Il Cinema Ritrovato al Cine Teatro Ricciardi
Capua (CE) - dal 24 ottobre 2016
Comunicato stampa
Anche quest’anno il Teatro Ricciardi riprende la collaborazione, iniziata
nella stagione 2015 – 2016, con la Cineteca di Bologna, massima Istituzione
nazionale nel campo del restauro e digitalizzazione di film, sottratti
all’oblio del tempo e dell’avvento delle nuove tecnologie.
Il Nostro
Teatro, attento alle esigenze di ogni fascia di pubblico ed al recupero
della memoria storica dell’Arte Cinematografica è l’unica sala in Campania
che propone al proprio pubblico ed agli amici cinefili della Provincia di
Caserta, film che altrimenti sarebbe impossibile vedere.
La
programmazione di questa stagione è partita lunedì 3 ottobre con la
proiezione di “ Lumiere – La scoperta del Cinema”, un viaggio nel cinema dei
primordi attraverso 114 film girati dai fratelli Lumiere e narrati dalla
voce di Valerio Mastrandrea.
La programmazione proseguirà secondo il
seguente calendario, sempre alle ore 20.30:
lunedì 24 ottobre
“Freaks” (USA -1932)
Uno dei capolavori maledetti della storia del
cinema. La brutalità di Freaks, prima voluto e poi rinnegato dalla MGM (che
voleva un successo capace di contrastare il Frankenstein della Universal),
resta ineguagliata, così come la sua oscura umanità. Inno alla mostruosità
innocente contro la normalità colpevole, è un’opera affascinante, commovente
e inclassificabile, che ci lascia ancora oggi esterrefatti per coraggio,
incoscienza e modernità di stile, capace di superare le categorie
tradizionali di realismo e finzione, di fantastico e horror. Buona parte del
film è infatti dedicata all’osservazione quasi documentaristica, e senza
alcuna morbosità, della vita quotidiana dei ‘mostri’ di un circo –
microcefali, sorelle siamesi, mongoloidi, ermafroditi, donne barbute, donne
uccello, artolesi e addirittura un torso umano – che interpretano se stessi,
per poi raggiungere momenti di orrore che tocca vette surrealiste. “Film di
carne e desiderio, di peccato e violenza” (Jacques Lourcelles), Freaks ha
influenzato molti registi contemporanei, tra tutti David Lynch – e non solo
con Elephant Man – e Terry Gilliam.
7 novembre, “La
morte corre sul fiume” ( USA – 1955):
Capolavoro segreto del cinema
americano, fonte di ispirazione per Scorsese, Malick e mille altri, l’unica
regia di Charles Laughton è una fiaba gotica vista dagli occhi di due
bambini. Una delle più grandi interpretazioni di Robert Mitchum, nei panni
di un sinistro predicatore che incombe come patrigno su due bambini
indifesi.
12 dicembre, “Il mago di OZ” (USA – 1939)
Il vero film di Natale, la prima e indimenticata fiaba in Technicolor,
finalmente da vedere in 3D come era stato progettato. Dorothy, l’uomo di
latta, lo spaventapasseri e il leone in viaggio verso il mondo di Oz al
suono di Over the Rainbow.
lunedì 9 gennaio “Sherlock
JR. vs il Monello"
- Il monello (The Kid, USA, 1921)
Regia,
sceneggiatura e musica: Charles Chaplin. Fotografia: Roland Totheroh.
Montaggio: Charles Chaplin, Roland Totheroh. Scenografia: Charles D. Hall.
Interpreti: Charles Chaplin (il vagabondo), Edna Purviance (la madre),
Jackie Coogan (il bambino), Tom Wilson (poliziotto), May White (sua moglie),
Carl Miller (pittore). Produzione: Charles Chaplin per First National.
Durata: 60'.
Copia proveniente da Roy Export Company S.A.S., Fondazione
Cineteca di Bologna
Restaurato da Cineteca di Bologna presso il
laboratorio L'Immagine Ritrovata
- Sherlock JR. (USA/1925)
Regia:
Buster Keaton. Sceneggiatura: Jean Havez, Joseph Mitchell, Clyde Bruckman.
Fotografia: ElginLessley, Byron Houck. Scenografia: Fred Gabourie.
Interpreti: Buster Keaton (il proiezionista / Sherlock Jr.), KathrynMcGuire
(la ragazza), Joe Keaton (il padre della ragazza / uomo sullo schermo),
Erwin Connelly (il tuttofare / il maggiordomo), WardCrane (il ladro).
Produzione: Joseph M. Schenck per Buster Keaton Production. Durata: 45’
Restaurato nel 2015 da Cineteca di Bologna e Cohen Film Colletion presso il
laboratorio L’Immagine Ritrovata
Due classici della storia del cinema in
un doppio programma in versioni restaurate. Il celeberrimo Il monello,
commovente capolavoro di Chaplin, accoppiato a uno dei film più incredibili
di Keaton nei panni di un detective che sogna di entrare e uscire dallo
schermo cinematografico. Chaplin contro Keaton: chi vincerà per gli
spettatori di oggi?
Lunedi 6 febbraio: “Il disprezzo”
(Francia-Italia - 1963):
Per la prima volta in sala il director’scut di
un classico della nouvelle vague, all’epoca stravolto dalla produzione (per
l'edizione italiana Carlo Ponti lo fece scorciare di una ventina di minuti).
Il romanzo di Moravia diviene il pretesto per uno dei film più lineari e
narrativi di Godard, dove il paesaggio mediterraneo e marino offre un
sontuoso contrasto alla volgarità del milieu cinematografico e all'amarezza
della fine di una coppia.Tra Cinecittà e una Capri dai colori
irresistibilmente pop, Michel Piccoli lavora sul set di un improbabile
adattamento dell’Odissea (l'aristocratico regista è Fritz Lang che
interpreta se stesso), mentre la moglie Brigitte Bardot è corteggiata dal
produttore.
lunedì 13 Marzo: “DersuUzala” (Giappone –
URSS 1973)
DersuUzala è un piccolo cacciatore mongolo che vive nella
taiga siberiana da sempre, con un'esperienza inesauribile dei segreti della
natura. L'esploratore Arseniev rimarrà profondamente colpito dalla sua
saggezza e dal suo rapporto con gli elementi. Oscar per il miglior film
straniero, il film più emozionante di Akira Kurosawa. Girato in Siberia e in
Russia, prodotto dalla Mosfilm, è il film di un poeta che ha avvertito
l'urgenza di rievocare l'armonia perduta fra l'uomo e la natura. Kurosawa si
è ispirato alle memorie di Arseniev dei primi del Novecento per raccontare
un viaggio che è al tempo stesso spirituale, magico e avventuroso. In una
nuova versione restaurata e per la prima volta in Italia in versione
integrale.
lunedì 10 aprile, “Gli amori di una
bionda” (Cecoslovacchia – 1965):
La commedia dolceamara che rivelò anche
in Occidente il talento di Milos Forman, futuro autore di Qualcuno volò sul
nido del cuculo, Hair e Amadeus, inaugurando la stagione della nova vlna, la
nouvelle vague praghese. Le disillusioni amorose d'una giovane operaia, in
fuga dal torpore della provincia, si stagliano nel ritratto d'una
generazione nuova e indecisa a tutto, ma risolutamente (e comicamente) fuori
dal linguaggio e dalle retoriche ufficiali della 'programmazione
socialista'.
Il costo dei biglietti è per tutti: cinque euro.
Le date possono subire
variazioni per esigenze del teatro.