Castello di Puglianello

 

XVI edizione del ciclo “...dove la musica incontra il suo tempo...”

Caserta e provincia -  dal 19 Novembre 2017

Comunicato stampa

Domenica 19 novembre 2017 prenderà il via la XVI edizione del ciclo “...dove la musica incontra il suo tempo...”
Programma:
Domenica 19 novembre , ore 19.15, chiesa dell'Immacolata, Maddaloni, Coralità sacra del Settecento tra Napoli e Paris
musiche di Charpentier, Campra, Clerambault, Jerace, Cimarosa
Ad eseguire sarà [coro e archi]: Cappella Vocale e Strumentale "I Musici di Corte"
ingresso libero.
L'evento è organizzato da Associazione Culturale “Ave Gratia Plena” e Associazione Culturale “Francesco Durante”, con il supporto organizzativo della Parrocchia di Maria Santissima Immacolata in Maddaloni.
L'evento si colloca a ridosso della festività di Santa Cecilia (22 novembre), ritenuta patrona dei musicisti a partire dalla metà del secolo 16°, per una lettura travisata del "passio" della martire.
Nonostante la sostanziale unità culturale, durante il periodo barocco l'Europa musicale conobbe declinazioni fortemente differenziate a scala nazionale. Certamente Paris fu il centro propulsore di quelle “galanterie” (legate ai ritmi di danza) che connotarono in ogni stile nazionale sia il repertorio strumentale sia quello vocale (profano e persino sacro). E anche Napoli fu “conquistata” dalla moda francese. Per contro, la vocalità napoletana, legata intrisecamente alla lussureggiante produzione operistica, si diffuse in modo altrettanto esteso, giungendo a provocare la celebre querelle des bouffons (1752) tra i fautori del rinnovamento esemplato dalla celebre La serva padrona di Pergolesi (ma all'epoca orami vecchia di 20 anni!) e della tradizione sostenuta dai seguaci di Lully. La soluzione “napoletana” si basò sulla “trasparenza” delle relazioni armoniche, su melodie euoniche e di facile ascolto, su strutture formali brevi e “leggere” e, soprattutto, sull'approccio “sentimentale”, emotivo alla musica. La suntuosa scrittura francese si poneva agli antipodi (forse persino più dello stile tedesco) per strutture rigorose, esiti raffinati ma distanti, concettuali, anche quando collocate ai margini dello stile galante, come i brani in programma dimostrano con chiarezza
Venerdì 8 Dicembre, ore 21.15, San Clemente di Caserta, Chiesa di Santa Maria di Macerata, Tempi e spazi nella musica del Medioevo
Gruppo Vocale e Strumentale "Ave Gratia Plena"
con la collaborazione logistica della Parrocchia di San Clemente in Centurano di Caserta
La musica del medioevo visse e raccontò, come in tutti gli altri periodi della storia umana, la scansione del tempo e degli spazi della quotidianità, forse con accenti di minore mediazione artistica e di maggiore schiettezza emotiva. La nostra civiltà articola e (con)fonde tempi e spazi spesso in modo globale e indifferenziati: si è qui e dovunque, grazie ai social. Si è presenti all'attimo e al passato e al futuro. Non così fu in passato, specie nel Medioevo: città, campagna, bosco, corte, piazza, taverna, campo di battaglia, santuario, cucina, camera del re...... erano luoghi diversi, distanti, profondamente caratterizzati da regole sociali e funzioni assai diverse, capaci di restituire suggestioni strettamente legate alla memoria e al vissuto individuale e collettivo. Ugualmente per il tempo: quello civile, quello liturgico e quello naturale fluivano l'uno nell'altro, scandendo eventi e occasioni pubbliche e private, brevi come una battuta salace e arguta o lunghi come un pellegrinaggio in Terrasanta. Il concerto prova ad aprire una piccola, parziale, prospettiva su tutto ciò.
17 dicembre, ore 19.30, Marcianise, Chiesa di San Simeone, concerto "Omaggio sacro a Claudio Monteverdi"  (a 450 anni della nascita)
Ad eseguire: Gruppo Vocale e Strumentale "Ave Gratia Plena"
L'evento è organizzato da Associazione Culturale “Ave Gratia Plena” e Associazione Culturale “Francesco Durante”, con il supporto organizzativo della Parrocchia di San Simeone in Marcianise.
Tra la fine del 1500 e i primi anni del 1600, Claudio Monteverdi (Cremona, 1567 - Venezia, 1643) fu protagonista assoluto del passaggio dai sofisticati artifici dell’ultima stagione della polifonia ai primi esiti della monodia accompagnata. Egli introdusse incredibili innovazioni melodiche e ritmiche nella musica vocale, da camera e per la scena. La specificità della sua scrittura “profana” invase anche la produzione sacra, come era già accaduto in altri periodi della storia della musica. Ma Monteverdi introdusse una rivoluzione che ebbe potenza dirompente, capace di chiudere l'età rinascimentale ed aprire la stagione barocca, in pieno parallelo con quanto accadde nella pittura grazie a Caravaggio (e Battistello Caracciolo fu il principale suo seguece napoletano!). In particolare, lo stile “concertato” (voci e strumenti che si alternano e dialogano sul basso continuo) fu la cifra stilistica propria di Monteverdi. Il concerto presenta una selezione di brani sacri principalmente tratti dalla “Selva Morale e Spirituale” pubblicata poco prima della morte ma che raccoglie i frutti creativi di una intera vita professionale.
Venerdì 22 Dicembre, ore 18.30, Teano (CE), Chiesa di San Francesco, Ce steva 'na vota 'na Vergenella
Musiche e racconti medievali sulla nascità di Gesù
Ad eseguire sarà il Gruppo Vocale e Strumentale “Ave Gratia Plena” in costume antico e con strumenti copie di quelli dell'epoca. Ingresso gratuito.
Il concerto / narrazione propone brani, liturgici e devozionali legati al Natale, scelti nella produzione medievale italiana e straniera dal sec. XII al XVI secolo, con l’intento di proporre un panorama degli stili e delle forme tipiche, dal gregoriano normanno meridionale alla polifonia rinascimentale del nord Europa. In dettaglio, le musiche sono tratte dai più celebri codici musicali del medioevo: “Laudario di Cortona”, “Llibre Vermell di Montserrat”, Piae Cantiones. La suggestione delle musiche è aumentata dai costumi e dagli strumenti copie di quelli antichi.
Le musiche propongono il contrappunto sonoro ed emotivo alla narrazione della concezione, della nascita e dell'infanzia di Gesù in una originale traduzione in napoletano di una piccola selezione di passi delle fonti (apocrife) del Protovangelo di Giacomo, di quello dello pseudo-Tommaso e del cosiddetto "Vangelo arabo dell'Infanzia di Gesù". Si tratta di racconti sorti nei primi secoli del Cristianesimo e rielaborati nel Medioevo per rispondere alla curiosità dei primi cristiani riguardo a tutto ciò che i Vangeli canonici tacciono su Gesù e la Sacra Famiglia negli episodi legati al ciclo del Natale.
Ad eseguire: Gruppo Vocale e Strumentale "Ave Gratia Plena" in costume antico e con strumenti copie di quelli dell'epoca
con il patrocinio e il supporto di Comune di Teano
Sabato 30 Dicembre, ore 18.30, Forchia (BN), Chiesa di San Nicola di Mira, Il violino barocco tra Napoli e Paris
Con Vincenzo Varallo, violino, Pietro Di Lorenzo, clavicembalo
con la collaborazione logistica di Parrocchia di San Nicola di Mira
Domenica 7 Gennaio 2018, ore 11.30, Limatola (BN), Chiesa dell'Annunziata, Christo è nato et humanato. Musiche medievali per una liturgia
Ad eseguire: Gruppo Vocale e Strumentale "Ave Gratia Plena" in costume antico e con strumenti copia di quelli antichi
con il patrocinio e il supporto di Comune di Limatola - Pro Loco di Limatola
Domenica 7 Gennaio, ore 18.30, Piedimonte Matese (CE), Auditorium San Domenico (Museo Civico "Raffaele Marrocco"), Salotto rossiniano da camera tra Napoli e Paris (nel 150° anniversario della morte)
Musiche di Rossini; testi di Rossini, Dumas e D'Azeglio.
Ad eseguire: Cappella Vocale e Strumentale "I Musici di Corte", Lorenzo Pellegrino, pianoforte, P. Di Lorenzo direttore, narrazione
con il patrocinio e il supporto logistico di Comune di Piemonte Matese
Nella domenica che chiude il tempo di Natale si terrano il 5° e il 6° appuntamento del ciclo "... dove la musica incontra il suo tempo....", organizzato da Associazione Culturale "Francesco Durante" di Caserta e da Associazione Culturale "Ave Gratia Plena" di Limatola (BN).
Al mattino, è in programma una occasione davvero unica per vivere la liturgia della Santa messa domenicale.
Infatti, l'animazione musicale sarà interamente realizzata con canti medievali, eseguiti con strumenti copie di quelli dell'epoca da musici/cantori in costume antico.
La musica del medioevo raccontò la nascita di Cristo con un gusto, a volte quasi favolistico, suggestivo e affascinante. Il Laudario di Cortona, la più celebre raccolta italiana di laudi, offre esempi accattivanti e di facile ascolto di brani legati al tempo di Natale. Infatti, sono musiche sorte in ambito spirituale vicino al francescanesimo, a partire dalla metà del 1200. Melodie di grande immediatezza rivestono testi in volgare italiano del tempo. Insomma, ricostruiscono alla perfezione la devozione del popolo medio e basso del tempo e saranno eseguite nelle parti "mobili" della messa (introito, offertorio, comunione, ite missa est).
Di origine prettamente liturgica sono i brani che saranno cantati per le parti "fisse" della Messa, quelle dell'ordinarium missae (Kyrie – Sanctus - Agnus Dei) e dell'Alleluja. Sono stati scelti dal Kyriale Romanum tra quelli di impostazione più semplice e lineare, per non tradire lo spirito delle "laudi" cui saranno affiancati. Altri brani medievali saranno eseguiti al termine della Messa.
Il tutto avverrà nella chiesa dell'Annunziata (di fondazione tardogotica, 1405) dalla quale il gruppo di musicisti-coristi esecutori e la stessa associazione (Ave Gratia Plena) presero il nome (quando iniziò l'attività nel 1991)
Al pomeriggio, si terrà un omaggio, doveroso, ad uno dei geni della storia della musica occidentale, di cui nel 2018 ricorre il 150° anniversario della morte.
Musiche e parole ricostruiranno il fascino di un salotto dell'alta società napoletana o parigina dell'Ottocento grazie al spirito comico e alle opere da camera di Rossini. In fatti, anticipando di sei mesi l'inizio delle celebrazioni per il 150 anniversario della morte di Rossini (1792 – 1868), il programma del concerto offre una selezione di straordinarie composizioni vocali di Rossini, poco note ma bellisime e significative per raccontare a pieno l'evoluzione del suo stile immutato nel trattare con grande cura la voce umana. Anche con sapienza contrappuntistica straordinaria, non solo con il celebre melodiare proprio del “bel canto”. I brani raccontano, direttamente o indirettamente, i successi del tempo dell'eroica impresa napoletana nel melodramma (ben 18 opere e 5 cantate in 7 anni dal 1815 al 1822) e poi il lungo “silenzio” (operistico ma non musicale) di Paris (dal 1829 al '35 e dal '55 alla morte), tutto dedicato alla musica da camera.
Domenica 21 gennaio 2018, ore 18.30, Puglianello, Municipio, Virtuosismi strumentali tra Napoli e Paris nel 1700
Ad eseguire saranno solisti e strumenti della Cappella Strumentale “I Musici di Corte”
Vincenzo Varallo violino solista
Luigi Varallo violoncello solista
Pietro Di Lorenzo direttore e clavicembalista
Ingresso gratuito.
Due nazioni e due autori a confronto, riuniti e separati dalla stessa forma musicale: il concerto solistico. Pochi elemento di contatto e grandi distanze tra Leclair e Porpora, i compositori di cui si ascolteranno le musiche in programma. Leclair (francese, ma di provincia) ebbe una formazione ed una carriera internazionale ma in centri non certo cruciali per il panorama musicale del tempo (Amsterdam, Torino). Egli fu principalmente violinista e come compisitore si dedicò quasi esclusivamente alla musica strumentale, con qualche sporadica composizione vocale (sacra e profana). Porpora (napoletano doc), di un decennio più anziano di Leclair, fu polistrumentista, famosissimo docente di canto (suoi allievi i celebri castrati Farinelli, Caffarelli, Porporino) e, come compositore, si dedicò principalmente alla musica vocale. Egli ebbe una carriera internazionale di primissimo piano con incarichi nelle grandi capitali della musica dell'epoca (a volte presso le corti dei regnanti): Roma, Venezia, Vienna, Dresda, Londra. I due concerti in programma dimostrano una propensione diversa anche nell'approccio alla forma del concerto solistico. Leclair sembra più vincolato al rispetto della tradizione vivaldiana (tre movimenti, ritornelli molto simili nelle differenti tonalità, interazione piuttosto parziale tra il solista e l'orchestra). Porpora approccia il concerto con maggiore autonomia, con una oscillazione tra recuperi arcaici (4 movimenti, forme fugate) e grande innovazione (sviluppo del dialogo tra solista e orchestra, sensibilità al discorso cromatico). Insomma, un incontro/scontro tutto da ascoltare!
Domenica 11 Febbraio 2018, ore 16.00, Puglianello, Castello e centro storico, Corteo storico e narrazione
Associazione Culturale "Ave Gratia Plena", Associazione Culturale "Tempo di Festa", Teatrocivico14 Caserta
con il patrocinio e il supporto di Associazione "Nuovo Centro Studi" Puglianello
I figuranti in costume antico e gli spettatori saranno al seguito di Ottavio Rinaldi, celebre storico capuano ma nato a Puglianello. Egli ci guiderà in percorso alla scoperta della storia e dei monumenti del paese.
Il corteo-narrazione inizierà dal Castello Baronale. In caso di pioggia la narrazione si terrà nella tendostruttura destinata alla sagra.
L'ideazione è dell'Associazione Culturale "Ave Gratia Plena" di Limatola (BN). Le ricerche storiche, curate da Pietro Di Lorenzo per l'associazione, hanno rivelato e precisato alcuni inediti o poco chiari della storia di Puglianello, aspetti che saranno rivelati al pubblico partecipante proprio durante la narrazione. Il percorso sarà anche l'occasione per osservare i luoghi storici superstiti di Puglianello, evidenziando alcuni aspetti mai prima d'ora presentati.
La drammatizzazione e la messa in scena teatralizzata del racconto sono affidate a Teatro Civico 14, Caserta (Roberto Solofria Ottavio Rinaldi; Vincenzo Bellaiuto Pullius / Benedetto Macrino; Marco Pirozzi Johannes Garardus Camerarius; Laura Di Giugno Clio; Rosario Lerro regia)
I costumi degli attori e dei figuranti sono dell'Associazione Culturale "Ave Gratia Plena" che, grazie al Gruppo Vocale e Strumentale "Ave Gratia Plena" interno ad essa, ha registrato le musiche che accompagnerano alcune delle scene.
Scenografia, promozione e organizzazione logistica sono a cura di Associazione Culturale "Tempo di Festa".
L'evento è inserito in "A fest' du puorc" organizzata da Associazione Nuovo Centro Studi di Puglianello
(stand gastronomici dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21, con posti a sedere in tendostruttura riscaldata).
Sabato 10 marzo, ore 18.45, Forchia (BN), Chiesa di San Nicola da Mira, Il violino barocco a Napoli e Paris
Ad eseguire saranno: Vincenzo Varallo, violino solista, Maurizio Ferrara, flauto, Pietro Di Lorenzo, clavicembalista
Ingresso gratuito.
Il concerto è organizzato da Associazione Culturale “Ave Gratia Plena” e Associazione Culturale “Francesco Durante” col supporto organizzativo della Parrocchia di San Nicola da Mira in Forchia (BN).
Sebbene la radice della parola “viola” (di cui violino è diminutivo) sia di origine francese e la prima fonte per la descrizione del violino è Epitome musical di Philibert Jambe de Fer (1556), lo strumento non sembrò raccogliere attenzione particolare in Francia dal punto di vista della composizione. Certamente giocavano a sfavore (rispetto alla viola da gamba) le sue origini popolari e la prassi di usarlo in accompagnamento a danze e divertimenti campestri, anche se la Grand Band du roi, preferita da Lois XIV, prevedeva violini, viole e violoncelli (escludendo le viole da gamba). D'altra parte, anche la sonata a solo e quella in trio, forme privilegiate di sperimentazione del virtuosismo violinistico, in Francia trovarono poco spazio, almeno fino agli anni '80 del Seicento. Napoli, invece, riuscì a formare una propria scuola violinistica nazionale (Marchitelli, Matteis, Barbella), con autori/virtuosi particolarmente attenti alla sperimentazione nella scrittura e nella tecnica. Il concerto pone a confronto la letteratura virtuosistica per il violino secondo la declinazione "nazionale" (francese e napoletana) del linguaggio barocco. Un assaggio anche del repertorio in trio sarà possibile grazie alla partecipazione del m.° Massimo Ferrara (flauto) col quale gli esecutori presenteranno la triosonata (inedita) di M. Jerace, compositore calabrese, di formazione e attività napoletana ma vissuto a Paris dal 1752 e forse morto a London.

info: http://assodur.altervista.org/dove_musica_2017.htm

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