Intervista 2ppia – “I Botanici” e i “poveroalbert”
Caserta - 9 gennaio 2016
intervista a cura di Maria Pia Dell’Omo - Ufficio Stampa Insomnia Concerti
Lo scorso 8 Gennaio le pareti dello SMAV (Santa Maria a Vico, CE) hanno
vibrato al suono ruggente della musica dei Fast Animal and Slow Kids, che
proprio lì hanno inaugurato il loro tour “Grand Final”, sette date con le
quali saluteranno i fan per un po’, dopo sette anni di onorata carriera. A
fare da opening a questo prestigioso appuntamento, due band “indie”
emergenti del territorio campano: i poveroalbert e I Botanici. Questo perché
lo SMAV ha aperto le porte ad Insomnia, una realtà che si occupa della
produzione e promozione di nuovi progetti musicali. È proprio lo stimolare
l’approccio alla musica live e l’ascolto delle nuove proposte lo scopo che
si prefigge Insomnia: con lo scouting si cercano nuovi progetti a partire
dalle salette e pub di provincia per farli arrivare ai grandi palchi come
quello dello SMAV, con il forte desiderio di portare alle “luci della
ribalta” le eccellenze territoriali.
Dopo la data del 23 Dicembre, che ha
inaugurato questa collaborazione e ha visto le Coma Berenices e gli
Psychopathic Romantics in opening a Durdust, nuova promessa del panorama
“modern classic” italiano, il pubblico dello SMAV continua a mostrarsi
entusiasta di questa contaminazione.
Abbiamo dunque intervistato
I Botanici e i
poveroalbert per farci raccontare, dopo pochi giorni che si sono
spente le luci della ribalta, come li avesse arricchiti questa esperienza.
D. In apertura ai FASK, grande emozione,
raccontatecela.
Poveroalbert. Più che le mie parole,
ora, sarebbero stati i miei occhi di quella sera a raccontare tutto. Così
come le mani sudate che tremavano ed il fiato che si spezzava a metà. Salire
lassù e vedere quel mare di gente con la testa rivolta verso l’alto cantare
“Overture” insieme a noi dava le vertigini (o forse era l’altezza?). Più che
un concerto sembrava una festa di una grande famiglia, ma lo SMAV è sempre
così, riesce a far sentire tutti davvero molto vicini tra loro. Saranno
quelle maledette lampadine a rendere sempre tutto così romantico? Poi
abbiamo finito noi e sono arrivati i FASK, ed del resto, beh, è inutile
anche solo parlarne, il mondo esterno si è fermato ed esisteva solo lo SMAV.
(Vincenzo, poveroalbert)
Botanici. La prima grande
emozione arriva quando i ragazzi di Insomnia Concerti ci telefonano per
darci la notizia che avremmo aperto i FASK. Eravamo letteralmente increduli.
Poi arriva il grande giorno e l’emozione e la tensione si toccano con mano.
Ci ritornano alla mente i primi giorni in cui iniziammo a provare e ci
divertivamo a fare cover, tra queste due pezzi dei FASK una dietro l’altra,
attaccate. Una l’abbiamo portata alla loro apertura. Suonare prima del
gruppo che ha accompagnato fin dai primi giorni la nascita de I Botanici,
questa sì che è una grande emozione. Aprire i FASK insieme ai poveroalbert è
stato ancora più bello perché ci ha aiutato a smorzare la tensione, a
rilassarci e scherzarci anche su. Sono seguiti il “post” concerto, gli
abbracci con i ragazzi, la chiacchierata e la foto nel backstage con i FASK,
il ricevere i loro complimenti. Semplicemente è una serata di quelle che non
dimenticheremo mai. (I Botanici)
D. Chi sono i poveroalbert?
Poveroalbert.
I poveroalbert sono un gruppo che cerca qualcosa e parla poco. (Fabrizio,
poveroalbert)
Botanici. Amici e compagni di musica ormai.
Suoniamo spessissimo insieme. Avanti così inizieranno a proporci come pacchetto
indivisibile. Scherzi a parte, nutriamo molta stima per loro perché sono dei
grandi musicisti. È uno scambio reciproco di conoscenze. Diciamo che loro sono i
musicisti bravi e noi i cazzoni, ma con coscienza, però! Un po’ degli uni agli
altri non farebbe male - vi vogliamo bene. (I Botanici)
D. Chi sono I Botanici?
Poveroalbert. I
Botanici sono un gruppo che spacca quello che trova e urla tanto. (Fabrizio,
poveroalbert)
Botanici. I Botanici sono quattro ragazzacci
di Benevento, non sanno neanche loro cosa fanno in realtà, però sembra che la
loro musica piaccia. Sono un po’ alternative, un po’ punk un po’ indie, cantano
e urlano ogni tanto frasi d’amore e ironizzano sui problemi dei post-adolescenti
di oggi come noi, senza soldi e senza lavoro, al massimo precari e sottopagati
che vivono ancora in famiglia. Per questo sono anche tristi quanto basta e un
bel po’ incazzati. Nostalgici e innamorati. (I Botanici)
D. Come vi siete trovati a fare questa esperienza, guidati
da Insomnia?
Poveroalbert. La collaborazione con Insomnia è
nata dopo la vittoria dell’Insomnia Music Contest dello scorso anno . Si è poi
parlato della prospettiva di creare un percorso di crescita in cui questa tappa
era un cardine fondamentale per far conoscere ad un pool di persone i
poveroalbert (Daniele, poveroalbert)
Botanici. Ci siamo
proposti per l’Insomnia016 e dopo le selezioni siamo stati richiamati per aprire
i “Fast animals and slow kids”!
Abbiamo conosciuto tante belle persone
grazie ad Insomnia.
Oltre alla professionalità, il cuore e la passione per
quest’attività sono le prime caratteristiche che contraddistinguono Insomnia. (I
Botanici)
D. Il pubblico dello SMAV vi ha accolti calorosamente,
credete sia possibile creare la cultura di un ascolto interessato alle nuove
proposte?
Poveroalbert. Lo SMAV è da un po’ di anni
esattamente la dimostrazione di tutto questo, e cioè che se si vuole si riescono
a creare situazioni in cui valorizzare un certo tipo di musica, anche in posti
come Caserta. E’ un bella rampa di lancio attenta ai nuovi fenomeni musicali
della scena indie italiana e, personalmente, sì, abbiamo avvertito quel calore
che siamo stati i primi a dare in altre occasioni e ad altre band prima di noi.
(Gianpaolo, poveroalbert)
Botanici. Sicuramente sì, negli
ultimi anni il fenomeno della musica indipendente italiana sta crescendo, come
sta crescendo il pubblico che ne fruisce e sempre più ragazzi giovani come noi
da una piccola sala prove ricavata in un garage riescono a farsi apprezzare per
poi arrivare a suonare in tutta Italia. Anche all’estero, in alcuni casi. Il
pubblico dello SMAV è bellissimo e dimostra che anche in queste zone e non solo
nel centro/nord c’è una sensibilità per la musica e una certa apertura a quello
che di nuovo viene proposto. Cogliamo l’occasione per ringraziare Alessandro
Affinita per aver ideato una cosa così bella. Per noi lo SMAV è un punto di
riferimento importante, la nostra seconda casa dove ci rechiamo puntualmente
ogni volta che c’è un bel concerto. (I Botanici)
D. Cosa pensate delle occasioni che sono date ai musicisti
“indipendenti” nel panorama musicale italiano?
Poveroalbert.In
realtà la cosa bella della musica Indie è proprio questa, che non ha bisogno di
ricevere occasioni date da qualcuno, è una scena che salta i canali ufficiali e
ti dà la possibilità (guarda Calcutta) di passare dall’essere un perfetto
sconosciuto il giorno prima al fare duemila persone il giorno dopo senza che
nessuno abbia investito su di te, senza che tu sia sceso a nessun compromesso,
unicamente perché qualche tua canzone è entrata nella testa di tutti. Quindi
diciamo che, per quanto riguarda le occasioni, l’attitudine è quella di crearle
con le proprie mani, a partire da zero. E’ una scena molto meritocratica da
questo punto di vista, perché non c’è nessuno che ti lancia, il pubblico te lo
guadagni persona dopo persona ad ogni concerto. (Vincenzo, poveroalbert)
Botanici. Purtroppo le occasioni, a parte rari casi come
questo, sono sporadiche. Il suggerimento che diamo è quello di “buttarsi in
tutto” e immergersi completamente nel panorama musicale di riferimento. Creare
relazioni con i musicisti in primis e poi con il resto degli attori (booking,
etichette, studi di registrazione, etc.) è fondamentale. Il contesto, quello
indie italiano, non è così grande e si conoscono tutti. Quindi farsi conoscere e
creare rete è fondamentale per accedere a queste opportunità. Più che mai conta
il fattore umano; poi, se il prodotto è buono, sarà recepito e ci saranno
sicuramente delle persone disposte a darti una mano per promuoverlo. Iniziare è
sempre il primo grande passo e quando si riesce a creare un po’ di valore con
dedizione e sacrificio tutto viene da sé. Ovviamente bisogna pazientare e
credere sempre nel proprio progetto musicale. (I Botanici)
D. Dalla produzione al booking, dall’ufficio stampa
all’organizzazione di concerti, invitereste altri musicisti a farsi seguire da
Insomnia?
Poveroalbert I ragazzi di Insomnia sanno fare il
loro lavoro, è un organizzazione che dà la possibilità a band di proporsi in
situazioni e contesti nei quali il più delle volte non riuscirebbero ad arrivare
da sole, oltre a garantire un’ampia visibilità. (Fabrizio, poveroalbert)
Botanici. Sicuramente, perché Insomnia è prima di tutto una
famiglia. C’è un grande rapporto di amicizia e stima reciproca con i gruppi che
ne fanno parte e con l’organizzazione. È una situazione serena, spontanea, è un
ottimo trampolino di lancio per gruppi che come noi sono stanchi di suonare
sempre e solo in garage. (I Botanici)
D. Salutateci con un verso di un vostro brano:
Poveroalbert.“Io mi trasformo in ciò che di più odio” (Paolo,
poveroalbert)
Botanici.“C’avremo tanto da fare”. Ciao ! (I
Botanici)
D. E, ora, con un verso di un brano dell’altra band:
Poveroalbert.“E a cena fuori ti ho visto con uno che sa di me”
(Paolo, poveroalbert)
Botanici. Sicuri? perché sarà una
frase triste! “Bruci e non sai se sopravvivrai
infranta crolli giù, ti
dissetano le lacrime?” Ciao! (I Botanici)