...dove la musica incontra il suo tempo..." XI edizione
Caserta, Dal 31 Ottobre 2012 al 29 Marzo 2013
Comunicato stampa
Mercoledì 31 Ottobre 2012, ore 20.45, Caserta, sede associativa
“Il violino dalle origini ai trionfi dell’Ottocento” conversazione -
concerto
Vincenzo Varallo violino e relatore, Pietro Di Lorenzo clavicembalo e
pianoforte
Domenica 25 novembre 2012, ore 11.30, Chiesa di San Francesco di Paola,
Caserta
Animazione musicale della liturgia eucaristica domenicale intitolata
"Percorsi nella musica sacra: Marc-Antoine Charpentier"
Ad eseguire saranno la Cappella Vocale e Strumentale "I Musici di Corte" e
il Gruppo Vocale "Ave Gratia Plena". Ingresso gratuito.
Il concerto propone musiche vocali sacre di un autore la cui singolare sorte
moderna è quello di essere (involontariamente!) tra i più ascoltati, grazie
alla fama del breve frammento del preludio del suo "Te Deum" (utilizzato
come sigla delle trasmissioni in Eurovisione da mezzo secolo), nonostante,
poi, praticamente nessuno ne conosca il nome, l'opera, lo stile. Da ciò
nasce l'idea di propore le sue musiche sacre, di raro ascolto in Campania,
in prossimità della ricorrenza della festa di Santa Cecilia, dal Cinquecento
assurta a patrona dei musicisti (anche se per una profonda incomprensione
degli atti del martirio!).
Marc-Antoine Charpentier (Paris, 1643 - Paris, 1704) fu un grande
protagonista della stagione centrale del barocco musicale e recitò un ruolo
centrale nelle definizione dello stile nazionale francese, dopo l'attività
dilagante del "fondatore" Lully (in realtà italiano di nascita). In quanto
vincitore del Prix de Rome (una borsa di studio prevista dai sovrani per gli
artisti francesi), in qualità di giovane pittore Charpentier trascorse a
Roma sei anni di formazione. Il soggiorno romano fu occasione per scoprire
la vocazione alla composizione musicale, iniziando un percorso di solido
apprendistato, utile ad assorbire (alla fonte) il linguaggio del barocco
musicale in una delle capitali della musica europea. Charpentier, rientrato
in Francia, seppe elaborare in modo personale ed originale soprattutto nella
sua produzione vocale la condotta melodica propria di Carissimi e il
rigoroso uso del contrappunto di stampo palestriniano. Le bellissime melodie
del francese coniugano l'immancabile senso di grandeur (francese) con la
severità quasi ieratica della cappella papale.
Le musiche sacre (tutte concepite per accompagnare la liturgia) saranno
eseguite nel loro contesto naturale, cioè il rito sacro.
Sabato 8 Dicembre 2012, ore 20.30, Caserta, Chiesetta dell'Immacolata
Concezione in via S. Carlo
La nascita della polifonia: Ars Antiqua
Gruppo Vocale e Strumentale "Ave Gratia Plena" con la collaborazione
logistica di Comunità dei Padri Sacramentini in Caserta
Sabato 29 Dicembre 2012, ore 18.15, Falciano di Caserta, Chiesa dei
Ss. Gennaro e Giuseppe
Capolavori dello strumentismo in J. S. Bach
Vincenzo Varallo, violino, Ida Febbraio, traversiere, Cappella Strumentale
“I Musici di Corte”
Mercoledì 2 Gennaio 2013, ore 19.30, Chiesa di Sant'Agostino (sede
della Parrocchia di San Sebastiano), Caserta, "Musiche da camera del
Barocco: Francia, Germania, Italia".
Solisti Marcello Lucifora e Ida Febbraio ai flauti traversieri, Lena
Tschinderle al flauto a becco, F. Luigi Trivisano al clavicembalo,
Giovani virtuosi (due casertani, un avellinese e una austriaca) con
importanti esperienze di formazione post diploma nella musica antica (Civica
Scuola di Milano, Conservatoire Royal de Bruxelles, Hochschule der Kunste in
Bern, Corsi Internazionali di Musica Antica di Urbino) e con i più celebri
solisti dei rispettivi strumenti (M. Form, P. Memmelsdorf, M. Gatti, B.
Kuijken, E. Baiano, S. Demicheli).
Il linguaggio del barocco musicale nacque, in sinergica contemporaneità ,
nelle tante capitali italiane (Firenze, Roma, Venezia), tra fine Cinquecento
e primi anni del Seicento (grazie alle esperienze maturate sia nella musica
vocale sia in quella strumentale) e trovò in Monteverdi il suo padre
spirituale, soprattutto per il melodramma. Le innovazioni introdotte si
diffusero piuttosto rapidamente in tutta Europa ispirando "dialetti"
musicali in ogni nazione. La grande rivoluzione nelle forme e nello stile
introdotta da Corelli a fine Seicento divenne la chiave di volta dell'ultima
grande stagione del barocco musicale e riportò ad una lingua unica tutte le
"œnazioni" musicali europee, tanto che i compositori contemporanei e
successivi a Corelli non poterono non tenerne conto. Il concerto propone
qualche significativo esempio di come, sulla scorta degli epigoni italiani,
in Francia il barocco (nelle formazioni a pochi strumenti, cosiddetto "da
camera") si piegò ad inflessioni galanti, colme di raffinatezze espressive
e decorative (Bosmortier e Marais), in Germania ebbe sempre un'attenzione
precipua al contrappunto e a certi procedimenti cromatici, pur subendo
influssi francesi ed italiani (Telemann e Quantz).
Domenica 20 gennaio 2013, ore 18, Capua, Palazzo Arcivescovile,
cappella normanna
Musica sacra nel Regno di Napoli dal X al XVII secolo a cura della Cappella
Vocale “I Musici di Corte” e del Gruppo Vocale e Strumentale “Ave Gratia
Plena”
nell'ambito della giornata di studi per
il 900° anniversario della Diocesi di Caserta 1113-2013 (Giornata
di studi "Bulla Sennetis Episcopo Casertano" )
Gruppo Vocale e Strumentale “Ave Gratia Plena”
Venerdì Grasso 8 febbraio 2013, ore 21, Capua, Palazzo Fieramosca
(sede del Centro di Salute Mentale "Franca Ongaro Basaglia") "Scherzi e
facezie per una sera di Carnevale".
L'ingresso è gratuito. (Per il pubblico è gradita ma non obbligatoria la
partecipazione in costume o almeno in maschera!)
Ad eseguire saranno la Cappella Vocale e Strumentale "I Musici di Corte" e
il Gruppo Vocale e di danza antica "Ave Gratia Plena" di Limatola, tutti in
costume rinascimentale e con l'ausilio di di strumenti musicali copie di
quelli dell'epoca.
Il repertorio musicale in programma prevede brani composti in ambiti
culturali apparentemente assai distanti (Spagna, Francia, Inghilterra,
Germania, Italia), tra fine Quattrocento e primissimi del Seicento,
accumunati da uno spirito goliardico e satirico, irriverente e giocoso. Si
segnalano, tra gli altri, i celebri brani di Henry Tudor, VIII re
d'Inghilterra ("Pastime with good company"), di Orlando di Lasso ("Matona
mia cara", parodia di una serenata di un lanzichenecco ad una donna
napoletana,) e di Adriano Banchieri ("Contrapponto bestiale alla mente",
spassosa parodia onomatopeica delle prassi di improvvisare aggiunte
polifoniche al gregoriano proprie della musica fiamminga del Rinascimento).
Insomma, un quadro sintetico dei gusti e delle forme della musica di consumo
e di intrattenimento dell'Europa nel XVI secolo. Alle musiche (eseguite
utilizzando copie degli strumenti dell'epoca) saranno intervallate danze di
corte del Quattrocento e del Cinquecento, proposte in costume antico,
ricostruite filologicamente grazie allo studio dei trattati dell'epoca. Per
alcune di esse, si coinvolgerà il pubblico presente.
Venerdì Santo 29 marzo, ore 21,
Caserta, Chiesetta dell'Immacolata Concezione in via San Carlo
Passio di Fedele Fenaroli prima esecuzione moderna
Ad eseguire sarà la Cappella Vocale e Strumentale "I Musici di Corte", Paola
Reccia soprano solista.
Riesce difficile definire concerto l'evento in programma. Infatti, si tratta
di una occasione davvero speciale per partecipare, emotivamente e
razionalmente, alla ricostruzione (probabilmente per la prima volta a
Caserta) di una parte di una liturgia della Settimana Santa con
l'appropriata animazione musicale così come poteva essere stata realizzata,
in una piccola chiesa napoletana, nell'ultimo quarto del Settecento.
Il testo dei brani è esclusivamente quello della Passione tratta dal
Vangelo di San Matteo (Passio) previsto dalla liturgia per la Domenica delle
Palme. Il materiale musicale proposto all'attenzione degli ascoltatori
rientra nella forma musicale della cosiddetta "Passione - dramma", basata su
due generi assai differenti. Da un lato la declamazione intonata in canto
liturgico (quello che per brevità è ancora indicato col termine
tradizionale di "canto gregoriano") affidata alle voci del narratore (historicus)
e di Cristo. Dall'altro, la polifonia che, seguendo la prassi musicale
invalsa dai primi del XVI (tra i primi esempi quello composto dal musicista
francese Claudin de Sermisy nel 1534), riveste le parti di tutti gli altri
intorlocutori del racconto evangelico (Giuda, Pietro, i Sommi Sacerdoti,
Pilato, gli Apostoli, la serva del Sommo Sacerdote, la "folla" etc.).
Motivo di interesse ulteriore dell'evento è proprio la musica delle parti
della "turba". Infatti, saranno eseguite le musiche composte da Fedele
Fenaroli (Lanciano, 1730 - Napoli, 1810), protagonista indiscusso della
scena meridionale della seconda metà del Settecento, in particolare nel
repertorio sacro (liturgico e devozionale) e nella didattica musicale. Le
musiche in programma, inedite e proposte in prima moderna assoluta, sono
state trascritte e saranno a breve pubblicate nella collana "Quaderni di
Musica Antica" che l'Associazione "Durante" diffonde dal 1999.
Il programma dettagliato del concerto e la scheda storico-artistica sulla
chiesa sono sul sito www.assodur.altervista.org nella sezione specifica della
manifestazione.