Divina sezione. L'architettura italiana per la Divina Commedia
Caserta - dall'8 al 29 Marzo 2018
Comunicato stampa
La rappresentazione dei tre mondi attraversati da Dante all’interno della
Divina Commedia ha appassionato per secoli artisti, illustratori e
scienziati visionari. Da Botticelli a Galileo passando per Gustave Dorč e
Dalė, sono stati in tanti a cercare di riprodurre, attraverso potenti
immagini, spazi, atmosfere e paesaggi dell’Inferno, il Purgatorio e il
Paradiso. L’architetto razionalista Giuseppe Terragni č stato il primo a
dare forma architettonica all’immaginario Dantesco attraverso il progetto
mai costruito del Danteum a Roma, immaginando il viaggio ultraterreno come
fosse un’esperienza spaziale oltre che spirituale, resa tangibile attraverso
gli strumenti dell’architettura.
La mostra si propone di dare spazio a
una visione contemporanea dell’escatologia dantesca, con i disegni di oltre
settanta architetti di diverse generazioni, che hanno creato una personale
visione contemporanea dei mondi raccontati nella "Divina Commedia".
La
relazione visiva e concettuale tra l’immaginario tradizionale dantesco e una
sua interpretazione attuale viene utilizzata come spunto per una riflessione
pių ampia che guarda al complesso e mutevole confronto tra racconto e
immagine, filtrata attraverso visioni potenti e originali che riflettono
sulla fragile natura del mondo contemporaneo riletto attraverso gli occhi di
Dante.
Autori come Francesco Venezia, Paolo Portoghesi, Cherubino
Gambardella, Aimaro Isola, Francesco Librizzi, Andrea Branzi, Michele De
Lucchi e Franco Purini sono solo alcuni degli architetti che hanno
contribuito con disegni originali a questa sfida visiva e intellettuale.
La mostra “Divina Sezione. L’architettura Italiana per la Divina Commedia”,
a cura di Luca Molinari e Chiara Ingrosso, č ospitata come prima tappa alla
Reggia di Caserta, nella Sala degli Alabardieri e nella Sala delle Guardie
del Corpo.