San Rufo porte aperte
Piedimonte di Casolla (CE), 25 aprile 2013
Comunicato stampa
Il prossimo giovedì 25 aprile la Parrocchia di San Rufo di Piedimonte di
Casolla e l’Arcipretura di San Lorenzo di Casolla unitamente a diversi
collaboratori daranno vita alla manifestazione culturale San Rufo porte
aperte che si inserisce nel più ampio Progetto San Rufo rinasce.
La manifestazione, che vede il parroco don Fernando Latino coadiuvato da
Rosaria Fausto Dell’Armi, Rosa Fusco, Nicola Scaringi, Giuseppe Venditto e
Giuseppe Vozza, inizierà alle ore 10.00 e terminerà alle ore 21.00.
L’iniziativa prevede una mostra fotografica dal titolo “La tua foto, la
nostra storia”, aperta a tutti gli appassionati del mondo della fotografia
che sarà allestita nei locali della Casa Canonica; negli stessi locali vi
sarà anche la mostra “Fede Cultura Storia” del fotografo casertano Bruno
Cristillo; saranno, altresì, esposti antichi registri parrocchiali, la
platea redatta nel XVIII secolo della chiesa di San Rufo, paramenti
religiosi e dell’Arciconfraternita dell’Addolorata. Negli stessi locali sarà
allestito anche un punto ristoro per tutti i visitatori, mentre per chi
vuole godere anche della bontà della gastronomia locale l’Antica Trattoria
Innarone prevede un menu turistico, sia a pranzo che a cena. Durante tutta
la giornata sono previste visite guidate gratuite, della durata di circa
un’ora ciascuna, condotte da Luigi Fusco, Gianrolando Scaringi e Vito Maria
Benito Vozza, che accompagneranno i visitatori nell’intero percorso del
Borgo Medioevale, illustrando la bellezza e la storia della chiesa di San
Rufo e dei vari palazzi.
La manifestazione ha lo scopo di far conoscere il Borgo Medioevale di
Piedimonte di Casolla, un vero e proprio scrigno di architettura medioevale
ad appena un paio di chilometri dal capoluogo Caserta, e di procedere ad un
successivo progetto di valorizzazione dell’intero comprensorio, ecco perché
il più ampio Progetto San Rufo rinasce. Il suggestivo Borgo, tutto raccolto
intorno alla millenaria chiesa di San Rufo, merita di essere riscoperto in
tutte le sue varianti, che comprendono tanto la chiesa, i palazzi storici,
gli affreschi, l’Acquedotto Carolino, il palazzo marchesale dei Cocozza di
Montanara, teatro di epici scontri tra i garibaldini e le truppe napoletane
durante l’unità d’Italia, che alcune tradizioni particolari come il palo di
sapone e la benedizione dell’acqua, riti che si ripetono da secoli e secoli
durante la festa dell’Ascensione. In tale ottica va ricordato che negli anni
Settanta Piedimonte di Casolla ospitò Pier Paolo Pasolini che vi girò
diverse scene del Decameron e che nel Cinquecento nel proprio palazzo
Gianfrancesco Alois accoglieva letterati ed umanisti provenienti da diverse
e lontane regioni della Penisola, tutti accomunati dalla pratica dell’eresia
valdesiana. Tutto ciò può e deve rappresentare la base per poter procedere
ad un progetto di valorizzazione culturale dell’intera zona tifatina,
finalizzato anche a sviluppi positivi nel campo socio-economico.
Per informazioni:
Arcipretura San Lorenzo 0823-38.64.01
Arciprete don Fernando Latino 320-65.85.880
Giuseppe Vozza 338-45.87.150