Itinerari d'arte in Terra di Cultura e non di fuochi
Santa Maria Capua Vetere (CE), Dal 5 Ottobre 2013
Comunicato stampa
Nell’ambito della rassegna ‘‘Itinerari d'arte in Terra di Cultura e non
di fuochi’, sabato 5 ottobre, presso la splendida location di Artzone
a Santa Maria Capua Vetere, prende il via il primo appuntamento con l’arte.
Si inaugura la mostra personale dell’artista Enzo Gravante.
Enzo Gravante è giornalista professionista e critico musicale, ma è anche
Zeno Travegan, nome d'arte dietro il quale si celano un'indole da artista e
una grande passione per il disegno, con un filo conduttore sempre presente:
la musica jazz.
"Ho provato un piacere immenso quando, qualche mese fa, Michele Castaldo,
Paola Mattucci e Giosuè Di Rienzo mi hanno chiesto di fare una "personale"
da Art Zone. E li ringrazio per questa splendida opportunità.
Credo che ancora oggi siano tanti gli amici sammaritani ignari del mio
percorso "artistico" che, in realtà, ha radici lontane ma per molti anni
parallele alla mia professione di giornalista svolta in giro per il mondo
per ventisei anni.
Raccontare con le parole le emozioni di un concerto, o di un'intervista con
un personaggio famoso dello spettacolo, diventava col tempo per me sempre
più insufficiente. E pressante era l'esigenza di aggiungere la matericità
dei colori, le sfumature delle riflessioni, i tratti brevi, i gesti, alcuni
luoghi memorabili, i segni scanditi dagli assoli o dalle performances che
spesso ritornavano nella mente.
Il Jazz ha incendiato la mia giovinezza, ed ho percorso tutto il mio
tragitto giornalistico sulla scia di questa musica, della sua storia e dei
suoi protagonisti.
Oggi che mi dedico solo al disegno ed alla pittura, la musica ritorna sempre
come protagonista, diretta o indiretta, dei miei lavori. A volte rivivendo
nel volto di un esponente, a volte in qualche particolare (per me non
secondario) come un fiore, un albero, uno sguardo. E questi ricordi, questi
sogni, queste realtà mi appagano di tanti sacrifici e aspettative nutrite ed
ancora in cantiere. Certo, col tempo una cernita si fa sempre, è
fisiologico. Io ho scelto di lasciare la scrittura ma non la musica, che può
essere scritta anche senza le parole perchè in fondo credo che l'arte non
sia qualcosa di indispensabile, ma col tempo serve a conferire a noi tutti
un'identità. Io racconto e dipingo solo ciò che voglio vedere". Enzo
Gravante
11 Ottobre, ore 20, Pietro Condorelli Jazz Colors
mercoledì 16 ottobre, ore 19,30, mostra personale di Antonio d’Amore
(fino al 25)
Per l’occasione saranno esposte 30 opere che sono state create nel corso di
tre anni, dal 2011 al 2013.
Dopo 4 anni l’artista sammaritano, torna ad esporre le proprie creazioni
nella sua città natale dove ha intrapreso con passione sin da giovane gli
studi nel campo dell’arte e ha seguito una lunga formazione personale
attraverso un percorso di ricerca che lo ha condotto a rapporti di forte
valenza con l’arte fino a far prevalere la pittura come principale mezzo
d’espressione. Già nel 2009, infatti, Antonio d’Amore ebbe l’occasione di
raccontare la sua arte all’ombra della spettacolare cornice del teatro
Garibaldi.
La sua carriera è stata sin dall’ inizio sostenuta da importanti consensi di
critica, tra cui quelli di Enzo Battarra, famoso critico d’arte e
giornalista che interverrà nel corso della serata.
“Su ogni immagine una sequenza alfanumerica serve se non ad identificare a
connotare. L’immagine riprodotta vive una sua storia, nel ricordo di quello
che già è stato. Affiorano miti e testimonianze d’arte del passato, icone
del tempo, ricordi congelati – scrive Battarra.
Agli occhi di un viaggiatore contemporaneo resta un ricordo intriso di
colori ed emozioni. Al centro c’è sempre la persona, la sua immagine e il
suo vissuto. E a tutto questo rimanda il codice, che è marchio di fabbrica,
è titolo e data, che è simbolo di appartenenza. Lettere e numeri sono
indissolubilmente legati a quello che solitamente si chiama vita”. La
particolarità delle sue opere, ispirate alla pop art, e la forza giovane
sprigionata da esse hanno catturato l’attenzione di molti galleristi e
collezionisti, grazie ai quali oggi è possibile ammirare molte di esse in
musei e gallerie su tutto il territorio nazionale e della provincia
casertana, come al “Magma” di Roccamonfina e al Museo di arte contemporanea
di Capua. Recentemente l’artista sammaritano ha avuto modo di esporre a
Positano nel Museo del viaggio e a Maiori all’interno del salone degli
affreschi dello storico palazzo Mezzacapo.
La sua arte è stata ammirata in tutta Italia, in un tour che ha toccato
varie città da Roma a Ravello, da Pesaro a Terni, passando da Spoleto a Fano,
da Palermo fino a Caserta. La personale di mercoledì prossimo è sicuramente
un’occasione unica a cui gli amanti dell’arte non potranno assolutamente
mancare.
17 Ottobre, ore 20, Reading di Generoso Di Biase
Aquazone Urban Spa, piazza Mazzini 16, Santa Maria Capua Vetere