II edizione della Giornata nazionale del Paesaggio
Caserta e provincia - 14 Marzo 2018
Comunicato stampa
Il 14 marzo 2018 si celebra la seconda edizione della Giornata nazionale del Paesaggio istituita -dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo- con l'obiettivo di richiamare il paesaggio quale valore identitario del Paese e trasmettere alle giovani generazioni il messaggio che la tutela del paesaggio e lo studio della sua memoria storica costituiscono valori culturali ineludibili e premessa per un uso consapevole del territorio e uno sviluppo sostenibile.
Reggia - 14 e 15 marzo
In occasione della seconda Giornata Nazionale del Paesaggio la Reggia
promuove il proprio patrimonio scultoreo e paesaggistico con due appuntamenti:
Il primo mercoledì 14 marzo dalle 9.30 alle 13.30 con i ragazzi del progetto di
alternanza scuola-lavoro del Liceo Segrè che guideranno le visite tematiche
riguardanti le sculture dell'Emiciclio, della Fontana Margherita e del Bosco
Vecchio;
Il secondo previsto per giovedì 15 marzo dalle 9.30 alle 13.30 con i
ragazzi dell’alternanza scuola-lavoro del liceo "A. Diaz" che dirigeranno il
percorso tattile-olfattivo all’interno del Bosco Vecchio (l’appuntamento è alle
9.30 presso la Castelluccia).
Le Giornate del Paesaggio alla Reggia prevedono
inoltre la Vista con-temporanea: da Hackert ad oggi: mercoledì e giovedì nella
sala Gabinetto di Ferdinando IV negli appartamenti del settecento, con inizio
alle 10,30, verranno messe a confronto l'opera “Il Giardino Inglese” di Jacob
Philipp Hackert, pittore di corte dei Borbone con una foto odierna dello stesso
paesaggio, per riflettere sui mutamenti causati dall'agire dell'uomo.
Tutte
le iniziative sono comprese nel biglietto d’ingresso.
Museo archeologico dell'antica Capua, ore 17.00, Il paesaggio: oltre la bellezza naturale
Giornata del Paesaggio dedicata a Giuseppe Galasso
In occasione della
Giornata Nazionale del Paesaggio, Castello Sant'Elmo e il Museo dell'antica
Capua propongono un incontro -diviso in due fasi- dedicato al professore
Giuseppe Galasso, indimenticato intellettuale, storico e studioso del pensiero
politico, estensore della fondamentale legge di tutela sul Paesaggio Italiano e
Sottosegretario ai Beni Culturali.
Nella mattina, nella chiesa di Sant'Erasmo
a Castello Sant'Elmo, e nel pomeriggio nel Museo dell'Antica Capua, si parlerà
di paesaggi, dalle bellezze naturali al paesaggio tutelato dalla Legge 431/85.
Introduce: Ida Gennarelli – Direttore del Museo dell’Antica Capua
Massimiliano Rendina - Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Mario Pisani – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Museo archeologico di Teano - Sidicina aequora: visioni letterarie di un paesaggio.
visite guidate dalle 10 alle 13 (ogni ora)
Il Museo archeologico di Teanum
Sidicinum in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, in collaborazione
con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Teano e l’Associazione Sidicina
Amici dei Musei, organizza visite guidate alle sue collezioni per illustrare i
contesti (villaggi, necropoli, luoghi di culto) attraverso cui gli antichi
Sidicini occuparono il territorio e consolidarono la loro identità di popolo
italico costruendo un peculiare paesaggio delle acque.
Nella Campania
Settentrionale il territorio compreso tra il massiccio vulcanico di
Roccamonfina, le falde del Monte Maggiore, il monte Massico e la piana costiera
fu occupato in età preromana dal popolo dei Sidicini.
Virgilio, nel VII
libro dell’Eneide, li cita nell’elenco degli Italici che si schierarono con
Turno contro Enea: et quos de collibus altis Aurunci misere patres Sidicinaque
iuxta aequora (“e quelli che i padri Aurunci mandarono dagli alti colli e quelli
presso i territori Sidicini ricchi di acque”). I Sidicini erano organizzati in
piccoli villaggi ed avevano come principale centro di riferimento la città di
Teanum Sidicinum. Come ricordato da Virgilio, il territorio sidicino era
caratterizzato da fertili colline e attraversato da numerosi corsi d’acqua, il
più importante dei quali era il fiume Savone (il piger Savo lo chiama il poeta
latino Stazio, evocando lo scorrere placido delle acque).
Il rapporto dei
Sidicini con il loro territorio fu così condizionato dalla presenza delle acque
(sorgenti, fiumi, ruscelli, canali, ecc.) tanto da suscitare l’immagine poetica
virgiliana di un “paesaggio d’acqua”.