Federica Abbate vince la nona edizione del Premio Bianca d'Aponte
Aversa (CE), 26 Ottobre 2013
Articolo e foto di Roberta Cacciapuoti
Anche quest'anno, come sempre negli ultimi nove, il Premio Bianca d'Aponte si è rivelato essere una splendida occasione per la musica cantautorale al femminile, un'occasione di incontro, ci scambio e di confronto per autori, compositori, musicisti e interpreti. Si sono tenute lo scorso fine settimana le due serate finali del Premio, giunto alla sua nona edizione. Madrina di quest'anno e presidente della giuria di qualità che ha assegnato i premi, era Paola Turci, vecchia conoscenza del direttore artistico Fausto Mesolella.
Fausto Mesolella
Tantissimi, come sempre, gli ospiti che si sono succeduti sul palcoscenico del Teatro Cimarosa di Aversa, tra gli altri Mariella Nava, ospite fissa delle ultime edizioni, Mauro Ermanno Giovanardi, Fausta Vetere, Raiz che insieme a Mesolella ha proposto alcuni tra i brani più belli del repertorio classico napoletano, Brunella Selo, Fausta Vetere, Tony Bungaro, Vitrone, Sabba & gli Incensurabili e tanti altri.
Paola Turci Raiz
Il primo premio assoluto "Sono un’isola: io, donna per una canzone d’autore”, è andato quest'anno al brano “Dammi ancora” di Federica Abbate, pianista e cantautrice di Milano, che ha vinto anche la targa come Miglior Composizione. Il Premio della Critica è stato invece assegnato al brano “Non voglio scriver d’amore” di Rebi Rivale, di Udine, che aveva già partecipato alla settima edizione del Premio. Il Premio per il Miglior Testo è andato a Carolina Da Siena, di Bisceglie (BT) con il brano “Forse no”; e quello alla Miglior Interpretazione è andato a Lea (nome d’arte di Lea Anna Esposito) di Scafati (SA), energica e rockettara, con il brano “Mi rifaccio il trucco”. La novità di questa edizione è stata rappresentata dal Premio che Mariella Nava, con la sua nuova etichetta discografica “Suoni dall’Italia – Produzioni Musicali”, ha deciso di assegnare a una delle ragazze, Adele Pardi, di Trento, in concorso con il brano “Valzer d’estate”, per la completezza musicale. Il premio consiste nella proposta di un contratto discografico.
Paola Turci, madrina di quest'anno, ha emozionato il pubblico interpretando
un brano di Bianca, "Cose lontane", momento intenso e commovente. Ha inoltre
proposto alcuni brani del suo repertorio, tra i quali "Stato di calma
apparente", "Bambini", e una cover di Modugno, la struggente "Dio come ti amo",
contenuta anche nel suo ultimo lavoro discografico "Attraversami il cuore". Ad
accompagnarla, poi, il direttore artistico del Premio, il meraviglioso
chitarrista casertano Fausto Mesolella, che insieme a Paola ha regalato al
pubblico una splendida interpretazione del brano storico partenopeo "O surdato 'nnammurato".