Premiazione del 7° Concorso Amatoriale Fotografico “Il profumo antico delle nostre radici”
San Nicola La Strada (CE) - 28 Settembre 2016
Articolo del dott. Michele Campanile
Si è conclusa ieri, 28 settembre 2016, la settima edizione del Concorso
Amatoriale Fotografico "Il profumo antico delle nostre radici". Anche
quest'anno la partecipazione al concorso ha avuto un respiro nazionale. Per
la Regione Campania ai 13 partecipanti della provincia di Caserta, si sono
aggiunti 9 della provincia di Napoli, e 1 della provincia di Salerno. Per il
resto d'Italia: 6 partecipanti delle regioni del nord, 6 delle regioni del
centro e 2 del sud.
La Giuria, composta dall'avv. Emilio Caputo,
dall'ing. Cesare Comito, dal dott. Giovanni Saladino e presieduta dal dott.
Michele Campanile ha visionato 63 foto scegliendo i seguenti vincitori:
1° clasificato: Parisi Maria Giusy di Riposto (CT) con la foto "Atlante
riflesso".
La nota geometrica si fonde perfettamente con quella cromatica,
proponendo un'armonica simbiosi. Dove finisce il cielo lì inizia la struttura
senza alcuna soluzione di continuità. L'intuizione dell'esatto momento dello
scatto ci consegna una felice immersione del manufatto umano nel paesaggio
naturale nel cui contesto è immerso.
2° classificato: Francesco Prestini di Milano con la foto "Passaggio nel
tempo".
Una foto molto ben curata dal punto di vista della composizione
formale. La scelta del bianco e nero esalta la geometria complessiva
dell'immagine, che si avvale della linea dei graffiti per guidare lo sguardo
dell'osservatore verso il lato destro di chiusura, quasi a voler accompagnare la
figura umana proposta di spalle. E' evidente il richiamo ancestrale ai graffiti
nelle caverne degli uomini primitivi proposti in una chiave di lettura moderna.
3° classificato: Angelo De Lucia di Caserta con la foto "Ponti della Valle":
Una composta geometria di tipo ripetitivo. Le lineee verticali sono
paradossalmente esaltate dalla scelta del formato orizzontale dell'immagine che
ne conferisce panoramicità. La concentrazione dell'osservatore è catturata dalla
bicromia della foto, che alterna luci e ombre. Il richiamo al tema fotografico
proposto si avvale della scelta di un'opera ingegneristica, che all'epoca
rappresentava l'acquedotto più alto d'Europa.
La seconda parte della serata, come di consuetudine, ha assunto un aspetto
diverso, con la selezione musicale di tango di Angelo Zollo.