive associazioni di volontariato di
Cancello Scalo, i partecipanti rivivranno il l’antico e storico rito con cui
i una delegazione di deputati cittadini di Napoli si recarono al Casale di
Cancello per omaggiare il loro signore Manfredi di Svevia, già principe di
Taranto, ed offrire in segno di sottomissione le chiavi della città di
Napoli. Era il giorno di Santa Lucia, 13 dicembre 1255.
Un maggior
dettaglio storico è riportato nel seguito:
Nel 1254 il Regno di
Napoli era sotto la reggenza di Manfredi di Svevia, principe di Taranto. A
lui spettava tutelare i diritti di successione del nipote Corradino di
Hohenstaufen, ancora minorenne.
Manfredi cercò allora l’alleanza di papa
Innocenzo IV nell’intento di tenere a bada la riottosa feudalità del Regno,
sempre pronta ad approfittare di ogni vuoto di potere per conquistare sempre
maggiore autonomia, se non indipendenza.
Un incidente, tuttavia, fu ben
presto alla base della rottura tra il pontefice e il principe di Taranto.
L’uccisione di Borrello d’Anglona, nobile pugliese, postosi sotto la
protezione del papa, ad opera di alcuni cavalieri del seguito di Manfredi.
Consapevole che si trattasse di un pretesto per arrestarlo e deporlo, lo
Svevo, anziché presentarsi al cospetto di una giuria papale per rendere
conto dell’atto criminoso, al momento corse a rifugiarsi ad Acerra, presso
Tommaso D’Aquino, signore di quella contea che aveva sposato Margherita di
Svevia, figlia dell’imperatore Federico II e pertanto a lui sorella.
La
precarietà della situazione in cui versava, in Campania poteva contare sulla
fedeltà di ben pochi baroni, lo convinse a spostarsi il più velocemente
possibile in Puglia e raggiungere Lucera, colonia di siciliani saraceni, lì
deportati dal padre, l’imperatore Federico II, assai devoti alla Casa di
Svevia. A Lucera era nondimeno custodito il Tesoro del Regno.
Attraverso
un viaggio avventuroso tra territori ostili, Manfredi riuscì a mettersi in
salvo nella città pugliese. Qui, impadronitosi della Cassa reale, si pose
alla guida di un forte e disciplinato esercito per muovere poi alla
riconquista del Regno.
Intanto, sul finire dell’anno era morto Innocenzo
IV e il nuovo papa Alessandro IV aveva provveduto a scomunicare il principe
di Taranto. Nell’autunno del 1255 questi, dopo aver ripreso il pieno
controllo della Puglia, mosse il suo poderoso esercito (ne facevano parte
anche 3000 saraceni), verso la Terra di Lavoro.
Accampatosi nei pressi
del Casale di San Pietro a Cancello (oggi Cancello Scalo nel territorio di
San Felice a Cancello) dispose l’invio di ambasciatori a Napoli, città a lui
ribelle, perché si arrendesse, evitando così le spiacevoli conseguenze di
una sua presa “manu militari”.
I napoletani, che nel ribellarsi avevano
confidato in un sollecito soccorso da parte del pontefice, ormai
disperandone e memori del feroce sacco subito dalla città alcuni anni prima
ad opera del defunto fratellastro di Manfredi, Corrado IV di Hohenstaufen,
accondiscesero alla resa.
Una delegazione di deputati cittadini venne
così al Casale di Cancello per omaggiare il loro signore e ad offrire in
segno di sottomissione le chiavi della città di Napoli. Era i giorno di
Santa Lucia, 13 dicembre 1255.
dal 3 al
15 Settembre, ore 14 -18, Workshop: Murales & Street Art
Martedi 4 settembre, Piazza Roma, S. Maria a Vico, ore
10-20, Libri Cadenti Day
Giovedi 6 Settembre, Piazza
Lettieri - Arienzo, ore 20, Voci di notte
Venerdi 7 settembre,
ore 20, Parrocchia S. Pietro, Talanico, Meraviglie
Sabato 8
settembre, ore 20, Palazzo Iadaresta via Roma 76 - San Felice a
Cancello, Premio della Speranza
Domenica 9 settembre,
ore 19.30, Frati Cappuccini Arienzo, Convento in musica
Martedi
11 settembre, ore 10-20, Piazza Umberto I - San Felice a Cancello,
Libri Cadenti Day
Giovedi 13 settembre, ore 20,
Sopportico, S. Felice a C., Voci di notte
Venerdi 14 settembre,
ore 20, Parrocchia S.Andrea Apostolo - Arienzo, Cento volti
Sabato 15 Settebre, ore
19,30, Villa Chiara, Cancello S., Giardini musicali:
Antonio Molfetta, Chitarra
domenica 16 settembre, ore
19,30, Villa Chiara, Cancello S., Giardini musicali: Pasquale Punzo,
Pianoforte, Vincenzo Santangelo, Violoncello
Domenica 23
settembre, ore 10, Villa Romana di Boscorotto, Maddaloni
-Calabricito, Orme sulla Popilia
Domenica 7 ottobre, ore
9.00, S. Michele a Palombara, I guardiani di Palombara.
Insediamento
Sannitico del V sec. a.C.
Sabato 20 ottobre, ore 20,
Piazza Aragona S. Maria a Vico, Teodoro D’Errico
Sabato 27
ottobre, ore 16, Museo Archeologico di Calatia, Maddaloni,
Museum
L'ingresso è garantito a tutti i possessori di Festival Card da richiedere
presso: fattipervolare@gmail.com,
www.fattipervolare.org, 334 9328818