Mostra: L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi
Santa Maria Capua Vetere (CE) - dal 17 dicembre 2016 al 25 marzo 2017
Comunicato stampa
Fa tappa in Campania la mostra fotografica, documentaria e multimediale
dal titolo “L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi”, una mostra
che riscopre e racconta il percorso della prima grande via europea, da Roma
a Brindisi, percorsa a piedi nell'estate 2015 da Paolo Rumiz, Riccardo
Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon.
Inaugurata a Roma
nell’Auditorium, la mostra è ospitata nel Museo Archeologico dell’antica
Capua dal 17 dicembre 2016 al 25 marzo 2017, rievocando la
prima tappa del percorso della Regina viarum. La via consolare fu il tramite
per diffondere i principi della civiltà romana, lo strumento che fisicamente
collegò il “centro del Potere” con i luoghi strategici della penisola. Appio
Claudio nei cinque anni della sua censura tracciò la via da Roma a Capua per
132 miglia. L’Appia fu la linea lungo la quale marciò il temuto esercito
romano, ma anche la via della condivisione, degli scambi culturali, dei
traffici. La triste strada lungo la quale giungevano a Capua gli schiavi e i
gladiatori, dove i 6.000 compagni di Spartaco vennero crocifissi atrocemente
e simbolicamente esposti a mo’ di monito. Il selciato calcato da Paolo di
Tarso e dai primi apostoli che, con la loro testimonianza, segneranno la
fine dei culti pagani e delle religioni misteriche.
Un ulteriore invito
a visitare la mostra è offerto da una selezione di iscrizioni, rilievi e
sculture provenienti dalla città. Tra questi spicca la statua del
Trittolemo, l’eroe ateniese che dispenserà il dono dell’agricoltura
all’umanità, unico esemplare a tutto tondo finora noto, a simboleggiare la
straordinaria fertilità dell’Ager Campanus.
Paolo Rumiz e compagni hanno
intrapreso il loro viaggio - conclusosi il 13 giugno 2015 dopo 611
chilometri, 29 giorni di cammino e circa un milione di passi - con l'idea di
tracciare finalmente il percorso integrale della madre di tutte le vie,
dimenticata in secoli di dilapidazione, incuria e ignoranza. L’Appia.
Ora sono essi stessi a raccontare un’avventura che definiscono "magnifica e
terribile, terrena e visionaria, vissuta attraverso meraviglie ma anche
devastazioni, sbattendo talvolta il naso contro l’indifferenza di un Paese
cinico e prono ai poteri forti, ma capace di grandi slanci ospitali e di
straordinari atti di resistenza “partigiana” contro lo sfacelo".
"È
compito di ciascuno di noi, come cittadini, - spiegano - restituire alla Res
Publica questo bene scandalosamente abbandonato, ma ancora capace - dopo
ventitré secoli - di riconnettere il Sud al resto del Paese e di indicare
all’Italia il suo ruolo mediterraneo. Appia è anche un marchio, un “brand”
di formidabile richiamo internazionale. Un portale di meraviglie nascoste
decisamente più vario e di gran lunga più antico del Cammino di Santiago.
La mostra ci accompagna sui Colli Albani, sotto i Monti Lepini con le
fortezze preromane sugli strapiombi, lungo i boscosi Ausoni che hanno dato
all'Italia il nome antico e ai piedi dei cavernosi Aurunci dalle
spettacolari fioriture a picco sul mare. Ci guida nella Campania Felix, sui
monti del Lupo e del Picchio e gli altri della costellazione sannitica,
nell'Italia dimenticata degli Osci, degli Enotri e degli Japigi fino
all'Apulia della grande sete.
In questo itinerario, Paolo Rumiz e
compagni non sono stati soli, ma hanno avuto altri compagni d'avventura, da
citare in ordine di chilometri percorsi: Marco Ciriello, Sandra Lo Pilato,
Michaela Molinari, Mari Moratti, Barsanofio Chiedi, Settimo Cecconi, Giulio
e Giuseppe Cederna, Giovanni Iudicone, Franco Perrozzi, Cataldo Popolla,
Andrea Goltara e Giuseppe Dodaro,con la partecipazione straordinaria di
Vinicio Capossela.
La mostra consente di rivivere questa affascinante
riscoperta attraverso le fotografie di Riccardo Carnovalini integrate da un
reportage di Antonio Politano realizzato per il National Geographic Italia e
da istantanee estratte dai filmati "on the road" di Alessandro Scillitani.
Nel percorso espositivo, curato da Irene Zambon, con testi e didascalie
di Paolo Rumiz, anche alcune immagini dei viaggi di Luigi Ottani sui confini
dei migranti e dei sopralluoghi di Sante Cutecchia sulla Regina Viarum,
oltre ai filmati di Alessandro Scillitani e le musiche e le installazioni
audio di Alfredo Lacosegliaz. Completano il percorso un apparato
cartografico curato da Riccardo Carnovalini e Cesare Tarabocchia e il
materiale documentario conservato negli Archivi della Soprintendenza
Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'Area Archeologica di
Roma - Capo di Bove e della Società Geografica Italiana, come fotografie,
cartoline d'epoca, mappe antiche e moderne.
La mostra è a cura della
Regione Campania, Ministero dei beni e delle attività culturali e del
turismo, Polo museale della Campania, Scabec Spa, Società Geografica
Italiana onlus e Festival della Letteratura di Viaggio. La mostra e le
attività connesse, che interesseranno anche ulteriori siti lungo il percorso
campano dell'antica Appia, sono realizzate nell'ambito del progetto
"Itinerari culturali e religiosi" programmato e finanziato dalla Regione
Campania con fondi POC.
Innamoriamoci dell’Appia - 14 febbraio
In occasione della mostra il Polo Museale della Campania, la Soprintendenza
Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Caserta e Benevento, con il comitato
promotore hanno organizzato, per martedì 14 febbraio, una
passeggiata lungo l’antica via, con aperture e visite guidate dei siti
archeologici e dei musei, accompagnati letture di brani da fonti antiche e dalla
letteratura sull’argomento
La passeggiata “Innamoriamoci dell’Appia” inizia a
Santa Maria Capua Vetere, dall’Arco di Adriano, sotto i cui fornici passava la
strada, e si snoda attraverso il decumano della città, fino alla necropoli
orientale dove sarà possibile visitare i monumenti funerari solitamente chiusi
al pubblico: le Carceri Vecchie, nel comune di San Prisco, e la Conocchia, nel
territorio di Curti.
Dopo l’Anfiteatro, la tappa successiva sarà la vista
alla Mostra “L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi” che racconta
l’intero tracciato della Regina Viarum, con l’intento di far riscoprire i
territori, i centri antichi e i monumenti che si incontrano lungo il suo
percorso.
La passeggiata termina a Capua, con la visita al Museo Campano, una
sede imprescindibile per narrare la storia di questo territorio, con la
straordinaria serie delle madri, i votivi, le terrecotte architettoniche che
illustrano il santuario di Fondo Patturelli; con un focus sull’ansa del fiume
Volturno, luogo ideale per raccontare il porto dell’antica Capua e la città di
Casilinum.
La manifestazione ha coinvolto anche i Comuni e le scuole, unendo
luoghi di cultura e comunità per attrarre l’interesse di un pubblico sempre più
ampio verso il patrimonio culturale campano.
La mostra al Museo dell’antica
Capua è promossa e finanziata dalla Regione Campania nell'ambito del progetto
"Itinerari culturali e religiosi" (fondi POC) attraverso la Scabec società
campana beni culturali, realizzata in collaborazione con il Ministero dei beni e
delle attività culturali e del turismo, il Polo museale della Campania ed è a
cura della Società Geografica Italiana onlus e Festival della Letteratura di
Viaggio.
TAPPE DELL’ITINERARIO
- ore 10\13 Arco Adriano (visita a cura di
I.C. Principe di Piemonte)
- ore 10\16 Anfiteatro (visita a cura di ITES di
S.M. Capua Vetere)
- ore 10\16 Museo Archeologico dell’antica Capua: visita
alla mostra “L’Appia ritrovata” a cura di Le Nuvole)
- ore 10\16 Mausoleo
delle Carceri Vecchie (visita a cura ITES di S.M. Capua Vetere)
- ore 10\16
Conocchia (visita a cura ITES di S.M. Capua Vetere)
- ore 10\13 Museo Campano
a Capua (visita a cura del Liceo Statale Pizzi di Capua)
ingresso e visite
gratuite
Le donne e le spose dell'Antica Appia - Il corredo di 2300 anni fa - 8 Marzo
Iniziativa speciale nell'ambito della mostra "Appia ritrovata" di Paolo Rumiz
e compagni al Museo Archeologico dell'Antica Capua, Santa Maria Capua Vetere
(Ce)
8 marzo, dalle ore 10 alle ore 13
La Scabec Spa e la Direzione del
Museo archeologico dell'Antica Capua a Santa Maria Capua Vetere propongono per i
visitatori dell'8 marzo un itinerario guidato dedicato alla Giornata della Donna
per conoscere usanze e abitudini delle donne e spose dell'antichità. Un gruppo
di archeologhe illustrerà attraverso il corredo di una sepoltura di età
sannitica rinvenuta lungo l’Appia gli stili di vita e gli oggetti che facevano
parte della sfera femminile. Sarà illustrata una tomba a cassa di tufo
riferibile all’ultimo quarto del IV sec. a.C. che ha restituito un ricco corredo
composto da vasi d’uso quotidiano, oggetti di ornamento personale e di toletta,
tra cui una oinochoe in pasta vitrea, pissidi e piccoli vasetti usati per
contenere profumi e cosmetici.
Le visite, a cura de Le Nuvole, si terranno
dalle 10 alle 13 e completano l'esposizione di "L'Appia Ritrovata" di Paolo
Rumiz e compagni, una mostra multimediale del viaggio che lo scrittore e
giornalista ha realizzato a piedi lungo quella che è stata la più importante via
di collegamento con l'Oriente.
Lunedì 20 Marzo, ore 10,30, L'Appia con gli occhi dei
giovani, tra archeologia e contesto contemporaneo
Un incontro dedicato ai
giovani per riscoprire la Via Appia, lunga 611 km e immersa in un paesaggio in
continua trasformazione, dove si riconoscono alcuni tratti e monumenti antichi.
Si parlerà sia dei viaggiatori di ieri, che hanno visitato l’antica Capua sin
dalla metà del Quattrocento, sia di quelli di oggi di cui parla questa mostra.
L’antica Via infatti ha fatto da guida per secoli ad artisti e intellettuali
che la percorrevano per incontrare l’antico, imprimendo fortemente l’immagine di
quei luoghi nella storia. Ancora oggi la Regina Viarum è fonte di ispirazione
per nuovi viaggiatori che stanno ripercorrendo l’Appia sulle orme di Rumiz e
compagni, generando racconti e interesse verso i luoghi della memoria,
amplificandone la conoscenza e gettando le basi per la conservazione dei
monumenti antichi attraversato dalla prima strada d’Europa.
interverranno:
Ida Gennarelli, direttore del Museo dell’antica Capua; Stefania Quilici
Gigli, direttore della Scuola di specializzazione di Archeologia\Università
degli studi “Luigi Vanvitelli”; Cinzia Rosa, docente del Liceo Classico S. Pizzi
di Capua; Maria Carmela Caiola, docente del Liceo C. Nevio di Santa Maria Capua
Vetere; Valentina Barile, autrice di ”Mine Vaganti”.
Sabato 25 marzo, ore 11, Convegno: Prospettive di tutela e
valorizzazione della via Appia
Introducono: Rosanna Romano - Direttore
Generale per le Politiche Culturali Regione Campania, Anna Imponente-
Direttore del Polo Museale della Campania, MiBACT
Indirizzi di saluto:
Antonio Bottiglieri - Presidente Società regionale Beni Culturali, SCABEC ,
Salvatore Buonomo - Soprintendente Archeologia Belle Arti Paesaggio CE-BN,
Francesca Casule - Soprintendente Archeologia Belle Arti Paesaggio SA- AV,
Antonio Tarasco Direzione Generale Musei MiBACT, Rosanna Cioffi – Prorettore
alla Cultura Università L.Vanvitelli, Antonio Mirra - Sindaco Santa Maria
Capua Vetere
Tavola Rotonda: Modera Antonio Ferrara , giornalista
de La Repubblica
Intervengono: Giuliana
Tocco – dirigente MiBACT,; Ida Gennarelli Direttore del Museo archeologico
dell’Antica Capua, MiBACT
Partecipano: Carlo Rescigno Docente di Archeologia
Università L.Vanvitelli - Simone Bozzato Docente di Geografia Università Tor
Vergata Roma - Nadia Murolo Dirigente Ufficio Valorizzazione Beni Culturali
Regione Campania - Michele Buonomo Presidente Legambiente Campania - Maria
Rosaria de Divitiis Presidente regionale FAI - Francesco Santoro Segretario
Campania Italia Nostra - Stefania Quilici Gigli,Direttore della Scuola di
Specializzazione in Beni Archeologici interuniversitaria (Università Suor Orsola
Benincasa -Università L. Vanvitelli)
Conclude: On. Antimo Cesaro -
Sottosegretario di Stato, Ministero dei beni e delle attività e del turismo
Info
Museo Archeologico dell'Antica Capua, Santa Maria Capua Vetere- Via
Roberto d'Angio', 48
Tel. 0823.844206 - sar-cam.smariacapua@beniculturali.it
Date: 17 dicembre 2016 -25 marzo 2017
Orario: ore 9.00 - 19.30 (ultimo
ingresso: ore 18.30), lunedì chiuso
Ingresso alla mostra gratuito
Visite
guidate alle ore 12 a partire dal 7 gennaio ogni sabato e domenica
prenotazioni a info@lenuvole.com oppure 081 2395653
Ingresso al Museo,
Anfiteatro e Mitreo € 2,50