Hamletica libri: eventi di marzo
Maddaloni (CE), marzo 2013
Comunicato stampa
Venerdì 8 marzo 2013, ore 18.30, presentazione di "Mancarsi" di
Diego De Silva
A parlarne con l’autore la prof.ssa Clementina Carfora. Letture di
Brunella Cappiello e Giuseppe Grillo
a seguire degustazione di Vini e per le donne sconti del 15% su tutto il
catalogo
IL LIBRO
Allontanato lo sguardo dal suo avvocato d’insuccesso Vincenzo Malinconico,
De Silva riflette, con l’ultimo romanzo, sul tema del “disincontro”,
inesorabilmente intrecciato a quello della fame impellente di felicità.
«Mancarsi» racconta di due persone disperse tra le altre, mescolate negli
umori di una città innominata; un uomo ed una donna, due anime gemelle in
potenza che, però, si “mancano”. Nicola, vedovo, è alle prese col suo
percorso di riappropriazione del mondo, dopo averlo per anni “ridotto ad una
sola persona”, mentre Irene, separata, è ritratta “con le sue certezze
conquistate che spiazzano e che, difficilmente, la debolezza di un uomo può
comprendere”, ma in «Mancarsi» c’è anche altro … come questa riflessione
sulla presunta etica del buonsenso: "È piuttosto volgare il buonsenso.
Abbassa il livello delle aspirazioni, valuta le possibilità di successo e
soprattutto quelle di fallimento, calcola. Il coraggio, la sincerità e
l’istinto non hanno nessuna possibilità di resistergli, se gli dai il tempo
di organizzarsi e preparare la controffensiva. L’impulso che ci spinge a
cambiare, il vento che rovina, non ha quegli argomenti, anzi spesso non ne
ha affatto. Non si lascia corrompere da ragioni di convenienza e non
pretende di aver ragione. Propone scelte estreme e irresponsabili e non
promette risultati. Possiamo assecondarlo o sopprimerlo, prenderlo o
lasciarlo, dire sì o no. E’ questo il bello."
L’AUTORE
Scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano, Diego De Silva ha
pubblicato diversi libri tra i quali il romanzo Certi bambini (Einaudi
2001), premio selezione Campiello, da cui è stato tratto il film omonimo
diretto dai fratelli Frazzi, con la sceneggiatura firmata a quattro mani con
Marcello Fois.
Sempre presso Einaudi sono usciti i romanzi La donna di scorta (2001),
Voglio guardare (2002 e 2008), Da un'altra carne (2004 e 2009), Non avevo
capito niente (2007, Premio Napoli, finalista al premio Strega) e la pièce
Casa chiusa, pubblicata con i testi teatrali di Valeria Parrella e Antonio
Pascale nel volume Tre terzi. Del 2010 un nuovo romanzo, Mia suocera beve,
con protagonista Vincenzo Malinconico, già al centro di Non avevo capito
niente. Del 2011 è Sono contrario alle emozioni. Suoi racconti sono apparsi
nelle antologie Disertori, Crimini e Crimini italiani (2000, 2005 e 2008). I
suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Olanda,
Portogallo e Grecia. Ha lavorato anche ad alcune sceneggiature televisive e
ha scritto l'episodio Il covo di Teresa della serie tv Crimini.
Martedì 12 marzo, ore 10, In collaborazione con il liceo scientifico
della fondazione “Villaggio dei ragazzi”, presso la Sala Chollet della
Fondazione Villaggio dei Ragazzi, presentazione di “Se ti abbraccio non aver
paura” di Fulvio Ervas
Se ne discuterà con il protagonista del libro Franco Antonello
Il libro
"Se ti abbraccio non aver paura" di Fulvio Ervas (edito da Marcos y Marcos
nel 2012) è il libro dell'anno per il 2012, secondo la trasmissione
radiofonica Fahrenheit di RadioRaiTre. Il romanzo ha riscosso un enorme
successo di critica e pubblico, restituendo visibilità a un fenomeno di
notevole interesse anche sotto il profilo educativo, quello dell’autismo.
Il testo raccoglie e rielabora il racconto del viaggio compiuto nell’estate
del 2010 da Franco Antonello e da suo figlio Andrea, affetto da autismo fin
da bambino, all’interno del continente americano, prima in motocicletta da
una costa all’altra degli Stati Uniti, poi in aereo e infine in auto
attraverso l’America Centrale e il Brasile. La voce narrante è quella del
padre, che nell’arco di un anno e mezzo, dopo il rientro dal viaggio, ha
offerto allo scrittore Fulvio Ervas il proprio resoconto dell’esperienza
vissuta in compagnia di Andrea.
Nel libro si legge la storia un’avventura sorprendente, il cui movimento non
segue itinerari programmati né tappe prefissate, ma soltanto il desiderio
del padre di assicurare quanti più stimoli sia possibile fornire al figlio,
nella speranza che le straordinarie novità e gli imprevisti del viaggio
possano contribuire a trasformare, a migliorare la condizione di Andrea.
L’autismo rende infatti il ragazzo «un tiranno fragile, bisognoso di
libertà» perché, come si legge nelle pagine del romanzo di Ervas, «essere
liberi non è solo respirare e avere un cuore che batte». Una grande
opportunità di libertà e di spontaneità, per Andrea, è innanzitutto la
scrittura, prima facilitata dall’assistenza di specialisti, poi, a poco a
poco, realizzata dal ragazzo in modo indipendente, al computer, per
comunicare pensieri ed emozioni. Così, ad accompagnare Franco e suo figlio
nell’avventura in motocicletta, tra i bagagli ci sono anche dei fogli con le
più curiose e sorprendenti frasi scritte da Andrea. Eccone alcune: «Provo ad
impegnare mia mente ogni giorno ma lotto invano mi dispero per mio autismo»;
«no troppe richieste fatico eseguire tanti ordini»; «Sono un uomo
imprigionato nei pensieri di libertà».
Rileggendo, nel corso del viaggio, i pensieri del figlio e richiamando alla
memoria episodi legati a ognuno di essi, Franco ha l’occasione di descrivere
e di approfondire le abitudini, le difficoltà, la dolcezza e la sensibilità
del ragazzo, mentre di fronte ai due viaggiatori scorrono i paesaggi
dell’entroterra statunitense, i deserti dell’Arizona e del New Mexico, le
onde del Pacifico, le foreste dell’America Centrale, quelle dell’Amazzonia,
le spiagge e i villaggi di pescatori in Brasile.
Al termine del viaggio, il bisogno di libertà che anima Andrea ha contagiato
pienamente il padre Franco e chiunque sia capitato sulla strada dei due
italiani, a cominciare dal giovane José, anche lui autistico, incontrato
quasi per caso nella foresta di Panama. Impossibilitato ad alzarsi dal letto
e circondato da solitudine e miseria nella baracca in cui vive con pochi
familiari, Jorge è il destinatario dei proventi della vendita di “Se ti
abbraccio non aver paura”.
Lunedi 18 Marzo, ore 18.30, l’Associazione Solidarietà Proletaria e
l’Associazione Radicale “Legalità e Trasparenza” presentano la conferenza
“Stop agli Abusi”.
Per l’Associazione Solidarietà Proletaria vi sarà Massimo Amore, per
l’Associazione radicale casertana vi sarà il già candidato alla Camera, per
la lista di scopo radicale “Amnistia Giustizia e Libertà”, Domenico Letizia.
Letizia dichiara: “La lampante emergenza della giustizia e la flagrante
condizione di illegalità che governa le nostre istituzioni carcerarie, senza
voler dimenticare la lunghezza inconcepibile dei processi sia civili che
penali rende necessaria una riflessione, anche alla luce delle ultime
condanne inflitte all’Italia dalle istituzioni europee.” L’ Associazione
Solidarietà Proletaria metterà in risalto la lotta agli abusi delle Forze
dell’ Ordine, e le 2 campagne per l’introduzione del reato di tortura e per
l’ introduzione del codice identificativo per le forze dell’ordine in
assetto antisommossa. Durante il dibattito, aperto agli interventi e alle
domande delle varie forze politiche e Organizzazioni Popolari invitate, i
relatori tratteranno di Giustizia Garantista, abusi giudiziari e torture di
carattere fisico o psicologiche, Amnistia, condizioni delle carceri,
principio di rieducazione della pena e abolizione di 41Bis, ergastolo e
codici ad elevato indice di sorveglianza per i condannati per reati politici
op di opinione. Moderatore e presentatore dell’evento sarà Roberto Siconolfi
del partito dei CARC.
28 marzo ore 18.30, presentazione di "Atletico minaccia footbal Club"
di Marco Masullo, Einaudi
Incontra l’autore il prof. Francesco Schiavone
Vanni Cascione ha un'unica fede, il calcio, e un unico dio, José Mourinho.
Dopo anni da mister di squadre scalcagnate della provincia campana e con
un'infinita collezione di esoneri, è incaricato dal direttore sportivo Lucio
Magia, faccendiere dal viso gitano, di allenare l'Atletico Minaccia Football
Club.
Alla promessa di poter disporre di una rosa di calciatori eccellenti
corrisponde però un reclutamento spericolato, tra patteggiamenti, prostitute
nigeriane e reduci di reality show. Cascione si ritrova in squadra un
attaccante schiavo della colite cronica, un mediano clandestino schierabile
solo in trasferta perché in casa è piantonato dalla polizia, un portiere
cocainomane, uno stopper detto «Trauma» e non per caso, un ex concorrente di
Sarabanda e persino un meccanico e un cuoco... Con questa improbabile
formazione, vincere il torneo si prospetta complicato. Figuriamoci se ci si
mette pure la camorra.
Marco Marsullo dà vita a una figura poetica e maldestra di allenatore di
provincia, abituato a perdere e ostinato a vincere. E si diverte a giocare
con gli stereotipi del nostro Sud liberandoli, finalmente, dalla retorica
del lamento consolatorio.
lo scrittore
Marco Marsullo è nato a Napoli nel 1985. Atletico Minaccia Football Club è
il suo primo romanzo..
Info: Hamletica libri, Corso I Ottobre, P.zza della Vittoria, 12 - Maddaloni
(Ce) 0823-401573- hamletica.libri@gmail.com