Jazz on Slide al Belvedere di San Leucio
San Leucio (CE) - 9 luglio 2014
Articolo e foto di Damiano Gedressi
Ieri sera, nella splendida cornice del Belvedere di San Leucio è salita sul palco l’ensemble Jazz on Slide, una vera e propria superband formata da artisti di caratura regionale e nazionale, nata quasi per caso, dopo essersi incontrati a suonare per la commemorazione di un amico comune, il compianto Pietro Patricelli, a cui i componenti del supergruppo hanno voluto dedicare la serata. Componenti che hanno i nomi di Ferdinando Ghidelli alla pedal steel guitar, Gino Izzo alla batteria, Enzo Faraldo al contrabbasso e Pietro Condorelli alla chitarra.
La serata si è svolta all’interno del ciclo di appuntamenti del Forum Universale
delle Culture, che sta animando il territorio campano in questo periodo.
Il progetto Jazz on Slide è uno di quegli esempi di una generazione che ha
sfornato talenti musicali veri, intensi, come un vino di un’ottima annata, e si
sa che vino e jazz sono un connubio perfetto.
Pronti via e si parte con alcuni dei brani dei più noti jazzisti mondiali, da
Sonny Rollins a John Coltrane, passando per Duke Ellington e Benny Golson.
Il pubblico dimostra di gradire e si scalda subito, pronto a infiammarsi ad ogni
assolo in cui si cimentano i vari musicisti presenti. Di grande spessore il
brano All the things you are, di Kern -Hammerstein ma reso famoso da Charlie
Parker, o The lady is tramp successo di
Frank Sinatra. Così tra uno swing e un po’ di funky, nascono anche brani
inediti, come quello dedicato a John Scofield e Pat Metheny, dall’emblematico
titolo Scometheo. Ancora una volta il pubblico dimostra il suo entusiasmo nei
confronti dei fraseggi di Pietro Condorelli e Ferdinando Ghidelli, nei tamburi
rullanti di Gino Izzo e nelle ritmiche dalle basse frequenze di Enzo Faraldo.
Poi la sorpresa, inaspettata, sospirata, ed entusiasticamente gradita di Fausto
Mesolella, il grande artista casertano nonché chitarrista degli Avion Travel,
che sale sul palco quasi di sorpresa generando forti emozioni tra il pubblico.
Ed è proprio quello che comincia a dispensare, non appena infilato il jack della
chitarra all’amplificatore; emozioni.
Il tempo incalza, ma in questa serata perfetta si parla di jazz, ed il tempo nel
jazz è un controtempo. Così, comincia il potente dialogo tra le tre fantastiche
chitarre presenti sul palco, e piccole perle come il Libertango di Astor
Piazzolla, o il celebre standard Over the Rainbow, diventano il pretesto per
creare nuove melodie, attraversare diversi generi, dallo swing al tango, dal
blues al funky style.
Il pubblico acclama a gran voce i membri del supergruppo che concede la chiusura
sulle note di Tequila storico e brillante brando dei The Champs.
I ringraziamenti sono d’obbligo, al Comune di Caserta per aver permesso tutto
ciò, ai cinque Maestri presenti sul palco e alla loro inesprimibile sensibilità,
e soprattutto al pubblico, che ha dimostrato ancora una volta di saper
apprezzare e divertirsi sulle note del jazz.