Un'estate da Re celebra i 60 anni del Maestro Morricone

Caserta, 13 Luglio 2017

Articolo di Arianna Quarantotto

Il cortile vanvitelliano è gremito. Il palco, di fronte ai nostri occhi, si illumina di blu, di rosso, di viola. Le luci si riflettono sulle finestre della Reggia , luogo ideale per uno spettacolo da sogno. Scelgo di sedere in gradinata, proprio in cima, per avere una visione d’insieme: pubblico, musicisti, cortile reale.
Poi, spengo il cellulare. Si sente la voce di un uomo, sul palco, mescolato ai tanti musicisti che ancora provano gli strumenti, e annuncia l’inizio dello spettacolo. Chiudo gli occhi. Il resto lo fa Ennio Morricone, un nome che ha scritto la storia musicale del cinema. Basta poco: la sua musica desta “cento affetti diversi e ti fa come aspirare non so quale incanto della vita che senti irresistibile nell’anima”. La definizione di Foscolo sembra calzare a pennello: l’Orchestra Roma Sinfonietta, il Coro del Teatro Verdi di Salerno ci travolgono immediatamente e ci riportano indietro negli anni, nella Chicago degli anni ’30 degli Intoccabili, nell’Italia povera di Baarìa, tra i paesaggi bruciati di Alemeria ( Qualche dollaro in più) o tra le acque tumultuose di Iguazu Falls (The Mission). Il connubio tra ambito classico e popolaresco (Baarìa tarantellata), l’alternarsi tra coro e voci soliste, intense e struggenti quelle di Dulce Pontes e Susanna Rigacci, la predilezione per i timbri espressivi forti e convulsi (Indagine di un cittadino…), la malinconia e il grottesco ne “L’ultima diligenza per Red Rock”, o il tocco sublime in “Nostromo” e “Luz prodigiosa” (solo per citare i titoli più noti)  rendono Ennio Morricone uno dei Maestri più produttivi, quantitativamente e qualitativamente, del cinema italiano.
La Reggia, con la sua maestosa eleganza, rimessa a nuovo grazie ad una fine opera di restauro, non poteva essere scenario migliore per celebrare i 60 anni di attività del Maestro che è riuscito a fare dei suoni ciò che fanno i colori con la vista: creare immagini, più o meno nitide, sinfonie di sentimenti e un piacere condiviso tra coloro che hanno ascoltato le sue note.
Il concerto fa parte della rassegna che ha per titolo “Un'Estate da Re. La grande Musica alla Reggia di Caserta", ideata e finanziata dalla Regione Campania per la valorizzazione del complesso vanvitelliano, a cura dello Scabec, con la collaborazione della Direzione generale della Reggia e Mibact, con il Teatro“ San Carlo” di Napoli e il Teatro “Verdi” di Salerno e con il supporto del Comune e della Camera di Commercio di Caserta. La direzione artistica è affidata al Maestro Antonio Marzullo.

Consulta: Un'estate da Re alla Reggia

Casertamusica.com - Portale di musica, arte e cultura casertana. Testi ed immagini, ove non diversamente specificato, sono proprietà di Casertamusica.com e della Associazione Casertamusica & Arte. Vietata ogni riproduzione, copia, elaborazione anche parziale. Tutti i diritti riservati. Per segnalazioni: redazione@casertamusica.com
Related sites: Orchestra Popolare Campana - Locali Caserta - Corepolis - Centro Yoga L'Arnia.