Mostra “Oriundi. Superfici sotterranee” di Maria Eudoxia Mellao
San Leucio (CE), Dal 6 al 23 Ottobre 2013
Comunicato stampa
Si inaugurerà domenica 6 ottobre alle ore 19 a Caserta, nella
splendida cornice del Belvedere di San Leucio, la mostra personale di Maria
Eudóxia Mellão, dal titolo “Oriundi. Superfici sotterranee”, a cura di Enzo
Battarra. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Caserta, è stata promossa
dalla gallerista dell’Unusual Art Gallery Sueli Viana che ne ha curato anche
l’organizzazione in collaborazione con Vincenzo Mazzarella.
Maria Eudóxia Mellão è una delle più famose artiste brasiliane, nota a
livello internazionale per le sue sculture, cui si sono affiancati negli
ultimi anni i gioielli, vere opere d’arte. L’esposizione sarà vistabile fino
al 23 ottobre prossimo.
Nel testo in catalogo il curatore scrive: “È nata in Brasile Maria Eudóxia
Mellão. Ed è brasiliana, da sempre, dai suoi genitori, dalla sua storia
familiare. Eppure ha dentro di sé l’inquietudine della partenza, della
scoperta di nuovi mondi. Tra le piantagioni di caffè ci ha vissuto. E su
quei terreni avrà ascoltato racconti di viaggio e descrizioni di mitici
luoghi, leggende metropolitane e favole rurali. Tra Maria Eudóxia Mellão e
la sua terra c’è un rapporto inesauribile, ancestrale, un rapporto che la
induce a indagare la natura dei luoghi. Un impulso viscerale la porta a
scoprire le radici della terra, fino a evidenziare quelle superfici
sotterranee che sono aree geografiche mentali, ma sono anche la base comune
che tiene insieme popoli e generazioni”.
Battarra aggiunge: “Le sue sculture sono naturali, nella doppia accezione
del termine. Sono fatte di natura, ma sono anche spontanee, immediate,
conseguenziali. L’armonia è data da un equilibrio geometrico, che sottende
alle superfici e si concretizza nei volumi. La luce incontra queste opere e
le accarezza, scoprendone i particolari e nascondendosi nei vuoti. Sono
fatte di fibre tessili, ma hanno una compattezza metallica, un rigore
formale. Hanno i colori della terra e della terra sono figlie. Sono totem
queste sculture, per il loro carattere primigenio e per la loro immediatezza
simbolica. Sono policrome e polimateriche, ma hanno un forte carattere
unitario nel loro sviluppo plastico”.