Festival delle stagioni Francigene nell’alta Terra di Lavoro
Roccaromana, Alife, Conca della Campania, Galluccio e Rocchetta e Croce (CE) - dal 25 al 28 maggio 2018
Comunicato stampa
Ha preso il via venerdì 25 maggio, dalla città di Alife
il “Festival delle stagioni Francigene nell’alta Terra di Lavoro”, un
progetto finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del POC Campania
2014-2020 – Linea Strategica 2.4 – Azione 4 e che vede uniti i Comuni di
Roccaromana (capofila), Alife, Conca della Campania, Galluccio e Rocchetta e
Croce. Fino a lunedì 28 maggio sono in programma una serie
di eventi in questi Comuni attraversati da quella che è una delle vie più
importanti nell’intero panorama europeo. Essi riguarderanno la musica, la
danza, l’animazione, le tradizioni, ma anche degustazioni di prodotti tipici
locali legati alla storia antica di questi territori nonché momenti di
riflessioni, di confronto e di approfondimento storico.
La giornata del
26 maggio, dedicata all’Estate, vedrà protagonista la
comunità di Galluccio, in piazza SS. Annunziata, dove si partirà alle ore 18
con lo spettacolo del giullare Pigus, seguito, alle 18,30, da una conferenza
nel corso della quale interverranno Pietro Di Lorenzo dell’Associazione “Ave
Gratia Plena” che affronterà l’argomento “Le Annunziate in Terra di Lavoro”
e l’avvocato Domenico Caiazza, direttore artistico dell’evento e presidente
del “Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro”. Caiazza tratterà il tema
“22 luglio 1139, Galluccio: la battaglia e l’accordo tra papato e normanni”,
ricordando un momento-chiave per il futuro del Meridione come Stato
unitario. Alle ore 20 spazio al concerto “Frutti musicali maturi: l’estate
del violino barocco virtuoso tra Napoli e l’Europa”, con Vincenzo Varallo al
violino e Pietro Di Lorenzo al clavicembalo. Saranno eseguite musiche di
Vitali, Bertali, Albicastro, Falconieri, Matteis e Haendel. Alle 21,30 sarà
sempre Pietro Di Lorenzo, che è anche uno dei responsabili del Planetario di
Caserta, a guidare un’osservazione molto particolare del cielo alla maniera
medioevale, ovvero tra “astronomia e astrologia”. Alle 21,30 il suggestivo
spettacolo del mangiafuoco. Completano il programma le “botteghe parlanti”
(pellaio, speziale, miniatore, alchimista, vasaio) che offriranno ai
visitatori pillole di sapere quotidiano del Medioevo, organizzate
dall’Associazione Culturale “Tempo di Festa”.
Domenica 27 maggio,
si farà tappa a Rocchetta e Croce, che sarà teatro della giornata dedicata
all’Autunno, con spettacoli musicali, corteo storico e degustazioni, mentre
a Roccaromana ci sarà un pomeriggio ricco di eventi, tra cui, alle 17,30, il
bellissimo percorso guidato a piedi dal borgo al castello e ritorno,
denominato “Camminare la Francigena”. Nella mattinata del 27, poi, alle 11,
anche ad Alife ci sarà il corteo storico in centro con la presenza degli
sbandieratori. Lunedì la conclusione della rassegna, con la giornata
dedicata all’Inverno e con Conca della Campania assoluta protagonista (con
il Borgo e il Santuario Maria SS. della Libera) con eventi che partiranno la
mattina alle 10 per concludersi alle ore 21.
La Via Francigena è uno
degli assi più importanti del continente europeo ed è ufficialmente un
“itinerario culturale del Consiglio d’Europa”. La Via Francigena,
anticamente chiamata Via Francesca o Romea, è tra i più antichi itinerari
della cultura storica e religiosa euro-mediterranea che collega Canterbury a
Gerusalemme, costituendo un ponte di cultura che supera la lunghezza di
2.500 chilometri. E’ uno dei percorsi più battuti del Vecchio Continente.
Congiunge Europa del Nord, Europa Mediterranea, Europa Balcanica e Medio
Oriente, con un percorso che attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera,
Italia, Città del Vaticano per raggiungere Gerusalemme attraverso la Grecia,
la Turchia, la Siria, il Libano e Israele. Nel 2016 è stata avviata la
procedura di allungamento della Via Francigena fino ai porti pugliesi e alla
Terra Santa. Quest’anno per la prima volta la Regione Campania ha finanziato
un progetto che interessa il tratto di itinerario riguardante l’Alta Terra
di Lavoro.