Sir Antonio Pappano

Daniel Oren

 

Un'estate da Re

Caserta - dal 4 all’11 luglio 2016

Comunicato stampa

La grande musica nella Reggia di Caserta
Programma:
Lunedì 4 luglio, ore 21, IX Sinfonia di L. van Beethoven “Corale”
Direttore: Sir Antonio Pappano
Orchestra e Coro Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Rachel Willis-Sørensen soprano
Adriana Di Paola contralto
Brenden Gunnell tenore
Thomas Tatzl, basso
Ciro Visco maestro del Coro
Monumento della musica di ogni tempo, la Nona Sinfonia prese forma molto lentamente nell’arco della vita di Beethoven, che la completò quando ormai era completamente sordo nel 1824; un’opera che suscita sempre nel pubblico un’accoglienza, rinnovata e perpetua nel tempo, per il suo messaggio di fratellanza e di gioia, in particolar modo il suo quarto movimento, il celeberrimo Inno alla gioia il cui tema è stato adottato, nel 1972 dal Consiglio d’Europa, e in seguito (1985), dai capi di Stato e di governo dei paesi membri, come inno ufficiale dell’Unione europea.
“Per me l’Inno alla gioia è una profonda riflessione – scrive sir Antonio Pappano – sui temi dell’uomo e delle sue aspirazioni più elevate e spero che possa sollevare la discussione sui drammatici fatti dei nostri giorni. Beethoven, a distanza di secoli ci insegna ancora ad affrontare con coraggio le sfide, a lottare per un ideale, a non aver paura, a vincere gli ostacoli con un’indomita forza di volontà. Le Sinfonie di Beethoven sono così conosciute che oggi rappresentano quasi dei cliché: credo che il nostro compito oggi sia quello di liberarle da questa specie di involucro per restituirne al massimo l’energia e la bellezza. La nona Sinfonia per me è un grande grido d’amore per il prossimo”.
Primo Settore 20€, Secondo Settore 10€
Venerdì 8 luglio e Lunedì 11 luglio ore 21, Nabucco, Musica di Giuseppe Verdi
Libretto di Temistocle Solera, dal dramma Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu e dal ballo Nabuccodonosor di Antonio Cortesi.
Direttore d’orchestra Daniel Oren. Regia Stefano Trespidi. Scene Alessandro Camera
Nabucodonosor: Leo Nucci
Ismaele: Vincenzo Costanzo
Zaccaria: In Sung Sim
Abigaille: Susanna Branchini
Fenena: Sonia Ganassi
Il gran sacerdote di Belo: Carlo Striuli
Abdallo: Francesco Pittari
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo di Napoli e Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno
Terza opera verdiana Nabucco è l’opera con cui Verdi entra nella storia, riscuotendo fin dalla prima rappresentazione un successo enorme. In pochi anni fu data non solo in tutti i teatri italiani, ma in Europa e all’estero. Fu composta in un momento molto drammatico della vita del musicista, dopo aver perduto la moglie e i due figli e per di più sulla scia dell’amarezza provocata dalla caduta del precedente lavoro Un giorno di regno. Evidentemente la forza della giovinezza prese il sopravvento consentendo a Verdi di darci un’opera caratterizzata dalla “forza” e da una nuova energia sonora. Lavoro essenzialmente corale in cui protagonisti sono i popoli, da una parte gli Assiri oppressori dall’altra gli Ebrei ridotti in schiavitù, non dà grande spazio alle vicende individuali di personaggi che presentano già tuttavia nei momenti migliori alcuni tratti psicologici che Verdi approfondirà in futuro:l’amore paterno di Nabucco per Fenena innamorata del nemico ebreo Ismaele, la gelosia della furiosa schiava Abigaille, l’eroina negativa destinata alla morte non prima del pentimento, convenzionalmente dotata di una vocalità impervia e virtuosistica. Ma in primo piano, anziché l’amore, è il dramma della lotta e della contrapposizione dei popoli e delle fedi e soprattutto quel pianto degli Ebrei oppressi in cui si prefigurano le sofferenze e le aspirazioni dello stesso popolo italiano in un periodo drammatico della sua storia qual è quello risorgimentale. Di lì a pochi anni sarebbero esplosi i moti del ’48 e certa musica verdiana sarebbe assurta a emblema del sentimento patriottico. Il libretto era inoltre piaciuto a Verdi in quanto lo riportava alle amate letture bibliche. La struttura è basata su situazioni, articolata in quattro parti, ciascuna con il suo titolo, presentando quattro quadri statici più che lo sviluppo di un’azione svolta in senso psicologico. Tra i pregi dell’opera vanno elencati l’organicità, il senso dell’assieme e il grande equilibrio formale, come si deduce dallo stretto legame tra alcuni grandi temi per lo più corali su cui il musicista costruì l’opera e la Sinfonia, che figurano per dirla con Mila come “i colori principali di questo vasto affresco”, una sonorità accresciuta ed energica rispetto allo stile prevalente del tempo (percussioni ed ottoni dominano in tutta l’opera), la qualità della melodia ampia e declamatoria, in particolare delle voci gravi maschili, il basso Zaccaria e il baritono Nabucco, i tanti momenti toccanti, tra cui, oltre il famoso coro degli Ebrei in schiavitù, la situazione finale del secondo atto dove l’orchestra, perdendo la sua terribilità asseconda in un commosso adagio l’umanità sofferente di Nabucco padre, prostrato dopo essere stato colpito dal fulmine divino, che invoca la figlia in una melodia singhiozzante facendoci presentire il Verdi futuro, maestro nello scandagliare l’animo umano.

Info e contatti:
Segreteria - Tel. 333 995 81 89, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19
segreteria@unestatedare.it, info@unestatedare.it, http://www.unestatedare.it/
visita guidata alle splendide stanze della Reggia di Caserta inclusa nel biglietto prenotando all'800 600 601

Casertamusica.com - Portale di musica, arte e cultura casertana. Testi ed immagini, ove non diversamente specificato, sono proprietà di Casertamusica.com e della Associazione Casertamusica & Arte. Vietata ogni riproduzione, copia, elaborazione anche parziale. Tutti i diritti riservati. Per segnalazioni: redazione@casertamusica.com
Related sites: Orchestra Popolare Campana - Locali Caserta - Corepolis - Centro Yoga L'Arnia.