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Libreria Spartaco-Interno4: eventi di maggio

Santa Maria Capua Vetere (CE), maggio 2012

Comunicato stampa

Venerdì 3 maggio, ore 18, presentazione di ""L'Officina del Mondo - Diario di viaggio tra i sogni e le speranze dell'opposizione sociale", Ed. Spartaco
I movimenti giovanili di protesta degli ultimi quarant'anni sono una realtà da esplorare per Gianluca Vitiello, traduttore freelance mosso dall'esigenza di rispondere ai suoi personali interrogativi sulla partecipazione oggi. A vivacizzare il dibattito saranno gli studenti del locale liceo classico, capitanati dalla prof. Laura Baldi.
Il libro
L'autore fila la trama di un impegno politico fatto di cortei, occupazioni, centri sociali, ma soprattutto animato da tanti ragazzi. Leonardo, Valeria, Claudio. E ancora Luca, Peppe, Diego. La loro storia diventa il racconto degli avvenimenti che hanno caratterizzato l'opposizione sociale in Italia dal Nord al Sud. Interrogando operai, disoccupati, no-global e raccogliendone le testimonianze, Vitiello traccia un percorso, seguendone l'evoluzione dal '68 a oggi, e ne registra i cambiamenti, che sono quelli di una società entrata nel pieno dell'emergenza per il precariato, la globalizzazione, i disastri ambientali, le aspirazioni deluse. "Il motore primo dei suoi scritti sono gli individui" scrive Silvio Perrella nella prefazione. "Non è un caso che ogni capitolo sia contraddistinto da un incontro e dalla traccia umana che ha lasciato incisa nella sua memoria".
L'autore
Gianluca Vitiello (1971) vive e lavora a Napoli. Traduttore freelance dall'inglese, già collaboratore dei periodici Napoli Monitor e La Sinistra, dal 2007 al 2012 ha lavorato per la Fondazione Premio Napoli. Suoi articoli e saggi sono apparsi su riviste e siti web. Il reportage "Il mare perduto. Una vita nel depuratore di Cuma" è stato pubblicato nell'annuario Sangue Amaro (l'Ancora del Mediterraneo).
"Montesanto. Un racconto" è contenuto nell'antologia Incontri notevoli di un libraio militante (Valtrend Editore).
Mercoledì 8 maggio, ore 18, presentazione di “Bentornati in casa Esposito” di e con Pino Imperatore (ed. Giunti)
Il libro
Prendete un camorrista sfortunato e imbranato. Uno di quelli che più disgraziati non si può. Inseritelo in un contesto familiare allargato: una moglie procace e autoritaria, una figlia ribelle e coraggiosa, un figlio che ama solo i cibi ipercalorici, un suocero guascone, una suocera stizzosa, una vedova d’animo nobile, una nerboruta cameriera ucraina, una coppia di iguane meditans e un coniglietto nano. Sistemate tutti questi personaggi in una palazzina napoletana del rione Sanità. Quello dove è nato il principe della risata Totò, per intenderci. Aggiungete un boss spietato e i suoi scagnozzi, un giovane sacerdote antimafia, una violenta faida di camorra, una campagna elettorale ai limiti dell’assurdo e tanti altri avvincenti episodi. Mescolate con cura e otterrete Bentornati in casa Esposito, un romanzo che, rispolverando la grande tradizione umoristica italiana, fa ridere e riflettere.
Lo “scrittore in carta e ossa”
Pino Imperatore è nato a Milano nel 1961 da genitori emigranti napoletani. Vive ad Aversa, in provincia di Caserta, e lavora a Napoli. Nel 2001 ha ideato e fondato il Laboratorio di scrittura comica e umoristica «Achille Campanile», Dal 2005 è responsabile della sezione Scrittura Comica del Premio «Massimo Troisi». Il suo primo romanzo, Benvenuti in casa Esposito (Giunti 2012), ha scalato le classifiche grazie al passaparola e ha ottenuto riconoscimenti nei premi «Città di Latiano», «Umberto Domina» e «Giancarlo Siani».
Venerdì 10 maggio, ore 18, presentazione di “Il ritorno del dinosauro. Una difesa della cultura" di e con Piero Dorfles (ed. Garzanti)
Piero Dorfles appartiene a una generazione che è cresciuta e si è formata prima dell'avvento dei computer. Per certi versi è un dinosauro, anche se non è certo un passatista, o un oppositore del progresso. Tuttavia osserva come il declino del valore della cultura, che trova un terreno fertile nell'espansione delle nuove tecnologie, ha avuto un'enorme influenza sui processi della comunicazione e dell'istruzione, oltre che sulla nostra identità e sui rapporti personali. Prendendo spunto dal cinema, dalla televisione e dai fumetti, Piero Dorfles, nel libro ci aiuta a capire come le contraddizioni della modernità rischiano di impoverire la nostra vita interiore e il nostro ruolo sociale. Modera Ersilia Montesano, docente del locale liceo classico Cneo Nevio.
Il libro
Quello che propone "Il ritorno del dinosauro" - illustrandoci dall'interno il funzionamento delle istituzioni del nostro paese - è una prospettiva in cui la cultura può rappresentare un antidoto all'involuzione in corso. Perché, in un contesto in rapidissima mutazione, solo la cultura ovvero saper progettare il futuro senza perdere il contatto con le nostre radici, può aiutarci a compiere scelte consapevoli e dare un senso e una direzione alla nostra esperienza.
Lo “scrittore in carta e ossa”
Piero Dorfles (Trieste, 29 dicembre 1946) è un giornalista e critico letterario italiano.
Nipote del critico d'arte Gillo Dorfles, giornalista professionista dal 1975, è stato responsabile dei servizi culturali del Giornale Radio Rai ed è poi divenuto noto al grande pubblico grazie alla sua partecipazione al programma televisivo di Rai 3 Per un pugno di libri nella conduzione del quale ha affiancato dapprima Patrizio Roversi, successivamente Neri Marcorè e dal 2012 Veronica Pivetti. Ha curato inoltre, fino al 2007, la rubrica radiofonica Il baco del millennio per Radiouno.
Mercoledì 15 maggio, ore 18.30, “Il caso Schreber. Un monologo a più voci” con Margherita Romeo (attrice) e Paolo Trama (dramaturg) nell’ambito del programma del laboratorio di scrittura di Edizioni Spartaco “Che razza di storia sei?”. Incontro aperto a tutti.
Giovedì 16 maggio, ore 18, presentazione di "Nel nome dello zio" di e con Stefano Piedimonte (ed. Guanda)
Giovedì 23 maggio, ore 18.00, “Scrittori in carta e ossa. Una sera con…” Diego Pierini autore del libro “Sublimen”
introduce e presenta Tiziana Simiani
La presentazione, organizzata con il Club 33 Giri, è collaterale all’evento “La Musica Può Fare 2” che si terrà domenica 26 maggio 2013, alle ore 18, in Villa Cristina a Santa Maria Capua Vetere (CE).
Il libro
Il libro appartiene a un progetto artistico ampio e crossmedia che tocca anche la musica e il cinema: da uno dei racconti (“Il compagno perduto”) è stato infatti tratto un cortometraggio di 27 minuti (“Focus – Compagno perduto”) di cui Diego K. Pierini è co-regista oltre che sceneggiatore. Il racconto “Alla velocità della luce”, invece, sviluppa l’idea di un brano musicale intitolato Lightspeed Summer e incluso nell’album dei Lost Breath Middle Children of History, uscito per Revalve Records.
Lo “scrittore in carta e ossa”
Diego Pierini (1979) è un autore radiotelevisivo, studioso di cultura digitale. Dopo alcuni saggi e pubblicazioni filosofiche, ha debuttato con “Sublimen” nel campo della narrativa.
Venerdì 24 maggio, ore 18, presentazione di "Dalla sua parte" di e con Isabella Borghese (ed. Ensemble)
Tratta argomenti delicati come la depressione, eppure il romanzo ha uno stile scorrevole, appassionante, toccante al punto che diventa difficile staccarsi dalla lettura prima di essere arrivati fino in fondo, fino all’ultima pagina.
Il libro
Francesca si è persa. La depressione del padre come un uragano ha spazzato via legami e certezze. Quando va a vivere da sola arrivano nella sua vita Paolo e Gemma, cuore e ragione, amore e rifugio. Il districarsi da un groviglio di sentimenti non sarà facile, così come riannodare i fili del rapporto con i genitori e con la voglia di fuggire da Paolo per evitare di amare.
Una vita che scorre incessante tra emozioni, fughe, rifugi, confronti e ripensamenti. Francesca, come un’eroina contemporanea non teme nulla, ha un solo compito: riprendersi in mano la vita facendo i conti con il suo passato.
La “scrittrice in carta e ossa”
Isabella Borghese è nata a Roma dove lavora come giornalista e addetto ufficio stampa. Collabora con Controlacrisi.org, dove è responsabile della rubrica Libri & Conflitti. È autrice di Sovvertire il diluvio (18:30 edizioni) e del reportage Da ex fabbrica occupata a “città” multietnica. Ideatrice del progetto stilish editoriale Livres & Bijoux (2009).
Lunedì 27 maggio, ore 18, presentazione di "Tre terroni a zonzo" di e con Antonio Menna (ed. Sperling & Kpfer)
A vivacizzare l’incontro, gli studenti del locale liceo classico capitanati dalla prof. Lucia Piscopo.
Il libro
Studiosi e brillanti, tre amici di Napoli festeggiano la laurea con una birra e si chiedono che cosa fare ora. Ilaria ha la risposta e un biglietto in tasca: vuole viaggiare e guadagnare. A Milano l'aspetta una multinazionale, e pazienza se dovrà vivere in un buco, sgobbare a testa bassa, e sopportare i sospiri strappacuore di un padre che la vorrebbe con sé. Michele, architetto geniale e indolente, qualche dubbio ce l'ha, ma ha ricevuto un'offerta da Londra che in Italia manco si sarebbe sognato, e parte. La nostalgia della sua terra la coltiverà via Facebook, perché di sentimenti non si campa. E qui chi rimane? si domanda Diego Armando, che con un nome così non potrebbe certo vivere altrove. Accetta un posto precario all'università, dove il professor Tuccillo - nipote, figlio e cugino di inamovibili baroni - gli garantisce tanto lavoro in cambio di tantissime promesse.
Lo “scrittore in carta e ossa”
Antonio Menna, giornalista, vive e lavora a Napoli. Ha collaborato con numerose testate nazionali e ora scrive per il quotidiano Il Mattino e per il giornale on line Fanpage. È esploso sul web nel 2012 (200.000 contatti in un giorno), grazie al post Se Steve Jobs fosse nato a Napoli, da cui è nato l'omonimo libro-manifesto (Sperling & Kupfer, 2012). Ha pubblicato inoltre i romanzi Cocaina & Cioccolato, (Cicorivolta, 2007) e Baciami molto (Cicorivolta, 2009).
Venerdì 31 maggio, ore 18.30, “Una serata in versi con…” Gianni Iasimone autore del libro “Chiavi storte. Poesie 1976-2012”
introduce: Giuseppe Castrillo studioso di civiltà letterarie con la presenza di Oriana Palmieri organizzatrice di eventi culturali e Ludovico Solima professore di gestione enti culturali
Il libro
"CHIAVI STORTE", l'ultimo lavoro di Gianni Iasimone, dal titolo "indecifrabilmente chiaro", è un libro impietoso e tenero insieme, smarrito e sincero, in una parola: vero, come, tra gli altri, lo ha decritto Giorgio Linguaglossa. Oppure, “Chiavi storte”: "immagine o simbolo o crudele e razionale metafora di un tempo interiore, scandito dall'acre tempo che batte fuori di noi, dai ritmi di questa nostra storia così disperata, così sconnessa, così trasparente ed enigmatica", come già Luigi Compagnone affermava negli anni Ottanta a proposito della poesia di questo allora giovanissimo poeta. Ma "Chiavi storte" è innanzitutto una ruvida raccolta di poesie scritte per esperienza diretta delle angosce e paure del presente, dove sono aboliti le pose letterarie, gli ammiccamenti, ogni inutile orpello lirico. Dove le parole, pagina dopo pagina, si fanno visione o intuizione di cogliere l'indicibile, di svelare l'inganno. Del già dato, conosciuto. Un libro "fisico", corposo e potente che, “procede a ritroso nel tempo, discende talvolta, o precipita, si sofferma nelle stazioni più dolorose della vita, ai nodi e agli snodi di una vicenda esistenziale che si presenta, da subito e nel suo complesso, nei tratti distintivi della lirica e della poesia risentita o civile, e che si affida e si avvita a una, in vero più di una, ‘chiave’ di memoria: «Il ferro penetra nel legno. / Ancora un tentativo / un altro giro nella toppa / e il ritmo schiude / e il tempo di una volta / se la chiave / è quella giusta»”, come rimarca Manuel Cohen nella prefazione. E ancora: “uno splendido attraversamento della vita nella scrittura, della contiguità che tuttavia, e nonostante il dilagante nulla, persiste in quel precipitato di passioni, furori, aspettative e idee che chiamiamo arte, letteratura, vita”.
Il poeta
GIANNI IASIMONE, classe 1958, poeta, performer, attore, regista, autore di video e testi teatrali, studioso di cultura popolare, è nato a Pietravairano, un piccolo centro dell’Alto Casertano.
Laurea in DAMS con Giuliano Scabia all’Università di Bologna. Master in Poesia Contemporanea presso l’Università di Urbino.
Sue poesie e interventi sono apparsi su numerose riviste, in rete e in alcune antologie tra le quali: Bologna e i suoi poeti, curata da G. Centi e C. Castelli, Bologna, 1991.
Suoi la raccolta di versi La memoria facile (1991, FILT), il “poema metà-fisico” Il mondo che credevo, (2005, Mobydick editore, finalista Premio Pascoli 2006 e 2° posto Premio internazionale di Poesia Città di Marineo-Palermo), e il recente libro di poesie Chiavi storte, Mobydick, 2012.
Suo anche il saggio critico Conta nu cuntu! Il racconto orale come strumento creativo e comunicativo (2002, Caramanica editore).
Ha realizzato delle performances poetiche itineranti ed ha letto i suoi versi in diverse piazze e teatri, tra le quali si ricordano: “Chiavi storte”, Bologna 1989; “Irreparabile è questa notte”, Rimini, 2004; “Pellegrinaggio nel bosco”, Verucchio, 2005; Del martirio?, Pesaro, 2012.
Ha partecipato a vari corsi, seminari e laboratori di cinema e di teatro, e come attore ha partecipato a vari spettacoli teatrali realizzandone molti come autore-regista-attore.
Attivo come operatore culturale, collabora con alcune riviste ed è uno dei fondatori dell’associazione Microcosmus (www.microcosmus.org) di Rimini, dove attualmente vive e lavora.

Libreria Spartaco-Interno4, Via Martucci, Santa Maria Capua Vetere, tel. 0823 797063

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