Complesso monumentale di S. Domenico

Manlio Santanelli

Antonello Cossia

Riccardo Ceres

Eugenio Bennato

 

Festival dell’Erranza

Piedimonte Matese (ce), Dal 13 al 15 Settembre 2013

Comunicato stampa

E’ nato da poco un festival che ha già una gran voglia di camminare. Il suo ideatore, non a caso, lo ha battezzato, Festival dell’Erranza. “I motivi che hanno ispirato la creazione di un festival del genere sono simili a quelli che inducono un viandante a mettersi in cammino”. Con queste parole, Roberto Perrotti, direttore artistico del festival, sintetizza il suo pensiero. Lo psicologo e scrittore ha voluto fondare un luogo, dove viaggiatori, sportivi, filosofi, religiosi, scrittori, artisti possano incontrarsi per riflettere insieme sull’arte di girare il mondo, sulla necessità di mettersi in cammino, sulla fatica di migrare, sulla fascinazione delle vie carovaniere. Il progetto per sua fortuna ha incontrato, sul suo cammino, l’intelligenza dell’Amministratore delegato della Banca Capasso Antonio, Salvatore Capasso, viaggiatore e sportivo anch’egli, che ha voluto promuoverlo e valorizzarlo. Nella sua prima edizione, il festival si terrà, dal 13 al 15 settembre, alle falde dell’Appennino Campano, nel borgo di Piedimonte Matese, contiguo alla bimillenaria cittadina di Alife, tappa della Via Francigena del Sud. Tre intensi giorni d’incontri e di spettacoli, nei quali si ascolteranno le narrazioni di numerosi autori che potranno accrescere l’attenzione verso i temi centrali della modernità. Calendario, dunque, di tutto riguardo. Emanuele Trevi, apprezzato critico letterario, finalista Premio Strega, parlerà delle “ Vie del nomadismo”; Duccio Demetrio, noto filosofo dell’Università di Milano, rifletterà, invece, sul “Passaggio sulla terra offesa”. Marco Guzzi, poeta e filosofo, fondatore dei gruppi di liberazione interiore “Darsi Pace”, parlerà dello smarrimento esistenziale della nostra epoca, indicando una direzione, “ un passaggio” possibile. Per il teatro ci sarà, Manlio Santanelli, fra i più sensibili drammaturghi italiani, la sua “Regina madre” è rappresentata e tradotta in diciannove paesi. Il drammaturgo s’interesserà delle “ Vie carovaniere dell’anima”. Sempre per il teatro, Antonello Cossia rappresenterà un’opera di Erri De Luca, “Solo Andata”. Saranno presenti scrittori del livello di Nando Vitali e di Carla D’Alessio, i quali dialogheranno sul tema delle “ Scritture in transito ”. Spazio poi ai grandi viaggiatori: Stefano Faravelli, della Scuola del Viaggio, Davide Gandini, del Centro Studi Compostellani di Perugia e Giorgio Serafino, che ha attraversato in vespa l’America e l’India. A completare la rassegna, due incontri musicali a tema: “ Se non si parte non si riparte” con Riccardo Ceres e Metropolis Due e “ Attraverso il Mediterraneo” con il Maestro, Eugenio Bennato.
Alla manifestazione parteciperanno, Barbara Rossi Prudente, regista; Caterina Di Matteo, attrice; Alberico Bojano, storico e Natalino Russo, giornalista e scrittore.
Gli ospiti saranno introdotti da:
Barbara Rossi Prudente, regista
Caterina Di Matteo, attrice
Alberico Bojano, storico
Natalino Russo, giornalista e scrittore

13 settembre Ore 17.30 Apertura
Ore 18.00 Marco Guzzi, poeta e filosofo, Passaggi di umanità
Marco Guzzi (1955), poeta e filosofo, ha fondato nel 1999 i Gruppi di liberazione interiore “Darsi pace”, nell’orizzonte di una riconiugazione tra fede cristiana e modernità (www.darsipace.it).
Dal 1985 al 1998 ha infatti condotto alcune delle principali trasmissioni di dialogo col pubblico di Radio RAI, quali Dentro la sera, 3131, e Sognando il giorno. Dal 1985 al 2002 ha diretto i seminari poetici e filosofici del Centro Internazionale Eugenio Montale di Roma. Dal 2004 dirige presso le Edizioni Paoline la collana “Crocevia”.
Dal 2005 insegna presso il “Claretianum”, Istituto di Teologia della Vita Consacrata dell’Università Lateranense, e dal 2008 nella Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana.
Nel 2009 Benedetto XVI lo ha nominato Membro della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Ha pubblicato più di 20 volumi, gli ultimi titoli sono: Per donarsi – Un manuale di guarigione profonda (Paoline 2007); Yoga e preghiera cristiana – Percorsi di liberazione interiore (Paoline 2009); Dalla fine all’inizio – Saggi apocalittici (Paoline 2011); Dodici parole per ricominciare – Saggi messianici (Ancora 2011); Il cuore a nudo – Guarire in dialogo con Dio (Paoline 2012); Buone Notizie – Spunti per una vita nuova (Messaggero S. Antonio 2013).
Ore 19.30 Manlio Santanelli, drammaturgo, Le vie carovaniere dell’anima
Manlio Santanelli nasce a Napoli nel 1938. E’ drammaturgo e scrittore. Dal 1961 al 1980 lavora alla Rai come sceneggiatore radiofonico e televisivo. Il suo primo testo teatrale, “Uscita d’emergenza”, fu rappresentato per la prima volta al teatro San Ferdinando di Napoli il 7 novembre 1980, interpreti Bruno Cirino e Nello Mascia, e ottenne importanti riconoscimenti quali il premio “IDI” (Istituto del Dramma Italiano) e il premio “ANCI” (Associazione dei Critici Italiani). Dopo “L’isola di Sancho”, nel 1985 esce “Regina Madre”, testo tradotto in 19 lingue e oggi rappresentato in molti paesi. Nelle sue commedie si avvertono gli influssi del teatro dell’assurdo, per quell’apparente stato di immobilità e di apatia, unito alla follia delle situazioni narrate, rotte da un’ironia tutta napoletana.
Ore 20.30 Antonello Cossia, attore, Solo andata di Erri De Luca, Recita con Francesco Sansalone e Mario Laporta
“Ho pensato di morire però ho cercato di nuotare più che potevo, anche se la terra non si vedeva e da tutte le parti c’era solo mare”.
”Ero insieme ad alcuni connazionali e ci hanno tenuti prigionieri per alcuni giorni, minacciando di tagliarci il lobo dell’orecchio e le dita se non avessimo consegnato loro i nostri soldi”.
Parole desunte dagli articoli pubblicati in questi caldi giorni di giugno, in cui le preoccupazioni per il caldo, insieme alle previsioni per le vacanze, non ci fanno pensare a coloro che il mare lo affrontano per disperazione, fame, speranza di una vita migliore.
Questo testo di Erri De Luca è una dedica che cerco di fare al buonsenso, alla partecipazione, all’attenzione da rivolgere verso coloro che stanno peggio di noi.
Non lo faccio per spirito di carità, ma sbatto la voce in palcoscenico per rabbia contro le ingiustizie.
La musica di Francesco Sansalone sarà strumento emotivo che porterà temperatura, mentre le immagini di Mario Laporta, ricorderanno che la poesia è necessaria quando essa è anche realtà, così come testimonia la sua personale documentazione fotografica sui viaggi dei migranti clandestini.
“La nostra Patria è una barca, è cenere dispersa la partenza, noi siamo solo andata”.
Antonello Cossia studia nel 1984, Danza Moderna frequentando numerosi stages in Italia e a Parigi. Frequenta i laboratori di Reina Mirecka, Leo De Berardinis, Renato Carpentieri, Yoshi Oida, Mamadou Dioume. Partecipa per sei anni al progetto Teatro Laboratorio di Antonio Neiwiller. Come attore collabora con i registi: Claudio Collovà, Alfonso Santagata, Mario Martone, Renato Carpentieri, Daniele Segre, Ninni Bruschetta, Toni Servillo. Realizza con Raffaele Di Florio e Riccardo Veno gli spettacoli: Il Passaggio delle ore, Fratelli, Qui davanti ad una notte sul mare, Segni, La discesa, Lo sguardo escluso, Penultimi. Come musicista realizza gli spettacoli: La storia di Uosso, La sala Azzurra. Scrive e interpreta il monologo “A fronte Alta – un sogno del millenovecento cinquantasei” edizioni Guida 2007. Nel 2010 dirige e interpreta Figlio del Tricolore.
14 settembre
Ore 18.00 Emanuele Trevi, scrittore, Le vie del nomadismo
Emanuele Trevi (Roma, 7 gennaio 1964) è critico letterario e scrittore. Figlio dello psicoanalista junghiano Mario Trevi, ha scritto diversi saggi e curato numerosi libri classici. È stato direttore creativo della Fazi Editore e ha curato una collana presso Quiritta Editore di Roma. Ha tenuto e redatto colloqui con Raffaele La Capria e Mario Trevi. Collabora con RAI-3 Radio e scrive su Nuovi argomenti, Il caffè illustrato, la Repubblica, la Stampa e il Manifesto. Ha pubblicato, fra l’altro:
Istruzioni per l’uso del lupo, (Elliot);
Musica distante: meditazioni sulle virtù, (Mondadori);
I cani del nulla. Una storia vera, (Einaudi);
Senza verso. Un’estate a Roma, ( Laterza);
L’onda del porto. Un sogno fatto in Asia,( Laterza);
Invasioni controllate, (Castelvecchi);
Letteratura e libertà, (Fandango Libri);
Il libro della gioia perpetua, (Rizzoli);
Qualcosa di scritto, (Ponte alle Grazie).
Ore 19.00 Davide Gandini, scrittore, La dritta via era smarrita
Davide Gandini (Pavia, 17 ottobre 1963) insegna discipline giuridiche ed economiche all’Istituto Superiore “Giancardi” di Alassio e al Liceo delle Scienze Umane “Redemptoris Mater” di Albenga. È segretario generale del Piccolo Cottolengo genovese di don Orione. È priore del Capitolo ligure della Confraternita di San Jacopo di Compostela di Perugia.
Ha pubblicato: Il Portico della Gloria. Lourdes, Santiago de Compostela, Finisterre a piedi (E.D.B. 1996, sesta ristampa 2011), con Invito alla lettura di Vittorio Messori e Introduzione di Paolo Caucci von Saucken; Per la speranza degli uomini. Vita di don Giovanni Calabria (Marietti editore, Genova, 1999) ; La strada buona. Appunti dopo Santiago ( con Paolo Asolan) (Marietti editore, Genova, 2008); La strada buona. Canti pellegrini europei e sudamericani. CD musicale.
Ore 20.00 Duccio Demetrio, filosofo, Passaggi sulla terra offesa
Duccio Demetrio, professore ordinario di Filosofia dell’Educazione presso l’Università di Milano Bicocca. Si occupa di teorie e metodi della formazione. Ha fondato la rivista Adultità nel 1995 e la Libera Università dell’autobiografia di Anghiari, nel 1998. Ha dato vita al Centro studi Adultità Ettore Gelpi, nel
2002, presso la Statale di Milano. Nel 2006 fonda la Società di pedagogia e didattica della scrittura Graphein; e, nel 2010, l’ Accademia del silenzio presso la Casa della cultura di Milano.
Fra le sue opere: Raccontarsi (Cortina 1996); Manuale di educazione degli adulti (Laterza,1997); Elogio dell’immaturità (Cortina,1998); Autoanalisi per non pazienti (Cortina ,2003); La scrittura clinica (Cortina,2008); Filosofia del camminare (Cortina,2005); Perché amiamo scrivere (Cortina,2011).
Ore 21.00 Riccardo Ceres, cantautore, Se non si parte non si riparte, Concerto
“Se non si parte non si riparte” è uno spettacolo contro la crisi che seriamente non si prende sul serio, come il suo autore Riccardo Ceres. Lo spettacolo nasce dall’esigenza di girare il più possibile sul territorio nazionale per promuovere il nuovo disco di Riccardo “e il mondo non c’è più” disponibile da Novembre 2012 in tutti i peggiori negozi di dischi.
Riccardo Ceres, cantautore, compositore, scrittore, attore e molto altro ancora è per nostra fortuna figlio delle indimenticabili melodie che hanno reso la musica italiana famosa in tutto il mondo tra gli anni ’50 e ’70, ma anche di Tom Waits, Bukowski, Miller, Ciampi che hanno sicuramente ispirato la sua scrittura e che gli hanno fatto prendere l’appellativo di “cantautore pulp”. Scanzonato, irriverente, serio, romantico, malandrino, grottesco, divertente, tutto questo è Riccardo Ceres, un autore ostinato che non smette di credere nella musica italiana e che volentieri ammicca al blues ed al jazz. Di lui si è detto che sia l’erede di Buscaglione, oppure il figlioccio di Tom Waits e a proposito di Waits, se avete amato i suoi “Heartattack and vine” e “Swordfishtrombones” e vi siete chiesti come sarebbe stato se quei dischi fossero stati scritti, pensati e suonati nella nostra lingua, allora non potete certamente fare a meno di questo concerto.
15 settembre
Ore 18, Scritture in transito Nando Vitali dialoga con Carla D’Alessio
Il sapere orizzontale dei media, che ha coinvolto l’arte e la cultura in generale, è necessario affiancare un’idea di bellezza fatta di cura e partecipazione. Scrivere è momento di conoscenza. Se si potesse paragonare la lettura, che ne è la forma speculare, alla masticazione, ne dovremmo auspicare una masticazione lenta. Slow food che fermi nella bocca e sotto al palato i sapori, scomponendoli affinché alla prima degustazione ne segua una seconda nutritiva per l’intero corpo.
Il passaggio rapido delle merci culturali impedisce questo processo di acquisizione. Il nostro compito è quello di rallentare il transito, per farne una fotografia sulla quale soffermare lo sguardo e appoggiare i sensi, per dare solidità alla scrittura e al suo contenuto d’idee.
La bellezza è cura del particolare e dedizione. Cerca nella sostanza (il cartaceo in questo senso è l’ideale) la sua misteriosa origine, le motivazioni per le quali la nostra specie la persegue come una necessità.
In definitiva, è come se a un sapere orecchiabile, si opponesse una forma testo che si tramandi nella maniera epica di un racconto che sfidi il tempo.
Nando Vitali, nato a Napoli, nel 1953.
Scrittore, editore, docente di scrittura e lettura creativa. Ha collaborato con “Il Mattino” di Napoli e “Il Manifesto”. 
Attualmente collabora con “La Repubblica”.
 Conduce da circa 18 anni il laboratorio di scrittura e lettura creativa “L’isola delle voci” www.isoladellevoci.it
Scrive, ”Quasi un dizionario “, ( Compagnia dei trovatori);
”Chiodi storti”, (Compagnia dei trovatori), (Premio Molinello).
”Effetto domino” (Treves).
”I morti non serbano rancore”, (Gaffi). Ha fondato e dirige la rivista letteraria “Achab”.
Carla D’Alessio è nata a Caserta nel 1978. Laureata in Lingue e letterature straniere all’Orientale di Napoli e diplomata in tecniche della narrazione alla Scuola Holden di Torino, ha esordito con il racconto Formine incluso nell’antologia Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi Stile Libero, 2004), partecipando poi a una decina di raccolte. Ha pubblicato i romanzi L’altra Agata ( l’Ancora del Mediterraneo, 2008) e Le sette vite dell’amore (Mondadori, 2011).
Ore 19.00 Stefano Faravelli, viaggiatore e scrittore, Il viaggiatore osmotico
Mimesi e osmosi nella pratica del viaggio con il taccuino.
“Nessuno è più adatto a gustare un paesaggio di colui che lo osserva per la prima volta, poiché la natura si presenta allora in tutta la sua estraneità, non ancora infiaccata da un troppo frequente sguardo”. Baudelaire
Viaggiare con il taccuino, disegnando come faccio da anni ,è il mio modo di risarcire il mondo – dall’usura dello sguardo “infiacchito”.
Il medium del disegno e della pittura è particolarmente adeguato a cogliere questo rivelarsi del mondo e a penetrarne la stupefacente novità.
A condizione di essere sulla cosa stessa perché ciò che conta è afferrare “l’unità sostanziale del mondo percepibile” , come insegnava il filosofo e teologo russo Pavel Florenskji , “senza mediazioni”.
Ciò è possibile solo quando “l’anima si fonde con i fenomeni percepiti”.
Il disegno rende possibile questa fusione in quella sorta di andirivieni , estremamente complesso, dello sguardo, della mano, degli impulsi che viaggiano nella corteccia cerebrale e che sono tutt’uno con la cosa vista , con la luce che c’è la fa vedere ecc… quando disegno un paesaggio ,un bambù, divengo quel paesaggio, quel bambù.Identico atteggiamento MIMETICO ( non inteso come un superficiale cambiarsi d’abito) andrà adottato a livello antropologico.Solo così può esserci un reale svelamento dell’uomo all’uomo.
Stefano Faravelli nato a Torino nel 1959. Dopo un’infanzia a contatto con la natura e gli animali, è precoce la scoperta della pittura e del disegno così come l’amore per l’Oriente. Oltre all’Accademia di Belle Arti di Torino, frequenta l’istituto di orientalistica dove si laurea con una tesi in filosofia morale. La vocazione di peintre-savant lo spinge presto verso i carnet di viaggio. Nel 1994 esce Sindh. Quaderno indiano. Al primo ne seguiranno altri su Cina, Mali, india, Egitto (Ed. EDT). Dal 1987 al 1997 collabora come scenografo, pittore e creatore di marionette col Teatro dei Sensibili. È visiting professor dell’USI, Università della Svizzera Italiana, e della Scuola Holden di Torino. Intensa la sua attività espositiva in Italia e all’estero come pittore.
Ore 20.00 Giorgio Serafino, viaggiatore e scrittore, Sulla route 66
Giorgio Serafino è nato nel 1975 a Civitanova Marche. Nel 2010 decide di “scappare” intorno al mondo con la sua compagna, Giuliana Foresi, in sella ad una vespa 50 special del 78, chiamata “ il Generale Lee”. Dopo la Route 66, hanno attraversato la Thailandia, il Laos, la Cambogia, il Sud Africa, la Namibia , la Botswana e l’India. Mentre negli anni precedenti ha viaggiato in Brasile, Marocco, Europa e Canada. Con “ L’America in Vespa”, Mursia Editore, Giorgio Serafino vince il Premio Nazionale di Giornalismo e di Letteratura di Viaggio (autore under 40). Attualmente scrive per la rivista di moto “ IN MOTO”, Conti editore
Ore 21.00 Eugenio Bennato, cantautore, Attraverso il mediterraneo, Concerto
Eugenio Bennato (Napoli, 16 marzo 1948) Fa parte della scuola di cantautori napoletani. È uno dei fondatori della Nuova Compagnia di Canto Popolare (1969) e di Musicanova (1976) insieme a Carlo D’Angiò. È autore di diverse colonne sonore tra cui quella dello sceneggiato televisivo, L’eredità della priora (1980), e “La stanza dello scirocco”, per il quale vinse nel 1999 il Nastro d’Argento per la miglior colonna sonora.
Il suo brano, Sole sole, è presente nella colonna sonora del film Rimini Rimini, nel 1989 canta, in coppia con il fratello Edoardo, Le città di mare.
Nel 1990 partecipa al Festival di Sanremo assieme a Tony Esposito. In seguito torna alla sperimentazione e alla ricerca nel campo della musica popolare. Nel 1998 fonda il movimento, Taranta Power, con l’intento di promuovere la taranta attraverso musica, cinema e teatro. Nel 1999 esce l’album, Taranta power. Compie una tournée internazionale nell’est Europa: Belgrado, Sarajevo, Ragusa (Croazia), Tallinn, Varsavia, Praga, Pristina, Skopje.
Tra il 2000 e il 2001 pubblica, Lezioni di tarantella e Tarantella del Gargano. Nello stesso periodo inizia la tournée italiana che prosegue in Marocco, in Tunisia, Canada, Australia, Argentina, U.S.A, Spagna, Francia e Algeria. In quell’anno fonda a Bologna la “Scuola di Tarantella e danze popolari del Mediterraneo”, prima scuola in Italia rivolta al recupero e allo studio di balli popolari del sud Italia.
Nel giugno 2002 esce l’album, Che il mediterraneo sia. Inizia così una nuova tournée internazionale conclusasi nel 2004 al Festival del Cinema egiziano al Cairo.
Partecipa al Festival de Brugges in Belgio, al Festival di Norimberga in Germania, al Festival di Salamanca e Villanova in Spagna, al B.B.C. Chappel Union in Gran Bretagna, al Festival du vent in Corsica e al Roman Forum di Shangai in Cina.
Realizza la colonna sonora del cartone animato “Totò Sapore e la magica storia della pizza”, partecipando nel 2006 alle musiche del film, Il padre delle spose.
Insegna, nello stesso anno, al Laboratorio di Etnomusicologia presso l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Nel 2007 esce l’album, Sponda sud. Ha collaborato poi al disco, Evoluzione dei Demonilla.
Torna al Festival di Sanremo 2008 con il brano, Grande Sud.

Progetto e Direzione
Roberto Perrotti
email: direzione@festivaldellerranza.it
tel: 389 2139200

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