Disegni e modelli: l’idea progettuale della Reggia
Appartamenti storici, dal 1 marzo 2013
Comunicato stampa
Nelle tre retrostanze della sala del Trono, riaperte di recente, vengono
proposti interessanti manufatti facenti parte del patrimonio della Reggia,
alcuni mai esposti al pubblico.
Tra questi i bozzetti in stucco relativi ai raffinati rilievi delle sale di
Marte e Astrea, alcuni preziosi bronzetti neoclassici e i modelli lignei
relativi ad ambienti del Real Palazzo, gran parte dei quali realizzati
dall'ebanista tedesco Antonio Rosz e dai suoi collaboratori per conto di
Luigi Vanvitelli e di suo figlio Carlo.
Completano le sale alcuni disegni dei Vanvitelli appartenenti al fondo del
Gabinetto stampe e disegni della Reggia.
La prima sala č dedicata a Luigi Vanvitelli, architetto, scenografo,
ingegnere, idraulico, strutturista e urbanista, cui si deve il progetto
della Reggia di Caserta, ritratto nel dipinto di Giacinto Diano in
esposizione.
I lavori per la costruzione della Reggia, iniziati nel 1752, proseguirono
alla morte di Luigi con la direzione del figlio Carlo che giā da tempo
coadiuvava il padre nelle attivitā del cantiere.
Questi si pose come fedele esecutore del grandioso progetto di Luigi,
testimoniato dal plastico del Palazzo esposto, commissionato nel 1756 ad
Antonio Rosz, ebanista tedesco attivo nel cantiere del Palazzo Reale giā dal
1751. Raffigura con meticolosa precisione il nucleo centrale della
costruzione: i due vestiboli sovrapposti, la grande Cappella Palatina e lo
Scalone Reale.
Nella seconda sala sono esposte i modelli lignei relativi ad alcuni
ambienti della Reggia.
Eseguiti secondo le indicazioni dell'architetto Antonio de Simone e databili
al 1813, sono quelli della sala di Marte e della sala di Astrea, due
ambienti di deciso gusto neoclassico e di valenza internazionale.
I due modelli raffiguranti la sala del Trono furono realizzati invece,
l’uno, nel 1829, su progetto di Pietro Bianchi, e l'altro nel 1843/45 da
Gaetano Genovese.
Un modello raffigurante la fontana di Eolo realizzato dal Rosz e aiuti nel
1777 documenta l'attivitā di Carlo Vanvitelli relativa alla riprogettazione
del parco della Reggia.
Alle pareti della sala, una serie di disegni appartenenti alla
“Dichiarazione” di Luigi Vanvitelli, opera pubblicata nel 1756 a Napoli
dalla Regia Stamperia.
Al centro della terza sala il modello della parte centrale della
facciata del Real Palazzo, che il Vanvitelli fece realizzare dall'ebanista
Antonio Rosz con l'intento di lasciare un valido strumento di lavoro a chi
l'avrebbe sostituito nel cantiere di Caserta (il progettista della Reggia
ipotizzava di dover seguire a Madrid Carlo divenuto sovrano di Spagna nel
1759).
Alle pareti si espongono i bozzetti superstiti di Valerio Villareale e
Domenico Masucci dei rilievi in stucco delle sale di Marte e Astrea e ancora
una serie di disegni di Luigi Vanvitelli e di suo figlio Carlo connessi alla
progettazione della Reggia.
Nella sala sono inoltre collocati anche cinque bronzetti di Francesco e
Luigi Righetti, figure di spicco del neoclassicismo internazionale, e infine
un gruppo in stucco dorato di Tito Angelini.