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Eventi alla Libreria Spartaco

Santa Maria Capua Vetere (Ce) - aprile 2015

Comunicato stampa

Giovedì 2 aprile 2015, ore 18, Matti per i classici. Una sera con… "L’insostenibile leggerezza dell’essere" di Milan Kundera
L’autore
Milan Kundera (Brno, 1 aprile 1929) è uno scrittore, saggista, poeta e drammaturgo ceco naturalizzato francese.
La trama
Il romanzo, che si svolge a Praga negli anni intorno al 1968, descrive la vita degli artisti e degli intellettuali cecoslovacchi nel periodo fra la Primavera di Praga e la successiva invasione da parte dell'Unione Sovietica. La storia si focalizza sul gruppo noto come il Quartetto di Kundera, composto da Tomáš (un chirurgo di fama e successo che a un certo punto perde il lavoro a causa di un suo articolo su Edipo che, anche a causa delle modifiche operate dai redattori del giornale a cui lo ha inviato, risulta molto critico nei confronti dei comunisti cechi), la sua compagna Tereza (una fotografa), la sua amante Sabina (una pittrice) e un altro amante di Sabina, Franz (un professore universitario). Questi quattro personaggi vengono seguiti nelle loro vite fino alla fine. Tomáš ha due interessi: il lavoro e le donne. Egli si innamora di Tereza ma non riesce a rinunciare alle sue amanti, e questo rende Tereza estremamente gelosa, ma per la sua debolezza la donna non riesce a ribellarsi e tiene per sé i suoi tormenti, fingendo di non sospettare il tradimento di Tomáš. Sabina è un'idealista, uno spirito libero. Avrà una breve storia con Franz, di cui si innamorerà perdutamente, ma, non avendo il coraggio di stabilire un rapporto serio, fuggirà lasciandolo solo, senza nemmeno una parola di commiato. Franz inseguirà il ricordo di Sabina e sarà proprio questo a portarlo alla morte.
Venerdì 10 aprile
2015, ore 18: presentazione del libro “Sinesio di Cirene. Elogio della calvizie”, di e con Antimo Cesaro (ed. Artetetra). Intervengono Giuseppe Ambrosio e Paolo Graziano.
Giovedì 16 aprile 2015, ore 18: presentazione del libro “Manuale di filosofia napoletana” di e con Amedeo Colella (ed. Cultura Nova).
Presenta Riccardo Staffa
Come si calcola l’importo della “busta” di un matrimonio? E quello della mazzetta all’operaio che viene a montarti la lavatrice? Il cavallo di ritorno è un equino? Perché in tutti i servizi televisivi su Napoli c’è sempre un motorino che passa con tre o più persone a bordo? A questi e altri interrogativi risponde Amedeo Colella nel volume “Manuale di filosofia napoletana. 100 racconti semiseri partenopei” (ed. CulturaNova). Autore e libro saranno al centro dell’incontro con i lettori del ciclo “Scrittori in carta e ossa”, giovedì 16 aprile 2015, alle ore 18, nella Libreria Spartaco di via Martucci 18 a Santa Maria Capua Vetere (Ce). Presenta Riccardo Staffa.
Il libro
Cento brevi racconti che disegnano una Napoli pragmatica, di difficile lettura, opportunista, surreale ma vera, assolutamente vera. Sono storie che grondano di filosofia di vita e che esprimono, in maniera leggera e divertente, il modus vivendi del popolo insediatosi all’ombra del Vesuvio.
L’autore
Amedeo Colella è uno studioso delle eccellenze partenopee,, dalla lingua napoletana, ai costumi sociali e alla gastronomia. Docente di napoletanità alla Fondazione Humaniter, ha già pubblicato “Manuale di napoletanità”, “Mille quesiti di napoletanità” e “Mangianapoli” (ed. Ateneapoli).
Mercoledì 22 aprile 2015, ore 18: presentazione del libro “Carditello da Feudo a Sito Reale” di e con Aniello D’Iorio (ed. Bonaccorso).
 Assieme all’autore, interverranno Anna Maria Troili, Paolo Mandato, Pompeo Pelagalli, Carla Ferrucci, Eugenio Frollo, Marinella Giuliano, Vito Gangae. Coordina Angelina Della Valle. L’incontro è organizzato dalla sezione di Capua del Touring Club Italiano - Club di territorio Terra di Lavoro, dalle associazioni Pianeta Cultura, Confraternita della Buona Ventura in collaborazione con CaserTerrae, Movimento degli Architetti Sostenibili, Retearticolonove Casertapompei e Il Bel Paese - Campania Felix.
Il libro e l’autore
Motivazioni, eventi, persone e luoghi, sono parte dell’analisi del contesto storico e sociale in cui avvengono le operazioni di acquisizione del feudo, da parte di Carlo III di Borbone. L’attento studio dei settecenteschi documenti notarili ha permesso all’autore una ricognizione meticolosa sull’evoluzione della fattoria borbonica di San Tammaro. Ripercorrendo le tracce lasciate dagli atti di proprietà, lo storico Aniello D’Iorio giunge al momento dell’effettiva presa di possesso della masseria del Conte di Acerra, da parte della casata regnante. Il volume è arricchito da immagini di valore, alcune delle quali sono rese pubbliche per la prima volta, grazie all’autorizzazione dell’Archivio di Stato di Napoli. La prefazione è di Elvira Chiosi, ordinario di Storia moderna presso la Federico II di Napoli.
Giovedì 23 aprile 2015, ore 18, “Giornata mondiale del libro”
Dibattito aperto su “Stato e camorra: le trattative” con Massimiliano Amato, autore del saggio “L’altra trattativa” e Vito Faenza, autore del romanzo “Il terrorista e il professore”
I giornalisti
Massimiliano Amato, giornalista professionista, ha lavorato come redattore a Il Giornale di Napoli, il Mezzogiorno, La Città, il Mondo, L'Articolo, L’Unità. Ha pubblicato diversi libri di approfondimento giornalistico.
Vito Faenza (1948), giornalista e saggista, ha lavorato a l'Unità, Panorama, Il Messaggero, Agi, Corriere del Mezzogiorno. È stato segretario dell’Osservatorio sulla camorra e sull'illegalità, curando la pubblicazione del relativo bollettino mensile. Per Edizioni Spartaco ha scritto il fortunato romanzo L'isola dei fiori di cappero (2013).
I libri
“L’altra trattativa”: 16 febbraio del 1994 una Fiat Tipo piena di armi venne fatta ritrovare in un garage di corso Garibaldi, nel pieno centro cittadino di Salerno, proprio di fronte all’ingresso principale del Palazzo di Giustizia. Fu un fatto che destò enorme impressione in città, ma pochi riuscirono a coglierne il senso preciso. In realtà, quel clamoroso ritrovamento fu una delle tappe salienti, probabilmente la più importante, di una trattativa che un ampio fronte di detenuti per associazione camorristica aveva avviato da mesi con le istituzioni per il tramite del vescovo di Acerra, monsignor Antonio Riboldi. A Salerno, il presule ebbe come interlocutori l’allora coordinatore della Direzione distrettuale antimafia, il pubblico ministero Alfredo Greco, e l’avvocato Diego Cacciatore, figura storica del Foro cittadino, difensore del boss di Scafati Pasquale Loreto. Dopo la strage di Capaci, dunque, lo Stato si trovò a trattare non solo con la mafia, ma anche con la camorra. Molti boss e gregari dell’organizzazione criminale campana erano infatti pronti a deporre le armi, dissociandosi. È quanto scrive, con un approfondito lavoro di scavo in fonti, documenti e atti processuali dell’epoca, il giornalista e scrittore Massimiliano Amato nel suo ultimo libro, “L’altra trattativa. La vera storia del fallito accordo Stato-camorra”, (Cento Autori).
“Il terrorista e il professore”: Il rapimento di un assessore regionale. L’intreccio tra malavita, terrorismo e politica. Un boss che detta le regole del gioco. Il ruolo equivoco dei servizi segreti. Una tenera storia d’amore. I dubbi che lacerano chi, in nome di alti ideali, scende a compromessi e sceglie la strada della violenza. Sono alcuni degli ingredienti del romanzo Il terrorista e il professore che, traendo ispirazione da fatti veri, assume pieghe del tutto originali, inedite, appassionanti. Il set principale dove si svolge l'azione è un carcere di massima sicurezza dove è rinchiuso don Vittorio, meglio conosciuto come il Professore, capo indiscusso della cosca. C'è Napoli, teatro dell’agguato dei terroristi che rapiscono un politico locale, personaggio chiave nella gestione dei fondi per la ricostruzione post terremoto dell'Ottanta. E c'è Milano, città dove prende forma la trattativa segreta tra Stato e camorra per la liberazione dell'ostaggio. Il penitenziario diventa crocevia di esponenti dell'intelligence, affiliati al clan e governanti ambigui. Il boss tesse la trama dei rapporti, fissa condizioni e tempi degli interventi, tiene in pugno e ricatta esponenti istituzionali, stringe amicizia con un sindacalista brigatista che, per amore della sua compagna, si è consegnato alle forze dell'ordine. Gli attori principali e la folla dei personaggi secondari disegnati con essenziali tratti di pennello, il linguaggio semplice e scorrevole, il ritmo intenso impresso agli avvenimenti fanno del nuovo, atteso romanzo di Vito Faenza una lettura avvincente, carica di pathos e tensione.
Lunedì 27 aprile 2015, ore 18: per il ciclo “Matti per i classici”, letture e dibattito sul romanzo di Leonardo Sciascia “A ciascuno il suo”
Il libro
In una calda estate siciliana del 1964, in un piccolo borgo dell’entroterra, il farmacista del paese riceve una lettera anonima, in cui viene minacciato di morte. Incoraggiato anche dagli amici nell’ipotesi che si trattasse di una burla, non dà peso alla lettera e viene tragicamente ucciso durante una battuta di caccia assieme all’amico, il dottor Roscio. Gli inquirenti ipotizzano che il movente dell’assassino sia stata la presunta relazione di Manno con una frequentatrice della farmacia, ma questa pista si rivela sbagliata. Solo il professore palermitano Laurana, quasi ossessionato dall’omicidio segue la pista giusta, ponendo la sua attenzione sulla parola nel retro del foglio: unicuique, composta utilizzando i caratteri di un giornale, “L’Osservatore Romano”, che ricevono solo due persone in paese: il parroco di Sant’Anna e l’Arciprete. Laurana recandosi prima da uno e poi dall’altro, intuisce che il vero bersaglio non era il dott. Manno, bensì Roscio. “A ciascuno il suo” fu pubblicato per la prima volta nel 1966.
L'autore
Leonardo Sciascia (Racalmuto 1921 – Palermo 1989) è stato uno scrittore, saggista, giornalista, politico, poeta, drammaturgo e insegnante di scuola elementare, italiano. Spirito libero e anticonformista, lucidissimo e impietoso critico del nostro tempo, Sciascia è una delle grandi figure del Novecento italiano ed europeo.

Libreria Spartaco, via Martucci 18, S. Maria C. V. (Ce)

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