Libreria Feltrinelli: eventi di gennaio
Caserta, gennaio 2015
Comunicato stampa
14 gennaio, ore 18, Paolo de Laurentiis presenta "L'anno
del nuoto 2014/2015" (Eracle edizioni)
Partecipano Christian Zicche e
Andrea Ferraro
In un solo volume di 272 pagine a colori tutti i risultati
della stagione appena conclusa: i mondiali di Kazan e Doha, i campionati
italiani, i trials in Europa e nel mondo, il Settecolli, le Universiadi e i
campionati Usa, il campionato a squadre, l'attività giovanile nazionale e
internazionale, le classifiche italiane e mondiali, i record, le foto più
belle
venerdì 22 gennaio, ore 17.30, presentazione di
"Il coltello e la rete. Per un uso civico delle tecnologie digitali" a cura
di Vincenzo Moretti
Saluti: Pasquale Iorio, le Piazze del Sapere, Rosalia
Pannitti, ITIS Giordani
Interventi dei coautori: Nicola Cotugno, Maria
D’ambrosio, Colomba Punzo, Alessio Strazzullo, MTeresa Turturo
Coordina:
Daniela Borrelli, Docente Liceo “Giannone” di Caserta, Raffaele Picardi,
Italia x il Mondo
Un’iniziativa realizzata in collaborazione con ITIS
Giordani LC P. Giannone , Aislo, Centro ASCCO, Academy School, Italia x il
Mondo.
L’evento verrà ripreso con la WEB Cam degli studenti dell’ITIS
Giordani
25 gennaio, ore 17,30, Presentazione di "Storia
dell’Italia mafiosa. Perché le mafie hanno avuto successo" di Isalia Sales,
Rubbettino Editore
Saluti: Le Piazze del Sapere. Con l’autore I. Sales
intervengono: Gianni Cerchia, Simona Melorio. Coordina: Carlo De Michele
Sarà presente anche l’editore F. Rubbettino
Un’occasione per approfondire
in modo documentato i nessi storici tra camorra e potere politico nel nostro
Paese in particolare in Terra di Lavoro), fino ai nostri giorni
Giovedì 28 gennaio, ore 17:30, Romana Petri
presenta "Le serenate del Ciclone", Neri Pozza editore
Raffaele Cutillo e
Patrizia Papa faranno una chiacchierata con l'autrice
La figlia del
Ciclone Romana Petri racconta, con la storia del padre cantante lirico e
attore, l’Italia negli anni del boom e delle speranze. Nato «poco più di due
chili» nella campagna umbra, cresciuto fino a meritarsi il soprannome di
Ciclone per vitalità e prestanza fisica, Mario Petri cercò fortuna a Roma
come cantante e pugile. Diventò un bravo basso-baritono del dopoguerra
(Edipo Re di Stravinskij, Don Giovanni di Von Karajan) e in seguito fu
arruolato anche dal grande schermo in quei film peplum che snobisticamente
si definiscono “di serie B” ma in realtà sono parte dell’anima del nostro
cinema anni Sessanta (Ercole alla conquista di Atlantide, Giulio Cesare
contro i pirati). Dice nell’epilogo de Le serenate del Ciclone la figlia
Romana Petri, fra le scrittrici più apprezzate del nostro panorama
letterario (finalista al Premio Strega 2013 con Figli dello stesso padre,
Longanesi), che le sono occorsi 25 anni per scrivere questo romanzo, e che
tuttavia la figura del padre aveva sempre fatto «poderosamente» capolino nei
precedenti libri e racconti. Ma la sua non è solo la dichiarazione d’amore
di una figlia a un genitore prematuramente scomparso («Sei morto troppo
presto. Della mia vita non hai visto quasi niente. Non c’eri quando mi sono
laureata, quando ho pubblicato il primo libro che ho dedicato al tuo
meraviglioso Macbetto, quando è nato mio figlio») ma soprattutto, in
controluce alla storia del padre, l’epopea appassionata e fluviale di
un’Italia bambina: l’epica contadina, coltivata senza retorica, dei nostri
nonni e bisnonni, e quella degli anni del boom economico e culturale dei
nostri padri.
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