Mostra: Luigi Grossi e le <radici> del reale
Reggia di Caserta - dal 16 Luglio al 2 Agosto 2015
Comunicato stampa
Giovedì 16 luglio, alle ore 17:00, si inaugurerà la personale
d'Arte dell'artista napoletano Luigi Grossi nella Reggia di Caserta;
l'evento, intitolato “Luigi Grossi e le <radici> del reale”, sarà presentato
nella Sala degli Specchi dell'Ente Provinciale per il Turismo con
esposizione nel Salone di Rappresentanza della Pro Loco di Caserta>.
La mostra, curata da Ilaria Sabatino ed allestita dall'arch. Patrizia
Moschese, sarà presentata da Carlo Roberto Sciascia.
I quattro elementi naturali ( fuoco, terra, aria e acqua) immutabili ed
eterni, chiamati <rizòmata> (radici) da Empedocle e base della gnoseologia,
sono quelli nei quali tutte le cose esistono e consistono; la loro
aggregazione determina la nascita delle cose e la loro separazione la morte
(non la distruzione) delle stesse. Sia l’uomo che le cose sono formati da
diverse mescolanze quantitative delle quattro radici e sono mossi dalle
medesime forze attrattive e repulsive.
Luigi Grossi, artista napoletano che è impegnato a trattare i vari argomenti
esistenziali, fondamento della nostra vita, prosegue nella sua indagine
sulla materia e sull'anima e sul pensiero dell'essere umano ed in questa
mostra recupera quel significativo pensiero del 450 a.C. per mandare un
messaggio di speranza al mondo: “Nulla si distrugge”. Le <radici> della
nostra esistenza possono essere a volte in uno stato di caos, di non
coerenza, ma presto avverrà la nuova aggregazione a renderle coerenti ed
armoniche.
Per la mostra sono stati previsti i vari interventi: Presidente della
Provincia di Caserta ing. Angelo di Costanzo, Commissario prefettizio di
Caserta dott. Maria Grazia Nicolò, Commissario dell'Ept di Caserta dott.
Lucia Ranucci, Console onorario dell'Uzbekistan avv. Vittorio Giorgi,
Presidente dell'AGE Caserta e vice Presidente provinciale dell'Unicef della
Provincia di Caserta prof. Rosalia Pannitti, Diretttore Albatros Edizioni
prof. Lucia de Cristofaro, Presidente della Fidapa "Calazia" di Maddaloni
prof. Raffaella Carli, Dottore di ricerca e Presidente della Commissione
Bioarchitettura dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Caserta
arch. Patrizia Moschese, Presidente della Pro Loco di Caserta ing. Carlo
Roberto Sciascia.
Le opere sono eseguite con tecniche diverse e a volte sono proposte in
installazioni che esaltano ogni possibilità aggregativa, intesa non solo
come unione di elementi di materia, ma anche come aggregazione di colori e
di segni, di emozioni e di sapori, di pure sensazioni in una visione che
accomuna tutte le opere rendendo la stessa sua esposizione un unicum
preciso.
L'evento, che gode del patrocinio della Provincia di Caserta, del Comune di
Caserta, del'Ept di Caserta, del Consolato onorario dell'Uzbekistan, dell'AGE
Caserta, dell'Unicef della Provincia di Caserta, di Albatros Edizioni, della
Fidapa "Calazia" di Maddaloni, dell'Unione Regioni Storiche Europee, di
Liberalibri, di Ars Supra Partes e della Pro Loco di Caserta ing. Carlo
Roberto Sciascia e della sponsorizzazione del Gruppo Deutsche Bank Finanza &
Futuro, propone opere dell'artista che instaurano la danza dei semi,
l'evolversi delle radici e la loro unione nel ciclo vitale della nostra
esistenza. Ognuno di essi porta con sé qualche frammento di <individualità>
che lo rende specifico ed esclusivo.
Di Carlo Roberto Sciascia
Luigi Grossi mescola le quattro radici grazie all'azione di forze attrattive
o repulsive in un processo, nel quale la percezione sensibile e la conoscenza
razionale sono possibili basandosi su una identità di struttura fisica e
metafisica dell’uomo, soggetto conoscente, e del mondo naturale.
Ancora una volta l'artista si avventura in una incessante ricerca, che lo porta
a scandagliare nella realtà, ma soprattutto nell'interiorità, per coglierne ogni
processo naturale di trasformazione spazio-temporale. Il suo linguaggio, teso
all'individuazione dei componenti basilari del discorso ed a stimolare
riflessioni profonde, è sempre vivo, immediato e portatore di speranza.
Luigi Grossi tesse, a mio parere, una struttura neuroni con sinapsi in grado di
connettere i vari elementi esistenziali e metterli in continua relazione tra
loro, mentre la materia, sempre protagonista dei suoi lavori, riappare nella
corposità delle <radici> e nella loro ritmica evoluzione aggregativa; la sua
visione dà vita ad una danza primordiale, nella quale l'artista prende in esame
l'individuo nella sua unica e irripetibile dinamica di processi consci e
inconsci e la materia nei suoi modelli e nelle sue manifestazioni coerenti.
I lavori si presentano ben curati, con gli elementi segmentati ma cosparsi di
cromatismi dalla tonalità semplice e distribuita, e ciò determina una forza
dinamica di base, per la quale la forma di segni e la loro euritmia sembra
suggerire alla mente dei fruitori la bellezza di una materia, sfumata, sinuosa e
caratterizzata da onde decisamente suggestive, e le atmosfere umane, ricche di
stimolanti introspezioni.
Interessanti sono, infine, le aggregazioni strette, quasi fusioni di singoli
frammenti simili fino a formare insiemi unici e plastici, che sottolineano la
capacità della realtà di mutare conformandosi alle esigenze della natura.
L'artista sperimenta se stesso e l'ambiente, in cui è inserito e dal quale
dipende, e cerca di organizzare un mondo diverso recependo le esperienze,
assimilate nello schema cognitivo e combinate con le conoscenze già acquisite,
attraverso spontanee impressioni e primitive percezioni e rinnovati modelli
psicologici.