Rassegna "In cerca del padre"
Capodrise (CE) - Marzo 2018
Comunicato stampa
Dal 10 marzo (il vernissage è alle 17.30)
al 14 aprile 2018, il Palazzo delle Arti di Capodrise accoglierà le
opere di Gianni De Tora. La mostra, dal titolo “Spazio, geometrie del
tempo”, a cura di Michelangelo Giovinale, Tiziana De Tora e Marco Papa, si
inserisce nella ricchissima programmazione della rassegna “In cerca del
padre” che la città di Capodrise, da ottobre, sta promuovendo, con un
riscontro di pubblico straordinario
L’arte può attraversare,
interpretare, decodificare, risolvere il significato di un’articolata
geometria, svelare agli occhi dell’uomo l’incanto di un segno matematico che
sublima nell’infinito. Il viaggio riprenderà con un artista che, attraverso
l’astrattismo geometrico, si è interrogato, fino alla fine, sul senso della
vita. Con De Tora, Capodrise si avvia a compiere un’ulteriore riflessione
sul tema dello “spazio urbano”: luogo di equilibrio di forme e di contenuti,
di memorie storiche e di visioni future. «La personale modalità di ordinare
e di dialogare con lo spazio – rivela Giovinale –, tanto visivo quanto
mentale, prima di essere un mero “fare ordine”, è di De Tora la necessità
che l’artista sente di recuperare un’esigenza primaria della vita, in
contrapposizione a un “fare ordine massivo” che il pensiero moderno impone
all’uomo, nel “disordine globalizzato” del mondo e della modernità». La
retrospettiva riproporrà, in una nutrita esposizione, “Art for peace” e “The
world”, due opere in carta intelata del ciclo della serie sull’America,
realizzate con la figlia Tiziana prima della sua scomparsa. La stesura di
colori primari s’innesta in quelli secondari, in uno scenario di verticalità
che struttura le due opere. È quasi lo sviluppo di una pellicola
cinematografica impressa nella memoria dell’artista, con il rimando al
crollo delle “Torri Gemelle”, in un’opera, e la rievocazione, nell’altra,
della scalata di King Kong nel film di John Guillermin del 1976. Contrasti,
paradossi, citazioni storiche, sociali, immagini che risuonano come punti di
domanda. Prelevato dallo studio dell’artista, al Palazzo sarà esposto anche
il tavolo da lavoro, che conserva, intatti, i segni dell’evoluzione
pittorica stratificatisi nel tempo. La descrizione che dà di quel tavolo
Marco Papa è di un “Pollock geometrico”: una definizione appropriata, che
coniuga due polarità della vita di De Tora: il suo essere uomo mediterraneo,
con l’inseparabile panama bianco, e il suo vivere nel rigore geometrico,
portato a estrema sintesi. La mostra si avvale, oltre che del sostegno dei
partner della rassegna, della collaborazione di ArtStudio ‘93 di Napoli e
del patrocinio dell’Ordine degli architetti della provincia di Caserta e
della sezione di “Italia nostra” di Terra di Lavoro. Lo sguardo intenso di
De Tora che accompagna il manifesto della mostra è stato “rapito” dal
fotografo Mimmo Jodice, artista di fama internazionale.
Ingresso
gratuito. Info: 3245583137.