Mostra: Vanvitelli segreto i suoi pittori da Conca a Giaquinto - la Cathedra Petri
Caserta - dal 4 marzo al 31 ottobre 2014
Comunicato stampa
Sarà inaugurata martedì 4 marzo alle ore 16 la mostra Vanvitelli segreto
i suoi pittori da Conca a Giaquinto - la Cathedra Petri, ideata da Paola
Raffaella David, già Soprintendente BAPSAE di Caserta e Benevento, curata da
Vega de Martini e Francesco Petrucci e promossa dal Centro Europeo per il
Turismo. L’esposizione, allestita negli Appartamenti storici del Palazzo
Reale di Caserta, è incentrata su due aspetti della produzione di Luigi
Vanvitelli: “inventore” di opere di arte decorativa e pittore.
Il primo aspetto è rivelato dal Trono di San Pietro, imponente manufatto
tardo-barocco in marmo di Carrara a metà strada tra scultura e arte
decorativa, ideato da Vanvitelli per la Basilica Vaticana.
Il trono, commissionato da Benedetto XIV nel 1754, venne rifiutato dai
canonici della basilica per il carattere esuberante rispetto alla celebre
statua bronzea attribuita ad Arnolfo di Cambio.
La mostra espone il suo bellissimo modello in terracotta e stucco dorato
conservato presso la Fabbrica di San Pietro.
Nell’ambito della pittura viene esposto per la prima volta il Ritratto di
Gaspar van Wittel, il famoso vedutista olandese padre di Luigi Vanvitelli,
concesso in prestito dall’Accademia Nazionale di San Luca.
In mostra anche dipinti degli artisti più stimati da Vanvitelli,
collaboratori in alcune sue opere: Sebastiano Conca che fu chiamato da
Vanvitelli a Napoli per importanti commissioni; Corrado Giaquinto, uno dei
massimi pittori del rococò, trasferitosi a Napoli dopo il soggiorno in
Spagna come primo pittore di Corte.
Nel filone classicista degli artisti stimati o attivi a fianco di Vanvitelli,
vanno annoverati Pompeo Batoni, successore del Conca come caposcuola del 700
romano, e Anton Raphael Mengs, padre del Neoclassicismo.
Tutti questi artisti sono presenti in mostra con varie opere, alcune mai
esposte al pubblico italiano, come il Ritratto di Clemente XIII di Mengs,
uno dei capolavori della ritrattistica papale, il Ritratto del principe
Guglielmo Ruffo in veste di Gran Camerario del Regno di Napoli di Francesco
De Mura, tra i pochi artisti napoletani stimati da Vanvitelli, concesso in
prestito dal principe Fulco Ruffo di Calabria.
La mostra sarà arricchita dal Ritratto del Vanvitelli di Giacinto Diano, da
due frammenti del quadro con la Natività di Sebastiano Conca, distrutto nei
bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale dalla Cappella
Palatina della Reggia di Caserta, da una serie di dipinti di de Mura, Batoni,
Pozzi, Giaquinto, modelli per gli arazzi che dovevano decorare la camera da
letto di Ferdinando IV e Maria Carolina nel Palazzo Reale di Napoli e da una
serie di disegni dello stesso Vanvitelli, manufatti del fondo casertano.
Chiude la mostra un singolare Ritratto allegorico di Carlo III di Borbone di
Lorenzo Gramiccia, proveniente da Palazzo Chigi in Ariccia.
Un altro aspetto poco considerato, inerente gli interessi culturali del
Vanvitelli, è la sua passione e competenza musicale, documentata da alcune
lettere provenienti dall’archivio del Palazzo Reale di Caserta; e ancora
sarà esposta la “maschera mortuaria” dell’artista, conservata nei depositi
della Reggia.
Al vernissage della mostra interverranno Gregorio Angelini, Direttore
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania e Fabrizio
Vona Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico
per il Polo Museale di Napoli e la Reggia di Caserta.
Vanvitelli segreto i suoi pittori da Conca a Giaquinto, la “Cathedra Petri”
sarà visitabile tutti i giorni escluso il martedì negli orari museali (08:30
– 19:30)
Festa della donna
In occasione dell’apertura della mostra “Vanvitelli Segreto - i suoi pittori
da Conca a Giaquinto, la “Cathedra Petri” allestita negli Appartamenti storici
di Palazzo Reale e in concomitanza con la Festa della donna, saranno organizzate
sabato 8 e domenica 9 marzo, a cura della Soprintendenza e della sezione
didattica di Civita Musea, visite tematiche sul ruolo di Maria Amalia di
Sassonia, la prima regina che ha influenzato il grande progetto di Luigi
Vanvitelli.
Le scelte architettoniche e decorative adottate alla Reggia vennero condizionate
anche dai sovrani Carlo di Borbone e Maria Amalia committenti dell’opera e il
ruolo di quest’ultima fu ancora più incisivo di quello del marito, grazie
all’entusiasmo e alla passione che dimostrò per il progetto.
Il rapporto fra Vanvitelli e la Regina fu veramente felice, tanto che lo stesso
architetto amava ricordarla nelle lettere che scriveva al fratello Urbano.
Nell’epistola datata primo giugno 1751 sono riportate alcune dichiarazioni che
Maria Amalia fece al Maestro in merito ai fondi stanziati per la costruzione del
Palazzo: ‹‹Vanvitelli, fa che questa opera sia il tuo capo d’opera, perché se
sai fare et il disegno mi piace quanto mai si può dire››.
La sovrana non riuscì a veder finita la Residenza reale casertana, poiché nel
1759 si trasferì a Madrid con Carlo che divenne re di Spagna.
Il percorso di visita, accompagnato da storici dell’arte, comprende sia le sale
che ospitano la mostra su Vanvitelli che quelle in cui sono custoditi i plastici
vanvitelliani, con un approfondimento particolare sui ritratti di Maria Amalia.
A fine visita saranno letti passi delle “lettere di Vanvitelli” in cui emerge
l’influenza sul cantiere della Regina.
Le visite tematiche della durata di 1 ora e 30 si svolgeranno sabato 8 e
domenica 9 marzo alle ore 11,30 e 16, per gruppi max 30 persone
(appuntamento in biglietteria), costo 5,80 euro a persona comprensivo di
radioguida. È consigliabile la prenotazione.
Nel weekend della “festa della donna” sarà proposto inoltre un menù “dedicato”
al prezzo di 15 euro, con l’omaggio di una porzione di torta mimosa, che si
potrà degustare presso la caffetteria-punto di ristoro gestita dalla società
Angelica Real Sito all’interno del Palazzo Reale.
Biglietti:
appartamenti storici+ mostra + parco 14 €
appartamenti storici+mostre 11 €
Info:
0823 448084, reggiadicaserta.beniculturali.it
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