Rosa Chiodo si racconta nel primo concerto all'Auditorium Bianca d'Aponte
Aversa (CE) - 16 marzo 2014
Articolo e foto di Tonia Cestari
L'abbiamo vista sui diversi palchi di tutta la Campania in qualità di ospite ai più svariati festival al fianco di nomi illustri della musica italiana quali Marco Masini, Paolo Vallesi, Anonimo Italiano e Fausto Mesolella; ancora in trasmissioni televisive locali o in veste di concorrente a molti contest canori finché non è arrivata al primo posto al PREMIO MIA MARTINI sezione “NUOVE PROPOSTE PER L' EUROPA” 2013, una vittoria che rappresenta il culmine di una carriera ricca di esperienze sul palcoscenico: Rosa Chiodo artefice di un audace percorso artistico, ha iniziato a cantare sin dalla tenera età di 4 anni, quando fu notata da una insegnante di canto con la quale ha intrapreso un percorso formativo. Dopo i numerosi successi ottenuti, si è esibita ieri nel suo primo concerto ufficiale all'Auditorium Bianca d'Aponte di Aversa.
Tra canzoni, aneddoti e ricordi si è raccontata la cantante campana: la prima
parte della performance è stata dedicata alla riproposizione di alcuni tra i
brani più significativi della musica classica napoletana come "Malafemmena" di
Totò, "Chella llà" di Umberto Bertini e Vincenzo Di Paola e "La Rumba degli
Scugnizzi" in un omaggio a Raffaele Viviani in chiave bossanova e poi swing. Ad
accompagnarla magistralmente, Daniele De Santo al contrabbasso e Vincenzo
Tammaro al pianoforte.
Ogni canzone è stata scelta in base al legame con la sua vita privata come "Voce
e Notte", tra le sue preferite sin dall'infanzia, o secondo il suo gusto
artistico come è stato per gli omaggi a Pino Daniele con "Quando Quando",
canzone esportata in tutto il mondo o ancora al "napoletano di Bologna", Lucio
Dalla, col medley di "Piazza Grande", "Caro amico ti scrivo" e "Caruso", tutte
eseguite con sentita passione e impeccabile precisione. Una vera interprete che
riesce al meglio in quello che fa perchè come ci dice lei stessa: "Ci sono
tante persone brave a cantare, ma quello che non bisogna mai dimenticare quando
si sale sul palco, ed è quello che poi fa la differenza, è il cuore"
I brani riproposti per lo più in chiave bossanova risultavano più eleganti di
come siamo abituati ad ascoltarli. Un concerto originale che ci ha fatto
viaggiare attraverso la bellezza di Napoli: "una bellezza che va esplorata
nel suo fascino, come si fa con una donna", dice ancora Rosa.
Tra la prima e la seconda parte è stato graditissimo l'intervento dell'attore
Gennaro Patrone, che ha presentato un monologo di cui è anche l'autore, nelle
vesti di Pulcinella, maschera simbolo della cultura partenopea.
Nella seconda parte del concerto sono stati presentati i brani inediti, scritti
dal cantautore casertano Saverio d'Andrea che da questo momento l'ha anche
accompagnata al pianoforte e alla chitarra acustica. E' proprio da qui che la
serata ha assunto un aspetto particolarmente intenso. Un'elettricità
percettibile a tutti sul palco ha avvolto in un'unica emozione autore e
interprete. Interessante è la storia della nascita del connubio Chiodo-d'Andrea:
è la cantante stessa a spiegare come dopo una serie di eventi che l'hanno
affiancata a persone distanti dalla sua natura artistica, abbia finalmente
trovato nel cantautore Saverio d'Andrea, presentatole da un'amica, il paroliere
giusto per le sue emozioni:
"Credo che saper scrivere una canzone sia un talento naturale, come avere una
bella voce o qualsiasi tipo di abilità. Mi sarebbe piaciuto saper mettere in
versi le mie emozioni ma è una cosa che mi viene difficile. Ho infatti trovato
in Saverio l'autore che riesce a verseggiare in una canzone quello che vorrei
esprimere, perciò ogni sua canzone la sento in qualche modo anche mia"
I brani di Saverio d'Andrea, non hanno solo conquistato Rosa come interprete, ma
sono arrivati al pubblico nel loro significato più vivo e steso bene alla platea
grazie all'interpretazione accattivante della Chiodo. Degli inediti hanno
particolarmente colpito l'intensa "Conosco un posto", "Senza più paura" dal
sound fortemente liberatorio e non poteva di certo mancare all'appello "Il tuo
respiro", canzone dolcissima dedicata ai figli che ha portato Rosa alla vittoria
del Premio Mia Martini 2013, sempre scritta da Saverio d'Andrea.
Dopo questo tanto atteso primo concerto, Rosa porterà avanti la promozione del
suo progetto pronta a collezionare le soddisfazioni che merita dopo anni di
studio, audacia e tanta esperienza sul palcoscenico grazie alla quale ha
acquisito una tale presenza scenica capace di tenere il pubblico attento ed
incantato dalla sua performance. Inoltre è prevista per maggio l'uscita del suo
primo E.P. con l'etichetta "Faroproduction" di Roma, che conterrà cinque brani
inediti ed una cover rivisitata. L'auditorium Bianca d'Aponte di Aversa, da
tempo ormai la casa simbolo di ogni artista femminile è stata lieta di ospitare
"una tra le più grandi voci di Terra di Lavoro" come in altre occasioni l'ha
presentata proprio Fausto Mesolella che, presente in sala, ha fortemente voluto
e supportato questo evento