Opere di Angelo Coppola

opere di Giusy Santonicola

 

Copernico in rivoluzione al Quartiere Borbonico

Casagiove (CE) - 24 e 25 ottobre 2015

Comunicato stampa

A Casagiove si prospetta, un lungo fine settimana dedicato all’Arte che coinvolgerà tutto il bacino prospiciente la Città Capoluogo Caserta.
L’appuntamento artistico si chiama “Copernico in rivoluzione” sarà realizzato negli spazi dello splendido Quartiere Militare Borbonico di Casagiove.
L’evento culturale vede il momento inaugurale fissato per le ore 18.30 di sabato 24 ottobre 2015, allorquando la mostra di arte contemporanea e concettuale “Copernico in rivoluzione” vedrà i partecipanti accolti dagli artisti Angelo Coppola e Giusy Santonicola, autori della rassegna artistica. Si consideri, per coloro che avranno difficoltà a presenziare il pomeriggio del giorno 24 ottobre che la manifestazione culturale e quindi la visita della mostra proseguirà fino a tutto il 26 ottobre 2015.
Si consiglia vivamente la partecipazione all’appuntamento inaugurale in quanto consentirà agli spettatori di ammirare, per primi, una serie di opere pittoriche di installazione e video art.
Inoltre, la serata inaugurale consentirà di assistere a cura degli artisti ad un vernissage durante il quale verrà dato vita a una performance teatrale sotto la direzione artistica della giornalista Nicolina Leone.
Nella guida della mostra sarà possibile leggere la presentazione critica a cura del cronistorico maddalonese Michele Schioppa, mentre il coordinamento di tutta la serata sarà curato dalla organizzatrice di eventi Rosa Belardo.
Considerata l’importanza della kermesse, la stessa gode del Patrocinio del Comune di Casagiove e dell'alto Patrocinio Morale dell'Ordine Religioso Suore Elisabbettine Bigie.

Recensione Critica dell' Attività Artistica di Angelo Coppola di Michele Schioppa

Per comprendere l’espressione artistica, il messaggio sofianico di Angelo Coppola, nell’ambito di un progetto, quale quello di “Copernico in rivoluzione”, è importante partire dal desiderio di comunicazione dello stesso Artista.
Un desiderio primitivo come i materiali di cui va alla ricerca e che sono riscontrabili in modo “naturale” o “rielaborato” nelle sue opere.
Lo studio di Angelo Coppola è quello dell’Inno alla Vita e anche in queste opere lo si evidenzia pienamente. Un Inno dove la Bellezza primitiva, l’Essenza delle Cose che sono esse stesse sintomatico della bellezza vitale, trovano spazio e si impongono anche in presenza di figure geometriche.
Sulla base della “rivoluzione copernicana” operata da Kant dove l’uomo diventa esso stesso reale protagonista del processo conoscitivo, mettendo, dunque,da parte i preconcetti schematici che ci impongono visuale, percezione e metabolizzazione di un oggetto, di un opera, la presenza del richiamo delle “materie” naturali, “primitive”, costruiscono una nuova dimensione percettiva che accompagna nell’ispirazione chi vede.
Il ricorso a pennelli, carta, cartoni, terriccio, reti, etc. non ha certamente impedito ad Angelo Coppola di mettere da parte l’arte pittorica rispetto a una più tesa alla scultura, ma ha consentito di rivedere la prima, correggerla, nella sua evoluzione della visione artistica, sfruttando la sua esperienza di opere sagomate e tridimensionali. Superare la bidimensionalità senza fuoriuscire dal contesto di questa è un modo immediato per consentire all’astante di fermarsi davanti all’opera, decontestualizzarsi dalle influenze esterne, e, quasi come se partecipando alla visione di un film in 3D, entrare in contatto con lo “impulso” di ispirazione che si è impadronito della mano dell’artista lasciando libero, e quindi anche tridimensionale, di una tridimensionalità che va verso chi guarda e non viceversa, il messaggio che si vuole trasferire.
Ed è quindi spiegato il perché un pennello che vorrebbe di nero scrivere la “dimensione umana” vede il sopravvento di un “essere”, di uno “spirito”, di una generazione che, burlandosi (con rispetto) di “fedi incrollabili” svela, da uno sfondo cupo, i colori della vita: il bianco illuminante il cammino, il rosa segno della vita che rinasce (proprio da quel “nero” del pennello) e il rosso della passione che, a mò di un fuoco ardente, vulcano eruttante, indica che “la percezione” deve essere dell’astante e non la lettura preconfezionata di un messaggio da etichetta.
Lo studio storico e il messaggio “simbolico” sempre rispetto alla Vita, traspare da un opera che ricorda l’erma bifronte, dove le facce sono contrapposte, l’una ad indicare i conflitti interiori e l’altra la spensieratezza, il tutto separato dal filo di spago dell’arbitrio.

Recensione Critica dell'attività Artistica di Giusy Santonicola di Michele Schioppa

Per la prima volta mi cimento nel leggere, interpretare, rendere condivisa la mia visione delle opere dell'Artista Giusy Santonicola.
La vastità delle opere esposte, mi ha dato l’occasione di soffermarmi sul suo essere sperimentalista, e di cogliere il messaggio del “movimento dell'anima” che vuole lasciare all’astante. Certo per molti la sua opera sembrerà d'avanguardia, tesa a forme di espressione non sempre immediate per chi è parsimonioso nel dedicarsi all’analisi introspettiva.
Il tema della “rivoluzione copernicana” che opera l’Artista in chi guarda, legge l’opera è dunque quanto mai più appropriato perché dalle venature possa trasparire quella ricerca e sperimentazione espressiva che si è preposta l’Autrice.
L’opera vuole rappresentare la finestra aperta della speranza, il gesto carico della propria ideologia a difesa di un sistema, talvolta obsoleto, sia negli stereotipi che nella lettura dell’Opera stessa. Qui l’opera non disdegna la presenza del “nero”, che nelle sfumature tonali delle venature, assume diverse e importanti connotazioni.
Perché l’uomo possa crescere nella società ha bisogno di impulsi, e tra questi c’è la percezione dell’esperienza artistica che è sua prerogativa. E l’uomo, da un po’ di tempo in verità, è cosciente del fatto che la “partita del futuro”, la concezione del viver futuro non si può basare sull’azzeramento artistico ma sulla sua evoluzione, ed è quello che ci offre, dimostra Giusy Santonicola.
Per quanto possa sembrare per taluni aspetti strano, la rassegna artistica che offre oggi Giusy Santonicola è una mano protesa all’astante verso il ricongiungimento con la realtà. Libero da schemi e preconfezionamenti, da routine e promemoria, chi si pone davanti l’Opera si immerge in una “dimensione” personale, non solo dell’autore ma anche di chi legge l’Opera, e qui si interroga, si “parla”, “medita di sé e per sé”, cose che diversamente difficilmente avrebbe fatto.
Nelle sue Opere l’Artista ci presenta il messaggio dell’“anima” traducendolo nella luce, nei colori e nei movimenti più naturali atti a far emergere la bellezza del proprio cammino introspettivo.
Apparentemente la lettura dell’Opera sembra semplice, dà l’idea di un approccio immediato e fine a se stesso, ma non è così! L’Opera è ricca di una importanza psicologica e di una profondità emotiva che non sono semplici da “agguantare” e possedere.
L’Artista consente all’astante di vivere l’Opera come momento di “riflessione” della Vita, che è fatta di sofferenze e gioie, attraverso piccole sensazioni quotidiane, così da evitare il disperdersi della propria sensibilità a favore di essa stessa incanalata e vissuta con passione nel “dialogo con l’anima”.

Dunque, appuntamento per tutti all’evento “Copernico in rivoluzione” presso il Quartiere Militare Borbonico di Casagiove, alle ore 18.30 del 24 ottobre 2015 con la mostra di arte contemporanea e concettuale “Copernico in rivoluzione” degli artisti Angelo Coppola e Giusy Santonicola.

Casertamusica.com - Portale di musica, arte e cultura casertana. Testi ed immagini, ove non diversamente specificato, sono proprietà di Casertamusica.com e della Associazione Casertamusica & Arte. Vietata ogni riproduzione, copia, elaborazione anche parziale. Tutti i diritti riservati. Per segnalazioni: redazione@casertamusica.com
Related sites: Orchestra Popolare Campana - Locali Caserta - Corepolis - Centro Yoga L'Arnia.