Incontri dell’Umanesimo della Nuova Accademia Olimpia
Caserta - Da Aprile a Giugno 2018
Comunicato stampa
La Nuova Accademia Olimpia è una libera associazione senza fini di
lucro, nata a Caserta, nel 1993 i cui scopi sono la promozione e la
diffusione della cultura scientifica. Tutte le iniziative culturali della
Nuova Accademia Olimpia hanno come oggetto primario l’essere umano in
relazione alle sue molteplici attività. In una visione neoumanistica la
cultura scientifica diventa indispensabile per affrontare correttamente
qualunque problematica in cui l’uomo è posto al centro dell’attenzione.
D’altra parte, l’immissione di elementi umanistici nella cultura scientifica
contribuisce ad un recupero della dimensione umana.
Per promuovere e
diffondere questa cultura neoumanistica, la Nuova Accademia Olimpia
organizza, in Caserta, dal 1993 gli “Incontri dell’Umanesimo” ispirati per
lo più ad argomenti interdisciplinari, in un clima molto rilassato, di
grande entusiasmo, ma di rigore scientifico. Le conversazioni sono tenute
sempre, con un linguaggio chiaro ed accessibile a tutti, da studiosi di
chiara fama provenienti per lo più dal mondo scientifico e accademico o da
quello dell’Istruzione.
Sabato 21 Aprile, ore
18:30, Marco Napolitano su "Materia-antimateria: una simmetria imperfetta"
Marco Napolitano, ha al suo attivo una intensa attività di ricerca
nell’ambito della fisica sperimentale delle alte energie, sviluppata in seno
a progetti di ricerca di rilevanza internazionale presso il CERN e l’INFN
(Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). La sua produzione scientifica
consta di oltre 400 pubblicazioni ed è finalizzata, in particolare, a studi
di fotoproduzione di mesoni su nucleoni, produzione di coppie di muoni e
adroni associati nell’interazione protone-protone ad alta energia, processi
diffrattivi nell’interazione protone-antiprotone ad altissima energia e
studi di fisica elettrodebole, fisica dei quark pesanti e cromodinamica
quantistica. E’ stato direttore della Sezione di Napoli dell’INFN, nonché
membro della Giunta Esecutiva e vice Presidente dell’INFN e membro di
numerosi comitati e consigli scientifici nazionali e internazionali. Ha
tenuto corsi universitari di Esperimentazioni di Fisica, Fisica Generale,
Laboratorio di Fisica, Fisica Nucleare e Subnucleare, Fisica delle
Particelle Elementari, Complementi di Fisica delle Particelle Elementari. E'
Socio Benemerito della Società Italiana di Fisica e Membro dell'Accademia di
Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere ed
Arti in Napoli.
Sabato 19 Maggio, ore 18:30, Salvatore Esposito, della
Sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, su "L'uomo
Ettore Majorana e l'intima genialità dello scienziato"
Nella
primavera del 1938, la Domenica del Corriere comunicava la scomparsa di
Ettore Majorana, il fisico più brillante tra quelli formatisi alla scuola di
Enrico Fermi, paragonato da quest’ultimo a Newton per la genialità.
L’annuncio recitava così: “Ettore Majorana, ordinario di fisica teorica
all’Università di Napoli, è misteriosa-mente scomparso dagli ultimi di
marzo. Di anni 31, alto metri 1,70, snello con capelli neri, occhi scuri,
una lunga cicatrice sul dorso di una mano. Chi ne sapesse qualcosa è pregato
di scrivere al R.P.E. Marianecci, Viale Regina Margherita 66 – Roma”. La
sera del 25 marzo si era imbarcato da Napoli verso Palermo con un piroscafo
della Tirrenia, ma da quel momento scompariva nel nulla. Di lui si perdeva
ogni traccia, sebbene durante questi 80 anni ormai trascorsi si sia molto
speculato sulla sua scomparsa e si siano formulate diverse ipotesi: chi lo
dava per morto suicida, chi prigioniero dei nazisti, chi convertito alla
vita monastica, chi fuggito in Venezuela, ecc.
Prima di salutare qualcuno
e salpare per il capoluogo siciliano, aveva consegnato degli appunti a una
sua allieva, Gilda Senatore (l’allieva che anni dopo diventerà professore
dell’Ateneo Federiciano). "Tenga queste carte, questi appunti - le disse -
poi ne parleremo". Majorana si allontana subito, nonostante il "Ma
professore..." della Senatore e continua a ripetere "Ne parleremo, quando ci
vedremo." La Senatore si trova in mano una carpetta di manoscritti. In
quelle carte c'erano anche le successive due lezioni che il professore
avrebbe dovuto tenere. “Faceva sempre così, voleva che i suoi studenti
fossero messi nelle condizioni di poterlo seguire", racconta Salvatore
Esposito, al quale si deve la ricostruzione della vicenda.
Durante la sua
breve attività (circa dieci anni), Majorana raggiunse dei risultati la cui
portata solo oggi si incomincia ad apprezzare, spaziando dalla fisica alla
matematica, ed estendendosi alla computazione quantistica e perfino
all'economia.
In questa conferenza, dopo un ritratto biografico dello
scienziato siciliano, Salvatore Esposito, fisico napoletano, mostrerà quanto
avanzato e profondo sia stato il lavoro - edito ed inedito - di Majorana,
prima della sua misteriosa scomparsa. Autore di circa duecento pubblicazioni
scientifiche e divulgative e una decina di volumi, Salvatore Esposito è un
fisico teorico laureatosi all'Università di Napoli Federico II. Ricercatore
associato alla Sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare,
è consulente scientifico di diverse agenzie internazionali.
Oltre alla
sua attività in campo strettamente scientifico, riguardante la fisica
astro-particellare e la teoria dei campi, da tempo si occupa anche di
questioni di didattica e storia della fisica. Socio della Società Italiana
degli Storici della Fisica e dell'Astronomia, in cui ha ricoperto diversi
incarichi, da circa vent'anni, lavora allo studio e alla valorizzazione
dell'opera scientifica (soprattutto inedita) di Ettore Majorana. Artefice di
diversi notevoli ritrovamenti di documenti riguardanti il fisico siciliano,
i suoi studi lo hanno portato - tra l'altro - alla pubblicazione (in
italiano e in inglese) di quattro volumi di materiale scientifico inedito,
due volumi divulgativi ed uno di analisi storico-scientifica dei contributi
del grande fisico. I suoi importanti studi sull'opera scientifica di
Majorana sono stati particolarmente riconosciuti e apprezzati a livello
internazionale.
sabato 9 Giugno, ore 18:30, Arturo
Tagliacozzo, professore di Fisica delle Basse Temperature presso il
Dipartimento di Fisica "E. Pancini"dell'Università di Napoli Federico II,
terrà una conferenza dal titolo "La seconda rivoluzione informatica: dal
computer quantistico alle reti informatiche del futuro".
L’avvento della
Meccanica Quantistica, avvenuto oltre un secolo fa, ha prodotto nuova e
profonda conoscenza scientifica rispetto all’edificio culturale di fine
Ottocento. I numerosissimi successi registrati dalla Meccanica Quantistica
hanno letteralmente sconvolto modelli e teorie consolidate nell’arco di
diversi secoli e hanno indicato a fortiori questa disciplina come
fondamentale in quanto più direttamente legata ai costituenti basilari del
mondo in cui viviamo. Tuttavia, non meno importanti sono state le numerose
ricadute tecnologiche della Meccanica Quantistica con grande impatto nella
vita quotidiana. Si pensi a tutta la tecnologia dei dispositivi a
semiconduttore che ha permesso, alcuni decenni fa, un imponente sviluppo
dell’elettronica digitale, il cui grande punto di arrivo è stata la
realizzazione di computer sempre più sofisticati. In conseguenza di ciò, in
anni recentissimi, abbiamo assistito al rivoluzionario sviluppo
dell’informatica e della telematica che ha profondamente influenzato le
nostre abitudini quotidiane e il nostro stesso modo di comunicare,
trasformando l’intero pianeta in un villaggio globale. Ma l’accelerazione
con cui si è manifestato questo sviluppo ha fatto sì che, pur trovandoci
ancora in piena rivoluzione informatica, gli esperti già preannunciano un
nuovo sviluppo rivoluzionario dell’informatica.
sede: Aula Magna del Liceo Statale “A. Manzoni”