Frammenti di stelle illuminano II edizione 

Capua, Aversa, Sessa Aurunca, Piedimonte Matese, Dal 5 al 20 Dicembre 2012

Comunicato stampa

Organizzata dall'Asips, Azienda Speciale per l’Innovazione della Produzione e dei Servizi della Camera di Commercio. Responsabile del progetto: Paola Servillo

5 dicembre 2012 ore 20,30 Palazzo della Regia Corte di Giustizia- sede Municipio. Capua.
“Palline di zucchero – Ontologia di Pinocchio” con Clara Graziano (organetto) e Piero Dorfles.
Piero Dorfles (giornalista e critico letterario) individua gli elementi di astrazione che fanno di Pinocchio un libro fondativo della cultura e della lingua italiana, una miniera di archetipi di comportamenti umani, un patrimonio di conoscenze che è ancora oggi strumento di interpretazione e di analisi critica della realtà. Un libro che, riletto alla luce della cronaca, ci illumina sui rapporti tra i cittadini e le istituzioni, sulla propensione degli italiani ad autoassolversi, sulla difficoltà di maturare veramente se non si abbandonano la propensione all’egoismo e i cedimenti all’illegalità, che continuano a caratterizzare la vita pubblica del nostro paese, un testo che è ancora oggi, dopo 150 anni, di impressionante attualità. Il racconto è accompagnato dal suono fiabesco e popolare dell’organetto di Clara Graziano, che esegue motivi di sua ideazione.
Palazzo della Regia Corte di Giustizia Capua.
Il Palazzo della Regia Corte di Giustizia, oggi sede del Municipio della città di Capua, fu costruito da Ambrogio Attendolo nella seconda metà del Cinquecento per volere del Consiglio Capuano, come sede del governatore politico. Il palazzo venne eretto con il considerevole apporto di materiali tratti dall'anfiteatro campano, come blocchi calcarei al piano terra, utilizzati per la costruzione del portale e delle finestre, che raffigurano le divinità di Giove, Nettuno, Mercurio,Giunone, Cecere e Marte. L’ampio portale è sormontato dallo stemma civico, costituito da due scudi, con al di sotto la scritta SPQC: SENATUS POPULUSQUE CAMPANUS
12 dicembre ore 20,30 2012, Castello Ducale Sessa Aurunca.
“Lo show dell’universo” a cura della Direzione Scientifica dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con Patrizio Roversi e Syusy Blady.
Patrizio Roversi e Syusy Blady , coppia, da vent’anni sugli schermi televisivi (Turisti per caso, Velisti per caso), accompagnati da tre scienziati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare,Luca Lista (responsabile esperimento CMS a Napoli) , Maria Grazia Alviggi (responsabile esperimento ATLAS a Napoli),Giovanni La Rana (direttore sezione di Napoli INFN) e da due giocolieri, Sandro Sassi e Michele Cafaggi, specialista in bolle di sapone (perfetta metafora della nascita e dello sviluppo dell’universo), parleranno della nascita dell’Universo, della scoperta del bosone di Higgs e delle ripercussioni che tale scoperta avrà. Un vero e proprio show, fusione di scienza e gioco, rigore e fantasia, affinché la materia scientifica possa essere vista non come un mondo astratto, ma come strumento per descrivere la realtà con cui ci si rapporta ogni giorno.
Castello Ducale Sessa Aurunca.
L'antica fortezza ha un'origine risalente al 963 e fu sede della redazione del placito di Sessa, uno dei più antichi documenti in volgare. Artefici della sua fondazione furono i gastaldi longobardi che scelsero come localizzazione quella dell'antica acropoli. Sotto la dominazione normanna, assunse il ruolo di castrum ma anche di palatium, cioè residenza di corte, oltre che quello di sede dei magistrati cittadini e luogo dove essi tenevano la curia. Con Federico II, il castello assunse un importante ruolo difensivo. Caduto in rovina, fu restaurato e destinato ad accogliere alcune scuole dopodiché gli furono attribuite altre funzioni pubbliche tra cui quella di biblioteca e di sede del Comune di Sessa Aurunca. Inoltre, in alcuni ambienti, esso è adibito a Museo Civico ospitando una mostra permanente di materiali archeologici provenienti dal territorio sessano
16 dicembre ore 19,30 Real Casa dell'Annunziata di Aversa, sede della Facoltà di Ingeneria:
“Le stelle, la poesia e la musica” con Anna Bonaiuto, Fabrizio Bosso e Julian Mazzariello
Anna Bonaiuto, nota attrice di teatro e di cinema, accompagnata da Fabrizio Bosso, tra i migliori trombettisti del panorama jazzistico nazionale e internazionale, e da Julian Mazzariello al pianoforte, ci condurrà in un viaggio tra le più belle poesie aventi a tema le stelle, simbolo e punto di riferimento per la conoscenza. La selezione delle poesie è a cura di Anna Bonaiuto ed Eugenio Tescione.
Arco dell’Annunziata Aversa.
L’Arco dell’Annunziata, costruito da Giacomo Gentile nel 1776, appartiene al complesso dell’Annunziata, fondato agli inizi del Trecento dai sovrani angioini, che comprende la chiesa della SS.Annunziata, la cui esistenza risale al 1320. L’Arco, sormontato da un orologio, fu dunque costruito in un secondo momento in seguito alla ricostruzione del campanile da parte di Giuseppe Locchese. Il campanile con l'arco e l'orologio, noto come Porta Napoli, è il monumento con cui si identifica la città di Aversa ed attualmente il complesso ospita la Facoltà di Ingegneria della Seconda Università di Napoli (SUN).
20 dicembre ore 20,30 Convento di San Domenico Piedimonte Matese
“Luce dalle stelle – tre ricercatori col naso all’insù” di e con Marina Carpineti, Marco Giliberti e Nicola Ludwig, regia di Flavio Albanese.
Lo spettacolo ha debuttato agli inizi di ottobre al Teatro Franco Parenti di Milano con repliche al Piccolo Teatro Studio di Milano. Tre scienziati del dipartimento di fisica dell’Università degli Studi di Milano trattano di luce proveniente da lontanissime galassie tra dimostrazioni spettacolari e avanzate teorie cosmologiche. Mostreranno come tutto, dal colore allo scintillare notturno delle stelle possa essere collegato alla vita quotidiana. L’universo come non l’avete mai visto: un viaggio nell’osservazione di stelle, nebulose planetarie, galassie e buchi neri che porta le più straordinarie tecnologie per l’osservazione del cosmo fino all’uso nella vita di tutti i giorni con raggi ultravioletti, termografia infrarossa, microonde e altri spettacolari fenomeni. Un racconto sulla scienza fatto da tre fisici sul palco con esperimenti scientifici e con il desiderio di comunicare in modo non noioso il lavoro del ricercatore. Una lezione/spettacolo con un finale a sorpresa che chiama in causa direttamente lo spirito critico dello spettatore.
Convento di San Domenico Piedimonte Matese
Il Convento di San Domenico inizialmente era chiamato Convento di San Tommaso d'Aquino, sorto nei pressi dell'omonima chiesa, eretta alla fine del XIV secolo sui ruderi di un antico tempio romano. Il Convento fu consegnato ai Domenicani nel 1414 (di qui il nome di San Domenico assegnato al complesso religioso), su volere di Sveva Sanseverino, pronipote del Santo e Signora di Piedimonte. Divenne sin dalle origini un luogo di studi e fu, nei secoli, centro di spiritualità e cultura oltre che di intense attività economiche, legate alla gestione delle sue numerose proprietà terriere. Soppresso nel 1809, l'edificio fu adibito come alloggio del Sottintendente. Dal 1905 l'ex convento è stato trasformato in edifico scolastico ed ospita attualmente il Primo Circolo Didattico e il Museo Civico cittadino.

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