Lunarte X edizione
borgo Carani di Casanova di Carinola (CE) - 6 agosto 2016
Comunicato stampa
Sabato 06 agosto 2016 dalle ore 20:00 fino a notte fonda nei cortili, nei
vicoli e nelle piazze del borgo Carani di Casanova di Carinola (CE).
Ingresso gratuito
TEATRO
le performance si svolgeranno ognuna in un cortile diverso, avranno la durata di 20 minuti circa e replicheranno almeno due volte nel corso della serata
IN TAHRIR
ideazione: Chiara Caimmi, Riccardo Fazi, Claudia Sorace
regia: Claudia
Sorace
drammaturgia: Riccardo Fazi
direzione tecnica: Maria Elena
Fusacchia
consulente alla rumoristica: Edmondo Gintili
organizzazione:
Manuela Macaluso
con: Chiara Caimmi, Riccardo Fazi
produzione: Muta Imago
coproduzione: Regione Lazio, Assessorato alla Cultura, Arte e Sport
residenze
artistiche: Kollatino Underground, Inteatro Polverigi
Durata: 30 minuti circa
Il Cairo, Piazza Tahrir, 2 febbraio 2011. La giornata più importante della
rivoluzione egiziana. Due anni fa il racconto di questa giornata arrivava per la
prima volta direttamente dalle voci e dagli sguardi delle persone che la stavano
vivendo in prima persona: attraverso i loro cellulari, i computer, le macchine
fotografiche, i tweet, i social network, i post su internet. Un racconto
istintivo, frammentato, polifonico, che si sovrapponeva fino a sostituirsi a
quello dei canali ufficiali: questo per noi è stata la rivoluzione araba, questo
arrivava nelle nostre case da laggiù. E questo abbiamo deciso di utilizzare per
raccontare una giornata particolare, vista dal basso di una piccola storia, come
sicuramente ce ne sono state migliaia, e come forse l’avremmo vissuta noi se
fossimo stati lì.
LA CIORTA DI ZEZA
di e con: Carlo Roselli
coreografie: Serena Bergamasco
costumi: Anna
Maria Siani
maschere: Marialaura Buonocore, Alberto e Mirko Ferraro
musiche orginali: Carlo Roselli
fotografia: Meri Cannaviello
produzione:
Teatri Sospesi
Durata: 20 minuti circa
Narrazione, clown, commedia
dell’arte, danza. Continui e repentini cambi di registro per uno spettacolo
leggero e ritmato nel quale il racconto si completa piano, come in un gioco di
scatole cinesi, con l’aiuto del pubblico attivo e partecipante allo sviluppo e
al concludersi dei racconti. Ispirato al “Pentamerone” di G. B. Basile, “La
ciorta di Zeza” ci parla in toni leggeri e ironici della necessità di un teatro
partecipato e realmente pubblico: “popolare”, nel senso originario della parola.
EROI – Atto Primo
elaborazione e regia: Lucio Colle
con: Marco Luciano
produzione: Area
Ricerche Teatrali Indipendenti
EROI – Atto Secondo
di e con: Marco Luciano
produzione: Area Ricerche Teatrali Indipendenti
Durata: 20 minuti circa
Atto primo. L’uomo
alienato, dimenticato, che suscita mera indifferenza. L’eroe nero che opta per
la distruzione degli altri e di sé come somma creazione. Il tutto sulla scia del
“mito di Erostrato”: colui che con il suo gesto, distrusse, bruciandolo, il
Tempio di Efeso. Colui che a distanza di 2000 anni viene ancora ricordato
offuscando la gloria di chi ne fu il costruttore. Il finale, l’esodo di un gesto
tanto clamoroso quanto insignificante, per tanti versi scontato, appare al
personaggio come una grande immensa possibilità di entrare nella Storia.
“Io
pure, un giorno, al termine della mia oscura vita, sarei esploso ed avrei
illuminato il mondo di una luce breve e violenta come un lampo di magnesio”.
Atto secondo. “Cosa importano le dichiarazioni
ufficiali. Un uomo è stato catturato, torturato. Per resistere al dolore, per
trionfare sulla sofferenza, è ricorso ad uno stratagemma: ricordarsi degli
eventi più belli della sua breve vita. Noi ascolteremo la sua parola”. Si parte
da un letto di morte… a ritroso nella mente e nel cuore di un giovane uomo
imprigionato per motivi politici, torturato e ucciso. Un blues popolato da cose
semplici: l’angoscia per una figlia che non vedrà diventare donna, il ricordo
del primo amore, la carne, la lotta politica, il dolore per le condizioni in cui
versa il proprio popolo. Semplici come semplici sono gli oggetti e gli elementi
usati dai carnefici per togliergli la vita: acqua, sabbia, mani… mani sulla
propria dignità, benda sugli occhi che diventa il suo inferno terreno, una cella
buia nella propria mente dove si trova faccia a faccia con la paura più
profonda. Storie di uomini, donne e bambini, storie di una società, quella
maghrebina, nello specifico, ricca di contrasti: la ricchezza di pochi e la
povertà di molti, l’islam e il socialismo.
IL GIOCATORE
una produzione: Malalingua
di e con: Valeriano Solfiti
Durata: 20
minuti circa
Il giocatore è il racconto di un uomo, in sala parto, a sua
figlia che sta per nascere. In quell’attesa infinita ripercorre tappe della sua
vita che lo hanno portato fino a quel punto, i ricordi del padre e del nonno si
mescolano ai suoi, bambino degli anni ‘80 e uomo negli anni ‘10 del nuovo
millennio. La parola crisi ritorna continuamente ad indicare di volta in volta
una crisi diversa e una crisi costante; c’è una continua crisi di governo, una
crisi di idee, una crisi economica, una crisi etica e sociale, una crisi di
identità. Il giocatore ha più volti e più carte da giocare, senza preoccuparsi
troppo delle conseguenze a lungo termine. Gioca una mano per volta, una partita
singola, secca, per poi ricominciare daccapo. Frammenti della storia di un uomo
che attraversa quarant’anni di vita.
VASSILISSA
progetto a cura di: Gaia Termopoli
con: Giuseppe Mortelliti, Gaia
Termopoli e Mersia Valente
Durata: 20 minuti circa
Vassilissa è la storia
di una bambina che diventa grande, che cresce, facendo affidamento su quella
parte più profonda di noi che è l’intuito. La presenza della bambola, intesa
come elemento magico, come sostituto della persona cara ormai andata, come forza
interiore che ci fa fare cose apparentemente impossibili, dà quella speranza,
quella forza e quella benedizione che ognuno di noi cerca sempre dentro di sé
prima di incamminarsi per un lungo viaggio nel bosco delle proprie paure e
insicurezze. Sarà questa forza di volontà e di amore che permetterà a Vassilissa
di trovare la luce, il fuoco, al fine di divenire liberi in un mondo ancora
tutto da scoprire.
IN MY BED I’M MY GURU
performance escatologica scultura respirante mantralandscape di e con:
PierGiuseppe Di Tanno
Durata: 20 minuti circa
“IN MY BED I’M MY GURU” è
l’offerta ad un luogo e alle persone che lo attraversano dell’atto meditativo di
un uomo. L’offerta di un tempo, anche, e di un’inversione di direzione dello
sguardo: da fuori a dentro di Sé. L’opera installa uno spazio dove è possibile
sostare. Captare un centro dal quale ascoltare il fluire di un elenco di mantra
rilevatori della natura umana. È il tentativo di edificare un ponte istantaneo
tra la vita e la morte, frutto dell’urgenza di “stare” e accogliere il flusso di
una verità eterna attraverso un’esperienza che richiede una via alternativa di
fruizione. L’uomo prima dell’azione, prima di ogni decisione, riconosce la
propria natura – naviga a occhi chiusi in quella tempesta perfetta all’interno
dei suoi confini corporei e mentali. Sono partito dal “ri-abitare” la celebre
installazione di Tracey Emin “My Bed”: una riconnessione accidentale, in quanto
atto di scultura della realtà compiuto da tutti gli uomini. “My Bed” per la mia
prima edizione è stato un letto di un ex-ospedale psichiatrico, luogo della cura
e della morte, del riposo e dell’incubo: luogo del farsi orizzontali, del
sovvertimento delle dinamiche gravitazionali, in cui decido di sedermi, e creare
una zona limite – tra il principio e la fine – sotto l’oscillare di un revolver
d’oro, icona di una possibile trasmutazione alchemica (nel caso specifico
dell’ex-manicomio, grilletto interiore tra la “sanità” e la follia).
‘O BURDELLO ‘E NOTTE
un progetto di: Emilio Verrillo e Menti Colorate
tratto da: “L’Inferno
della Poesia Napoletana”
antologia a cura di: Angelo Manna
musiche
eseguite dal vivo da: Emilio Verrillo
con: Cristian Mezzo, Quisilio Miraglia,
Salvatore Valente ed Emilio Verrillo
Durata: 20 minuti circa
“Non vediamo
perché non avremmo dovuto… Durante la nostra serata ci limiteremo a recitare
versi; versi che per la loro “impubblicabilità” rischiavano di andare perduti e
rischiano di continuare a subire ancora l’oltraggio alla circolazione
clandestina; versi di poesie proibite perché “scollacciate, indecenti,
pornografiche, scurrili, peccaminose”.
‘O burdello ‘e notte è tratto
dall’antologia “L’Inferno della Poesia napoletana”, curata da Angelo Manna. In
scena quattro amici che si ritrovano al tavolo di una cantina parlando delle
solite cose sorseggiando vino. Quando qualcuno pronuncia, nel discorso, un
argomento che può richiamare una poesia, immediatamente uno di loro lo fa notare
e si inizia a recitarla. Ovviamente nel discorso può capitare anche qualcosa che
richiami una canzone piuttosto che una poesia; ed è per questo che la cantina ha
a disposizione una chitarra acustica, che viene usata di tanto in tanto da
questi amici ormai “allegretti” per intonare una canzone degli Squallor che ben
si sposano con l’atmosfera della serata.
TEATRO RAGAZZI
LO STRANO CASO DEI TRE PORCELLINI
una produzione di: Compagnia Brum brum Grimm
con: Francesco Picciotti e
Francesca Villa
Durata: 40 minuti circa
Il Detective privato Walter
Appesca risolve i problemi delle fiabe: quando Hansel e Gretel si perdono nel
bosco lui sa ritrovarli, quando Pinocchio e Geppetto sono nella pancia della
Balena, lui sa come farli uscire, quando Raperonzolo è imprigionata nella torre,
lui sa quale acconciatura di capelli consigliarle. Un giorno giunge nel suo
ufficio una richiesta d’aiuto dai Tre Porcellini; il piccolo e il medio sono
riusciti a salvarsi e si sono rifugiati nella casa di mattoni del più grande.
Solo che il Lupo è sempre in agguato e di certo troverà un modo per entrare e
mangiarseli tutti e tre. Il Detective Walter Appesca deve per forza intervenire
il prima possibile, altrimenti i tre fratellini diventeranno un pasto per
l’affamato lupaccio e addio Fiaba.
CIRCO E SPETTACOLI DI STRADA
le performance dureranno 20 minuti circa, si svolgeranno tra i vicoli e le piazze del borgo e replicheranno almeno due volte nel corso della serata
MOMENTO POETICO
di: Andrea Corridoni
Durata: 20 minuti circa
Spettacolo basato sul
fascino delle bolle che regalano allo spettatore una leggerezza unica. La vita è
un dono, nessuno sa quando finirà, sta a te decidere che fartene e che ricordo
vuoi lasciare nel tuo passaggio. Una bolla nasce e non sa mai quando può
svanire, in quel momento, la danza che farà e l’emozione che creerà sarà l’unica
cosa che rimarrà impressa.
MUSICA
il concerto di chiusura vedrà due ospiti diversi avvicendarsi sul palco del Lunarte Festival e sarà seguito da un dj set
ASTRAL WEEK
Concerto di chiusura / Start: 00: 00
Gli Astral Week sono una band
alternative rock con base a Roma. Nascono nel 2013 dall’incontro di quattro dei
membri fondatori degli Your Hero (gruppo cardine nel panorama post-hardcore
italiano, in attività dal 2005 al 2010) con Jacopo Volpe, attuale batterista
anche dei Vanilla Sky (pop-punk band di rilievo internazionale). I musicisti
appartenenti a queste due realtà distinte, sono cuciti assieme negli Astral Week
con un unico filo conduttore: una passione per la musica sbocciata sin
dall’infazia, legata alle leggende del rock blues, del funky e del rock
psichedelico degli anni ’60, ’70 e ’80.
SURGICAL BEAT BROS
Concerto di chiusura / Start: 01: 15
Surgical Beat Bros sono un power duo
italiano. L’insolita line up, forte di una batteria ed un synth, si presta a un
suono che si nutre di hardcore, punk, jazzcore e musica elettronica. Uno stile
ricco di cambi ritmici, overdrive, rock e psichedelia cruda che lo stesso duo
definisce “pop chirurgico”. Nelle righe dedicate alla descrizione del proprio
progetto, infatti, i due musicisti, Antonio Zitarelli e Fabio Recchia scrivono:
Surgical Beat Bros è un progetto fresco di fomento, maturo di consapevolezza
alcolica e marcio nel beat in cui l’ascoltatore viene catapultato in una
tecnologica accecante pista da ballo fatta di scale Escheriane a chiocciola!
MGL DJ
Start: dopo il concerto
MGL DJ ha iniziato il suo viaggio nella musica
elettronica nel 2004 approfittando di alcune feste “poco ufficiali” nel nord
Italia. Nel 2009 ha conseguito un diploma di ingegneria audio al SAE Institute
di Milano e si è approcciato alla scena del clubbing suonando in diversi luoghi
fra Milano e Roma con artisti del calibro di reset! e Joris Voorn. Alla fine del
2010 si è dedicato allo studio di sonorità tipiche degli ambienti sonori di cui
si era circondato negli anni precedenti. Gli anni successivi sono impiegati
viaggiando in Italia e in Europa in diversi club. Lo stile di MGL DJ si basa su
semplici ritmi in loop spesso accompagnati da campionature con bassi acidi
tipici dei molteplici aspetti culturali che lo hanno influenzato durante la sua
carriera.
MOSTRE, INSTALLAZIONI E ALTRI PROGETTI
lungo il percorso tra vicoli e cortili. Dalle 20:00 fino a chiusura
CRACK! presenta: TONY CHEUNG E MO LEE
Direttamente dal Crack! festival i rappresentanti della nuova onda cinese tra pop e tradizione, iconografia maoista rivisitata e visioni del futuro. Il lavoro che presentano apre uno squarcio colorato sulle immagini della Cina postcapitalista.
ENDORPHINES – ATTIVITA’ CEREBRALI IN CORTILE
a cura di: Amici della Biblioteca di Carinola
Le endorfine sono un gruppo
di sostanze prodotte dal cervello nel lobo anteriore dell’Ipofisi,
classificabili come neurotrasmettitori, sono in grado di procurare uno stato di
euforia, più o meno intenso a seconda della quantità rilasciata.
Uno spazio
gestito dall’associazione AABC che ospita molteplici percorsi artistici. Con il
libro “L’ Informatore” di Paola Broccoli, Rapsodia – Indipendent Literary Rewiew
e le pubblicazioni di Corrado Valente , graditi ospiti che incontreranno il
pubblico di Lunarte X.
ANTHEA presenta: STAZIONE INTERCULTURALE BANTAMBAI
I ragazzi della comunità Anthea prepareranno un aperitivo africano animato da letture, storie delle loro tradizioni e oggetti d’arte. Un momento di comunione e di riflessione sul tema dei luoghi dove ci si incontra.
RADIO DEFAULT – SERIGRAFIA ITINERANTE
Radio Default parteciperà fisicamente al festival con una location di serigrafia itinerante, chi vorrà potrà portare una propria maglietta o una felpa per farsi stampare un logo a scelta di Lunarte.
TERRE DEL FALERNO PRESENTA: DUEMILA ANNI DI STORIA, MA I GRANDI AMORI NON FINISCONO MAI
In un’area dedicata della parte alta del Borgo Carani a Casanova di Carinola
si potranno degustare i prodotti della cantina Volpara Vini, Cantina Ager
Falernus, Cantina Capizzi, Cantina Zannini, Cantina Collefasani, Fattoria
Pagano, Cantina Vitis Aurunca, Cantina Bianchini Rossetti, Viticoltori
Migliozzi, Cantina Gennaro Papa, Cantina Santoro, Cantina Regina Viarum, Antica
Distilleria Petrone, in un percorso organizzato da Terre del Falerno,
associazione formata dai Comuni di Carinola, Cellole, Falciano del Massico,
Mondragone e Sessa Aurunca nonchè dalla Camera di Commercio di Caserta, dalle
aziende vinicole e da altri operatori economici, culturali e turistici dell’Ager
Falernus, il territorio dove si produce oggi uno dei vini più esclusivi al
mondo: il Falerno dell’Antica Roma. Il percorso enologico sarà accompagnato da
rievocazioni teatrali, cinematografiche e letture di poesie.