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Festival Ouverture di Officina Teatro: Musica

S. Leucio (CE), 23 settembre 2013

Articolo di Rossella Barsali, foto di Barbara Barsali

23 Settembre

Armati fino ai denti di basi ritmiche, in una continua conversione del rumore in musica, i Rough Combo conducono al termine la serata del 23 settembre in puro stile noir anni ’40. Sembrano usciti da un film vintage americano stile Belli e Dannati, con quel sax solitario in primo piano, unica concessione armonica in un contesto quasi esclusivamente dedicato alle basse frequenze.

C’entra Buscaglione, ma il suono è più scuro. C’entrano i Morphine, ma solo per composizione del trio. Interessante la rivisitazione di The Spy, (The Doors) ma assolutamente più convincenti sui loro inediti. Funzionano. Tanto, fino a far ballare gli esausti, come me

24 Settembre

Miele Amaro – A. Asuni, A. Ferraiuolo , A. De Carolis - Sindrìa Trio
Dal corbezzolo si ricava un miele particolare, amaro, che induce rilassamento, il sonno, e gli appetiti sessuali. Dolcissima e intensa è invece Alessandra Asuni, cantastorie della sua terra, accompagnata in unplugged da Augusto Ferraiuolo alle percussioni e suoni ritmici e dal m.stro Alessandro De Carolis al flauto. E’ un canto indigeno, il flauto whistle e il bodhran (rispettivamente flauto e tamburo a telaio irlandesi) richiamano all’essenzialità, ed è coinvolgente l’intonazione nello sconosciuto dialetto che sconfina in un ibrido sardo-gaelico.
“Al tempo che i nostri antichi amavano le pietre, i fiumi e i fiori…” Asuni recita Maria Lai, artista sarda scomparsa quest’anno, e riconferma la sua particolarità: essenziale, autentica, composta. E trascinante, senza averne l’aria.

26 Settembre

Giovanni Block in Vadino, signori, vadino…in un posto ideale
Obbedendo all’invito in calce, siamo nel posto ideale, cioè davanti a Giovanni Block, dopo il concerto-cabaret per Overture di Officina Teatro.
2° al Premio Tenco 2012, Targa Siae/Tenco nel 2007 come miglior autore emergente, 1° Premio assoluto a Musicultura 2009, Premio Lunezia 2012 al migliore album d'esordio, tanto per presentarlo. “Nemo profeta in patria sua” sorride Giovanni, che spiazza l’idea del cantautorato consueto “made in Naple”.
Una vis ironica elegante e mai affettata, voce già calda dalla prima battuta, Giovanni Block si sintonizza col pubblico interpretando dei classici intramontabili della Canzone Italiana, voce, chitarra e luce blu. Sorprende con Un Giudice di De Andrè e Lu pisci spada di Modugno. Il proprio repertorio invece lo affronta insieme al bassista Dario Majello, concedendosi solo una digressione col flauto, in cui è diplomato al Conservatorio. E questo è un po’ un peccato, ma la scelta tra voce e flauto predilige irrevocabilmente la prima opzione. Improvvisa un divertente balletto su Lorenzo coinvolgendo il pubblico, e tesse una storia satirica sui colleghi i cui gruppi hanno nomi improbabili, e i cui spettatori hanno capelli di colore impossibile. Sbeffeggia garbatamente con La moda del Ritorno ma commuove con la canzone Le Scarpe (premio Siae/Tenco). Tutto è molto molto molto relativo, ma lui è assolutamente bravo.

28 Settembre

Alan Wurzburger
Dopo quasi un’ora e mezza di concerto da solo col pubblico Alan Wurzburger ha una vitalità e una loquacità francamente invidiabili. Ricorda la Spagna, e i suoi concerti per strada, il suo quartetto (composto in realtà da 5 elementi), e ammette ridendo di come sia trascinato dalle sue suite musicali tanto da smettere di cantare.
Possiede quell’affabulazione partenopea tipica dell’Antica Posteggia che incanta, ma il respiro musicale è certamente più ampio, con inserti di flamenco nel tessuto sonoro arabescato, quest’ultimo consueto nelle sonorità nostrane. Ripropone Sì aveto mon ami, la più riconducibile delle sue canzoni a Napoli, ma poi con con In questo mondo di Quark, dal testo surreale, anche solo con voce e chitarra trasmette quel tono farsesco che conquista. Ci regala una splendida versione di Un Giudice di De Andrè in vernacolo partenopeo, voluto da Dori Ghezzi per la commemorazione del marito. E lunghi, intensi assoli dove non ci si può che trovare a proprio agio

29 Settembre

Associazione Bagaria in ‘A Pazziella In Man' ‘E Criature
E adesso si gioca ad un gioco??
Gianni D'argenzio al Sax, Nicoletta Abbate voce e percussioni, Gerardo Masciandaro e Andrea Giuntini alle tastiere. Valletta: Simona Giuntini addetta alla distribuzione di strumenti musicali "di fortuna" : buatte, buattelle e buattoni, maracas fai da te (bottiglie di plastica e sassolini) e voci e mani ( e piedi!) a volontà per accompagnare un ritmo scatenato che ha coinvolto in balli folli e serpentoni (nun c’ha facc’ a chiamarlo trenino, non ad Officina!) persino la Barsali che eccezionalmente ha deposto il suo taccuino per scatenarsi in una folle danza collettiva!
(cit. Brillante Massaro, attrice di Officina Teatro)

consulta: Ouverture – 7 giorni prima: Edizione # 2

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